Categorie: roma

fino all’8.II.2011 | Nicola Carrino | Roma, Macro

di - 3 Febbraio 2011
Il fulcro visivo
della hall – intesa come “piazza possibile” del museo – è abitato dai Ricostruttivi di Nicola Carrino (Taranto, 1932; vive a Roma), che impersonano “organismi
plastici disponibili alla trasformazione
”, di norma costituiti da nove
elementi modulari – parallelepipedi di 75x75x300 cm l’uno, dal corposo spessore
– dei quali sei realizzati in acciaio inox molato e tre in corten; vengono a
costituire uno spazio percorribile e animato, allestito seguendo una razionale
griglia simil-urbanistica, il cui volume è percepibile
secondo valori di luce come di materia.

Carrino è un artista
contemporaneo maturo che non si è svenduto appena ottenuta la fama. Si è mantenuto
coerente con una ricerca iniziata con la pittura nel 1952 – dal realismo all’informale, passando per il razionalismo
d’ispirazione plastico-costruttivista del romano Gruppo 1 e l’Accademia di San Luca, di cui ha omaggiato Muziano, Zuccari, Nebbia, Mochi, Lanfranco – e risolta nel matrimonio morganatico tra i concetti
astratti di forma e spazio, trasferiti nel contesto concreto del luogo di
collocazione dell’opera; ha attuato così un riuscito intreccio tra arte,
paesaggio e spazio pubblico, rileggendo in chiave sociale il rapporto tra
fruitore, ambiente e installazione. Lo fa, ormai da tempo, realizzando
interventi installativi con sculture denominate Costruttivi Trasformabili, Decostruttivi, Ricostruttivi; un volano che lo conduce alle Biennali di Venezia (1966, 1970, 1976,
1986), di Parigi (1967), di San Paolo del Brasile (1971, 1979), alle Quadriennali
di Roma (1965, 1973, 1986, 1999) e in spazi museali internazionali.


Oggi
l’installazione di Carrino al Macro, dall’alto viene esaltata nell’organicità
dell’insieme, se guardata a distanza ravvicinata sviluppa la dialettica dello
sguardo con le superfici e l’ambiente circostante: se al primo impatto, da
lontano, l’opera ci appare statica, schematica, inerte, a distanza ravvicinata,
la superficie molata dell’acciaio inox rivela più piani, quasi a “sfondare”
l’imponente volumetria del parallelepipedo.

A far da
controcanto all’effetto di levità del gelido medium, la ruggine “calda” del
corten e la sua opacità che conferisce “peso”: qui la conformazione semplice,
essenziale, si fa materia e assume un diverso carisma, a seconda delle ore del
giorno, offrendosi più preziosa al tramonto. Carrino esprime, con questo fare
ricercato, l’anima dell’ex pittore e la sacralità del momento creativo, l’unica
espressione che può avvicinare l’uomo al processo della natura e lo pone in
stretta relazione con l’universo stesso.


Ecco perché
Carrino non esita a definire le proprie opere “organismi”; organismi in cui
tenta di semplificare il più possibile il concetto nella forma, affermando che
attualmente i suoi lavori “si chiamano ricostruttivi poiché dopo la costruzione e la
decostruzione si sente la necessità di ricostruire attraverso la semplicità
“.
E la semplicità ha sempre un’intelligibilità universale.

articoli correlati

Carrino
allo Studio Invernizzi

Carrino
a Todi

In
mostra a Pisa nella collezione di Argan

giusy caroppo

mostra visitata il 25 ottobre 2010


dal 25 ottobre 2010 al 6 febbraio 2011

Nicola Carrino – Ricostruttivo

MACRO – Museo
d’Arte Contemporanea di Roma

Via Nizza ang. via Cagliari (zona Nomentana-Porta Pia) – 00198 Roma

Orario: da martedì a domenica ore 11-22

Ingresso: intero € 11; ridotto € 9

Catalogo disponibile

Info: tel. +39 06671070400; fax +39 068554090; macro@comune.roma.it;
www.macro.roma.museum

[exibart]

Articoli recenti

  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22