La mostra “Iconic Geography” – curata da Camilla Boemio – negli spazi della galleria romana Anteprima D’Arte Contemporanea presenta le serie realizzate negli ultimi dieci anni dai fotografi Andreana Scanderbeg e Alexander Sauer, abili narratori delle tecnologie di controllo.
Le foto scelte sintetizzano le varie serie realizzate raccontando di paesaggi industriali, delle febbrili rotte del mondo degli affari e delle merci, nelle quali le tappe nelle metropoli sono intervallate da quelle in luoghi periferici e dai deserti: da Chavalon a Collombey in Svizzera, a Busan in Corea, a Cleethorpes in Inghilterra, a Dubai, fino a MHV Mojave Airport in California dove le carcasse degli aerei vengono collocate e successivamente smontate da tutte le parti ancora utili per essere rivendute.
La serie Decommissioned è profondamente diversa, non solo perché a differenza delle altre non è stata commissionata; ma perché racconta di una mancanza di funzionalità del soggetto della serie.
Le immagini, seppur particolarmente seducenti, a prima vista non mostrano l’ attuale natura degli aerei. Un secondo sguardo ne rivela dettagli significativi: gli strumenti, le apparecchiature di navigazione e i motori sono mancanti; alcune di queste enormi strutture metalliche non hanno più i carrelli e si appoggiano su tavole di legno, molti ricordano le scatole di sardine aperte. Sono aerei che, nell’ultima fase della loro vita, sono diventati prezioso materiale per i magazzini di ricambi.
Una delle immagini che lascia senza fiato è Cleethorpes, un artificiale montagna di detriti come bauxite, pirite ed altre sostanze altamente tossiche in un sito industriale in Inghilterra.
L’ eleganza e l’ impatto con la quale viene presentata, ci fa dimenticare il contesto nel quale si sviluppa; ci racconta di un’estetica del mondo del lavoro nel quale siti impervi e lavori difficili acquistano nobiltà e fascino.
Se fino a qualche decennio fa, le fotografie che raccontavano il mondo del lavoro erano un appannaggio degli archivi aziendali, oggi sono diventate di ricerca e hanno una nuova forma di collezionismo.
Dall’imbarazzo nel rivelare cosa accadesse in alcuni contesti lavorativi, oggi si vuole riscoprire un mondo che è stato in Italia il motore dell’economia, che fino ai primi anni Ottanta ha trasformato la costa Adriatica nel volano del settore chimico-petrolifero.
Immediato è il rimando al capolavoro di Antonioni Deserto Rosso nel quale lo smarrimento esistenziale dialogava con il fascino della tecnologia e dell’ innovazione, presentandoci un scenario preciso popolato da strutture industriali, trasporti via mare e uno spiazzante silenzio intervallato dal rumore sordo di un enorme apparato industriale che diramava la sua presenza nella bassa pianura Padana.
Fabrizio Orsini
mostra visitata il 3 marzo
Dal 25 febbraio al 5 maggio 2015
Iconic Geography
Anteprima D’ Arte Contemporanea
Piazza Mazzini 27 – Roma
Orari: dal martedì al venerdì 15,30/19,00
Info: + 39 06 37500282
http://www.anteprimadartecontemporanea.it/index.php?lang=it