La Galleria Luxardo, per il ciclo Tandem, mette a confronto i lavori dei due fotografi Sandro Fogli e Carlo Pettinelli, in una mostra dal titolo Mutazioni.
Il fil rouge, individuato appunto nel tema della mutazione, come spiega la curatrice Flaminia Masotti, si snoda attraverso due approcci completamente diversi. Pettinelli è interessato ai cambiamenti che l’intervento umano apporta al paesaggio naturale e alla materia inanimata, mentre Fogli è intento a cogliere nel dettaglio ogni minima impercettibile metamorfosi presente nelle nostre vite al di là dell’azione dell’uomo. “Proporre insieme due modi così diversi di vedere, di sentire, di vivere la mutazione significa stimolare la curiosità e l’interesse delle persone”, spiega la curatrice. Il percorso espositivo rispecchia la volontà di sottolineare il contrasto ma allo stesso tempo il dialogo tra i lavori: da una parte la vivacità dei colori degli scatti di Fogli, dall’altra i toni cupi e forti dei lavori di Pettinelli. L’obiettivo è quello di destabilizzare e incuriosire attraverso un percorso espositivo movimentato e irregolare.
Sandro Fogli coglie le mutazioni che ci circondano quotidianamente, che non vediamo nonostante esistano e che decontestualizzate si aprono a nuove ed inaspettate chiavi interpretative. “Points nasce da una passeggiata sul monte Tre Venti di Ponza in una giornata in cui l’orizzonte si vedeva a 360 gradi”, racconta l’artista, “la luce cambiava a seconda delle inquadrature e del passaggio delle nuvole”. Fogli ha modificato i colori al computer per ritrovare l’emozione provata, e ha utilizzato una cornice tonda per concentrare ed esprimere l’armonia ricercata “alla quale”, dice, “io/noi tentiamo di unirci”. Asfalti fa parte di una serie che Fogli ha iniziato alcuni anni fa sulla spiaggia alla ricerca di tracce grafich
Il lavoro Paesaggi Virtuali di Carlo Pettinelli nasce da una ricerca sul territorio degli abusi edilizi e sulla violenza al paesaggio provocata dall’uomo. In mostra le immagini di un abuso a Fondi, vicino Latina, realizzate con una particolare tecnica chimica dal nome “cross processing”. L’elaborazione in Photoshop ha completato il processo dando maggior risalto ad alcune dominanti. “Intervengo in digitale alterando l’immagine sempre e solo con tecniche che potrebbero essere ripetute in una camera oscura tradizionale”, afferma l’artista. Il passaggio ulteriore è quello della stampa che in questo caso viene effettuata su alluminio.
Nella serie Rotta-mi, Pettinelli attraverso i suoi scatti ci svela il ciclo vitale che trasforma la materia inanimata durante il processo di riciclo: le forme cambiano continuamente diventando naturali e astratte in nuovo equilibrio. Le foto sono state scattate con una tradizionale Rolleiflex biottica e poi specchiate in quattro.
link correlati
www.carlopettinelli.it
www.fogli.it
fabrizia palomba
mostra visitata il 18 giugno 2007
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