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La percezione della realtà, non la realtà, è centrale nella mostra “Oltre ogni ragionevole dubbio”, nella quale gli artisti Alberto Di Fabio e Kepa Garraza dialogano riprendendo un testo ormai diventato iconico: la Società mondiale del rischio dal sociologo tedesco Ulrich Beck.
Le certezze nel progresso della modernità sono state definitivamente sostituite dal dubbio cioè dal metodo attraverso il quale la modernità è nata e si è sviluppata. La chiave di lettura utilizzata dal curatore Raffaele Quattrone per leggere le opere di Alberto Di Fabio e Kepa Garraza spiazza il visitatore riportandolo a riflettere sul modo attraverso il quale percepiamo ed esperiamo la realtà.
Il pregio della mostra è nel creare quell’insidioso qualcosa che si verifica rapidamente, senza premeditazione, pazientemente dato dall’opportunità di solidificare come in un’idea completa il binomio offerto dai diversi lavori proposti da due artisti, il processo che ne nasce porta alla capacità della mente di visualizzare successivamente un senso di eventi improvvisi nei quali la percezione della realtà, così come i modi in cui i ricordi, i prodotti del presente come del passato, sono modellati da momento in momento.
Alberto Di Fabio inverte la prospettiva ordinaria ingrandendo ciò che è piccolo come: un atomo, una cellula, un fotone o rendendo visibile ciò che è invisibile come un’aura. I suoi lavori sono paesaggi della mente, nei quali si insinuano meccanismi di lettura della realtà composta da un’estetica alchemica raffinata.
Dal canto suo, Kepa Garraza, espone la serie Power in bianco e nero su carta, il cui argomento analizza la rappresentazione del potere nella cultura occidentale, dalla Grecia classica ai giorni nostri, partendo dall’uso della scultura per la produzione di ritratti di personaggi storici direttamente connessi al potere politico o militare. Queste figure ritraggono da Giulio Cesare a Obama, annoverando protagonisti della storia come Adriano, Filippo II, Napoleone Bonaparte o Stalin. Tutte le figure scelte sono state fondamentali per comprendere la storia della civiltà occidentale e l’arte è stata usata come strumento di propaganda per asservirla ai propri interessi. L’obiettivo di Garraza è quello di analizzare i rapporti tra l’arte e il potere attraverso la storia, mostrando una linea temporale visiva delle immagini nelle quali lo spettatore possa capire quanto l’arte si sia sempre sviluppata sotto l’ombra del potere politico. Oggi il concetto di propaganda è cambiato in forme più sofisticate, ma rimane ancora un modo completamente funzionale da utilizzare. Ci chiediamo come possa mutarsi nel periodo nel quale i fenomeni dilaganti relativi al populismo, ed al conflitto/scontro di società possano interagire con le stanze dei bottoni? Quale arte ci aspetterà?
Camilla Boemio
mostra visitata il 26 maggio
Dall’11 maggio all’9 giugno 2017
Alberto Di Fabio e Kepa Garraza | Oltre ogni ragionevole dubbio
Accademia Reale di Spagna
Piazza San Pietro in Montorio, 3 00153 – Roma
Orari: Dal martedì alla domenica 10.00-18.00