Categorie: roma

fino al 31.X.2001 | Sincretismi | Roma, Fondazione Adriano Olivetti

di - 25 Ottobre 2001

Letizia Cariello, Italo Zuffi, Mona Marzouk e Carlos Garaicoa, questi i nomi dei quattro artisti scelti da Teresa Macrì e Bartolomeno Pietromarchi per la nuova mostra della Fondazione Adriano Olivetti.
La Fondazione, dopo la pausa estiva, torna infatti a calcare la scena artistica romana con nuove ed interessanti novità: ristrutturazione di spazi, una programmazione fitta di convegni, mostre, incontri, tutto all’insegna dell’arte contemporanea-quella vera- giovane e attuale.
Prova ne è la qualità degli artisti esposti e delle opere, tutte frutto di una riflessione attenta e accurata sulle problematiche dello spazio, inteso non solo nell’accezione schiettamente fisica, ma anche, più sottilmente, come scambio interculturale e sociale.
Se entrerete nelle sale della Fondazione, avrete a che fare con tende arabeggianti, bianche architetture impossibili, silenziosi video che giocano sull’ambiguo dualismo interno-esterno, scardinando le convenzionali coordinate di spazio e tempo.
Le diverse nazionalità degli artisti, il loro background culturale, il proprio modo di rapportarsi con l’elemento spaziale-sia esso architettonico, urbano o più semplicemente individuale- vengono messi a confronto nelle sale della Olivetti, al fine di innescare quel sincretismo che, come affermano i due curatori, non annulla le differenze ma ne rispetta le singolarità per intrecciarne il lavoro.
Gli interventi proposti, rivelano infatti, al di là delle poetiche individuali, una forte e coerente unità di pensiero, una sorta di comune sentire che porta gli artisti a risolvere, ognuno con i propri strumenti, il conflittuale rapporto con l’alterità.
Letizia Cariello sintetizza nella Tenda-elemento di per sé appartenente alla cultura nomade, pertanto simbolo di instabilità-una sorta di rifugio, fragile ed effimero allo stesso tempo, che protegge dagli attacchi dell’esterno. Quella stessa attenzione, quasi morbosa e ossessiva verso l’esterno, verso l’altro da sé, è rappresentata dall’opera dell’artista cubano Carlos Garaicoa, che fissa su un piccolo giardino una telecamera che indaga, cattura e ripropone, tutto ciò che avviene davanti a sé, fuori, nella strada. Mentre Italo Zuffi mostra un video, Shaking Doors II , che rappresentastrane porte che tremano sotto le scosse di improvvisi ed invisibili terremoti, per poi smontarsi e cadere pezzo dopo pezzo, l’egiziana Mona Marzouk propone architetture fortemente evocative, simbolo di culture lontane, intrecciate e fuse l’una nell’altra. La bellezza dell’opera nasconde però un messaggio sottilmente inquietante: le architetture sono fantastiche, immaginarie, irreali, così come irreale è il profondo ed intimo scambio tra i popoli.
Buona la qualità dei lavori. Ed interessante -se sottoposto ad una attenta lettura- il messaggio lanciato da questi giovani artisti, un messaggio ambiguo e accattivante al tempo stesso, un messaggio che è, oggi più che mai, simbolo dei nostri tempi.

forum correlati
Giovane Arte, Giovani artisti

paola capata


Fondazione Adriano Olivetti
Via Zanardelli 34, 00186, tel. Info. 06.687754
Dal lunedì al venerdì (esclusi i festivi) 10.00-13.00/14.30-18.00
Ingresso libero



[exibart]

Articoli recenti

  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02
  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la cittĂ  presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’ereditĂ  di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10
  • Mercato

Il Ponte Casa d’Aste è stata acquisita dai francesi Millon & Associés

La maison italiana fondata nel 1974 fa il suo ingresso nel gruppo d’aste Millon, ma mantiene forte la sua identità

27 Luglio 2024 12:31
  • Fotografia

Other Identity #122, altre forme di identitĂ  culturali e pubbliche: Cristina De Paola

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identitĂ  visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Luglio 2024 12:10
  • Bandi e concorsi

WineWise, la open call di Art Days che porta l’arte tra i vigneti della Campania

WineWise: parte la open call per artisti emergenti promossa da Art Days Napoli Campania. In palio la produzione di un'opera…

27 Luglio 2024 10:00