01 dicembre 2000

fino al 5.I.2001 Umberto Boccioni Roma, Galleria Russo

 
Una piccola esposizione, organizzata presso la Galleria Russo, permette di vedere alcune opere inedite realizzate dal giovane Boccioni, e il suo romanzo “Pene dell’anima”…

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Di Umberto Boccioni, esponente e fondatore del Futurismo, è ancora poco nota l’attività giovanile. Su questo aspetto, in parte, fa luce questa piccola ma significativa esposizione, curata dal Prof. Maurizio Calvesi, presso la Galleria Russo. La realizzazione della mostra prende spunto dalla scoperta di una raccolta di 16 opere, composta da tempere, disegni e incisioni. Queste opere realizzate tra i l1901 e il 1907, sono state gelosamente custodite dalla famiglia Nicotra, a cui il giovane Boccioni era particolarmente vicino. Amici fraterni e compagni di studi, Boccioni e Mario Nicotra hanno infatti condiviso anche gli ideali nazionalistici che li hanno portati, con solo 11 giorni di differenza, alla morte avvenuta nel 1916.
Caccia alla volpe, Tempera su cartoncino
Questa esposizione permette di osservare quali furono non solo gli esiti della sua iniziale attività artistica ma anche letteraria, grazie alla visione del romanzo manoscritto Pene dell’Anima, e da altri documenti autografi e non. L’accostamento di opere pittoriche, disegni ed incisioni, con un opera letteraria, è in linea con la sua attività di pittore, ma anche di teorico del Futurismo, quale poi diventerà.
Venuto a Roma con il padre nel 1899, il giovane Boccioni iniziò a studiare arte presso un cartellonista pubblicitario, e poi di seguito si accosto allo studio della figura umana. A questo periodo iniziale della sua attività vanno ascritte quindi le tempere qui presentate, databili tutte al 1904, nelle quali pare chiaro un certo riferimento a Toulouse-Lautrec, nei colori netti dati a larghe campiture e nei contorni sintetici, mitigato però da una vena più pacata.
Per tre di queste tempere, Uomo con cappotto, Donna davanti a una finestra, Donna di spalle davanti a una finestra, Calvesi avanza l’ipotesi che possano fare parte di una serie dedicata alle “Stagioni”, identificando rispettivamente nelle tre tempere l’Inverno, la Primavera e l’Autunno.
Donna seduta con rondini alla finestra, Tempera su cartoncino
Ancora più interessanti sono le incisioni qui esposte, sino ad oggi inedite. Alcune di queste mostrano i primi passi di Boccioni incisore, come Gisella, figura femminile realizzata a puntasecca, tecnica il cui apprendimento precede quello della più complessa tecnica dell’acquaforte, i cui primi esperimenti sono invece visibili in Casa in Laguna e Uomo seduto, dove l’artista non riesce ancora a ben calibrare gli effetti chiaroscurali. I suoi progressi nella acquisizione del mezzo tecnico li possiamo invece osservare in Porto, dove riesce a realizzare vibrazioni atmosferiche.
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silvia giabbani


Galleria Russo, via Alibert 15/a; orari 10.30-13.00, 16.30 – 19.30. Ingresso libero. Chiusura lunedì mattina, domenica e festivi. Apertura a richiesta su appuntamento.

[exibart]

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