23 marzo 2012

fino al 7.IV.2012 So near the garden but still miles away Roma, 1/9 unosunove

 
Sconfiggere l’indifferenza. Distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è, attraverso un universo deframmentato di immagini familiari ma ingannevoli -

di

Ciò che precede e in un certo senso guida il processo creativo che costruisce il percorso della mostra So Near the garden but still miles away , è una ricerca la cui componente mentale e di analisi espressiva gioca un ruolo fondamentale: riflettendo prima su se stessi e poi in relazione al contesto socio-culturale del nostro paese, gli artisti Stian Adlandsvik, Keren Benbenisty, Jaqueline Doyen, Sarah Ortmeyer e Giuseppe Pietroniro, indagano  il concetto di displacement, inteso tanto come capacità del linguaggio umano di comunicare concetti non immediatamente “decodificabili”, quanto letteralmente il concetto di spostamento. L’energia eterotipica sprigionata dalle opere disposte in un ordine apparentemente casuale, trascina il visitatore nel cuore di un limbo che presenta la sua tangibilità attraverso un gioco di oggetti simbolici, corrispondenze e frammenti visivi, il cui epicentro è la vita stessa, sezionata, ordinata e ricucita senza alcuna regola. L’autodiagnosi proposta dagli artisti al pubblico, pone l’accento sulla noncuranza dell’essere umano, abbindolato dagli oscuri meccanismi del sistema, ma ancora capace di affrontare un cambiamento. 

Attraverso un’analisi sociologica espressa con l’opera d’arte,  si provocherà un estraniamento percettivo nei riguardi della realtà espositiva: la circoscrizione analitica concentrata sul singolo oggetto artistico, depista infatti l’osservatore, che potrà riacquistare gradualmente  l’orientamento solo adottando una prospettiva di percezione esterna sia all’ambiente circostante, sia alla propria cultura, dato che egli stesso è in qualche modo legato al modello di pensiero che domina il suo tempo. Si tratta di una crudele metafora che dimostra come lo spirito di adattamento dell’essere umano non garantisce più una vita autentica bensì una sopravvivenza inferma: ciò che prima veniva allontanato, condannato, escluso in nome dei valori sociali e politici propri della democrazia,  è ora parte integrante del nostro modus vivendi, in apparenza condannato.  Arte e vita in questo senso si mescolano nelle superfici speculari che confondono il reale col suo riflesso artificiale, tentando di ristabilire l’ordine naturale proprio di quell’eden lontano, brutalmente alterato.

 
silvia pellegrino
mostra visitata il 5 marzo 2012
 
 

dal 29 febbraio al 7 aprile 2012
So near the garden but still miles away
a cura di Carmen Stolfi
1/9 unosunove Galleria
Via degli specchi 20 (00186) Roma
Orario: martedì-venerdì dalle 11:00 alle 19:00, sabato dalle 15:00 alle 19:00
Info: tel. 0697613696 –  
gallery@unosunove.com –  www.unosunove.com

 
 
[exibart]
 
 
 

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