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Tra mobili d’epoca, argenti pregiati e marmi classici scopriamo con malcelata sorpresa, in una elegante galleria antiquaria romana, i disegni e le litografie di Alberto Martini (Oderzo, 1876- Milano, 1954) disegnatore, illustratore, pittore e incisore, fantasioso ideatore di atmosfere misteriose e a tratti, si potrebbe dire, misteriche. Subì con prepotenza l’influsso dei grandi incisori nordici, da Albrecht Dürer a Lucas van Leyden, da Urs Graf ad Hans Baldung; sapendo dosare, con abilità e sapienza, speziati ingredienti non estranei al gusto estetico del suo tempo: un certo languore erotico dal profumo dannunziano, una turgida e vermiglia venuzza grandguignolesca, una certosina pazienza per le decorazioni floreali di stile liberty,una certa propensione per il grottesco, una straordinaria capacità ideativa di immagini enigmatiche la cui opacità simbolica sembrerebbe ammiccare ad una qualche epifanica surrealtà.
Alberto Martini, Hop frog, 1905. China su cartoncino
Fu celebre come illustratore di Poe, di Shakespeare e di Dante. Espose a Venezia, Parigi, Londra, Milano, Roma, Berlino, Monaco e Torino dove incontrò e conobbe Vittorio Pica, critico d’arte e direttore della rivista Emporium, che lo apprezzò e lo sostenne contribuendo decisamente alla sua fama. Fu, per formazione e per visione, un artista europeo più che italiano e forse per questo patì in patria – ancora vivente- il dolore dell’oblìo. Singolare la sua idea- mai realizzata- del Tetiteatro (1923), un teatro terracqueo mobile dedicato alla mitica dea marina Teti e di cui restano numerosi disegni e scenografie. In mostra nella galleria Apolloni una sessantina di opere, la maggior parte in nero di china, tecnica in cui Martini eccelleva. Tra queste, attirano la nostra attenzione le inquietanti maschere in china acquerellata di uno sconosciuto “poema delle ombre” e, per l’insolita vivacità cromatica, il ritratto dell’attrice Jenny Colon ispiratrice di “Aurélia” l’ultimo romanzo visionario di Gérard de Nerval. Ci piace di quest’opera il ricercato contrasto tra il clima onirico, fluttuante della scena e la ferma, geometrica, lapidea presenza ispiratrice.
Luigi Capano
mostra visitata il 7 luglio
Dal 5 luglio al 31 luglio 2017
Alberto Martini, “Alberto Martini dei Misteri”
a cura di Monica Cardarelli
Galleria W. Apolloni
Via del Babuino 132-134, Roma
Info: tel. 06 36002216