Là dove non vi è possibilità cognitiva, il linguaggio artistico rende verosimile l’imperscrutabile, svela l’arcano. Nella dualità liminale del rapporto arte-scienza, l’arte di Nicole Voltan esplora zone di incertezza, di potenzialità inviolate.
La mostra “Piano CIELO/ Piano TERRA”, presentata da Mucciaccia Contemporary e curata da Gianluca Marziani, è un progetto site-specific conforme agli spazi della galleria che si divide su due piani, terra e cielo, appunto. “Due piani, due opposti e una linea retta che li attraversa: noi”, suggerisce l’artista. In un percorso tra terra e cosmo, il visitatore è invitato a un’universale, intima ascesa.
Nicole Voltan mutua i teoremi dell’astronomia, della fisica e della geologia per scavare nelle viscere più profonde della realtà, alla ricerca dei termini ultimi che plasmano l’esistenza. In un rapporto di interdipendenza tra scoperta e ideazione, realizza opere complesse, frutto di uno studio metodologico approfondito; opere di perizia tecnica in cui dà vita a giochi combinatori tra materiali diversi. È un processo di creazione demiurgica. Un confronto con il mistero naturale, dove una foglia ricoperta di pittura muraria diviene reliquia di una natura occulta.
Nicole Voltan, Piano CIELO/ Piano TERRA, vista della mostra, foto Simon D’Exea
Al piano terra della galleria la Voltan si affaccia sul mondo. In 2.000.000.001, minuzioso disegno a grafite su fasce separate, ritrae lo stato del Pianeta tra due miliardi di anni. La cinerea rappresentazione introduce un viaggio geologico che prosegue nel delinearsi del profilo morfologico del Monte Pelmo, in cui ritagli di tessuto sovrappongono, ricollocandole, parti di terra sintetica. In Ziggurat, invece, l’artista affida le opere alla naturale fattezza della pietra di tufo delimitando con aghi e filo di cotone bianco i sette piani – cieli planetari – delle antiche torri templari. Simboli ancestrali, le Ziggurat di Nicole Voltan divengono porosi tramiti dell’oltre, coscienza del trascendente.
In una Meridiana senza sole l’artista traccia l’equazione di un tempo sospeso, apre all’incommensurabile. Il visitatore volge lo sguardo al cielo. Accede al piano superiore.
Il bianco di una luce fredda incornicia un piano cartesiano annullandone i riferimenti; un piccolo globo illuminato levita capovolto. Nella dilatazione spazio-temporale dell’universo, Nicole Voltan studia l’antico sapere riposto in tavole di misurazione dove un futuro remoto riecheggia nel confondersi di tempi, di spazi lontani, passati, mai assaporati.
Voci rarefatte rimandano alla linearità del passato e del futuro propria del tempo prospettico in cui l’uomo si orienta. I rudimentali elettrodi di Human Brain penetrano neri filamenti di lana – singolari circonvoluzioni cerebrali – custodi di universale memoria.
Sul soffitto, esili puntelli fissano l’eterea concretezza delle stelle. Filamenti sottili disegnano le costellazioni; superfici laviche recise da siderali fasci di luce costringono l’armonico viluppo. Mappe di Memoria, le costellazioni di Nicole Voltan schiudono l’eternità.
Federica Soldati
Mostra visitata il 24 ottobre
Dall’11 ottobre al 5 dicembre 2017
Nicole Voltan
Piano CIELO/ Piano TERRA
Mucciaccia Contemporary, Piazza Borghese 1/A, 00186 Roma
Orari: martedì-sabato, 10.30 – 19.00; domenica e lunedì chiusi
Info: info@mucciacciacontemporary.com | www.mucciacciacontemporary.com