Negli ultimi anni, le rassegne dedicate al cinema di animazione si sono notevolmente intensificate, divenendo sempre di più importanti momenti di confronto e dialogo su un argomento ancora non del tutto inflazionato e sviscerato dalla critica.
Muoviti segno!, dunque, mostra-rassegna dedicata alle opere in animazione e alle immagini artistiche in movimento, è sicuramente qualcosa di cui si aveva bisogno in questo momento. Soprattutto perché, contrariamente alle sfinenti maratone video cui ci si sottopone solitamente, risulta a prima vista, un lavoro raccolto, senza troppe pretese, eppure saldamente studiato e progettato, dalla selezione degli artisti e delle opere, al tipo di allestimento, semplice e chiaro.
Claudio Di Biagio, curatore della mostra, ha portato nelle sale dell’Istituto Nazionale per la Grafica dieci autori, accostando ai cortometraggi da loro realizzati anche i materiali relativi, dei veri e propri strumenti di lavoro, come disegni, lucidi, sequenze, band dessinée, che diventano da soli, delle opere d’arte autonome. Basti pensare ad esempio al lavoro di Alvise Renzini, il Vitello d’Oro , un video di circa cinque minuti ottenuto intervenendo direttamente sulla pellicola, con disegni, graffi acquerelli e tempere.
La pellicola originale, con le sue centinaia di immagini di straordinaria forza visionaria è stata infine srotolata su un cilindro di plexiglas illuminato dall’interno, in maniera da poter fruire, come sottolinea lo stesso curatore, ogni singolo fotogramma come una piccola, lavoratissima miniatura.
Simile per certi versi anche la ricerca di Valentina Coccetti, che disegna o dipinge direttamente sulla pellicola e, nel caso del suo ultimo lavoro Souvenir , applicandovi dei letraset, caratteri e simboli ormai in disuso riscattati nel film con la valenza evocativa di paesaggi e luoghi. Oltre al video, in mostra all’interno di una teca trasparente, vi è la pellicola originale, coloratissima, quasi da sola, un’opera d’arte.
L’importanza di una mostra come Muoviti Segno! risiede principalmente nel voler chiarire i processi, lo studio e la tecnica che si cela dietro ad ogni corto di animazione, e le opere degli artisti, appese alle pareti o sparse a terra, come il divertentissimo Esodo di Paolo Canevari , che accompagna la mostra con decine di omini neri letteralmente sparpagliati sul pavimento, stanno ad indicare proprio questa duplice valenza.
Descrivere tutti i lavori presenti in mostra è pressoché impossibile, ma possiamo forse concludere segnalando la presenza di Luigi Toccafondo, sicuramente uno degli autori più noti ed apprezzati in campo internazionale, del quale è in visione anche l’ultimo video d’animazione, Pinocchio , già presentato a Palazzo delle Papesse nel 2000.
In mostra lavori di Paolo Canevari, Roberto Catani, Valentina Coccetti, Francesca Ghermanti, Claudia Muratori, Alvise Renzini, Stefano Ricci, Flavia Ruotolo, Saul Saguatti, Gian Luigi Toccafondo.
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paola capata
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