Sono uomini e donne ripresi da tergo, mentre camminano; persone comuni, di un’identità imprecisata, che si recano in un luogo che non ci è dato sapere. Si tratta di “
un esercito di uomini e donne, visti di spalle che non hanno bisogno di mostrare il loro viso per raccontare attraverso i loro corpi e gesti l’esperienza della vita”, secondo dello stesso artista durante l’inaugurazione della mostra romana.
Un uomo in bicicletta, un suonatore di fisarmonica, un’anziana con una busta di plastica, una ragazza con un vestito bianco. Le loro sagome sono evanescenti, quasi delle apparizioni. Sono i ritratti che il pittore spagnolo
Pedro Cano (Blanca, 1944; vive a Roma) espone nelle aule del museo delle Terme di Diocleziano, per poi essere trasferiti a Firenze, nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. I quadri, alti circa due metri, sono suggestivamente montati su supporti in legno collocati verticalmente al suolo, permettendo al visitatore di sostare tra di essi come in mezzo a una folla di persone.
L’idea della mostra, secondo quanto racconta Cano, è nata da un’esperienza fortemente drammatica: dall’impatto delle immagini diffuse in tutto il mondo dello sbarco di un esercito di albanesi sulle coste siciliane. Da lì è scaturita l’esigenza di raccontare, attraverso la pittura, le vite possibili dei protagonisti. Uno schermo, posto all’entrata del museo, mostra le riprese dell’artista nel suo atelier, durante il suo lavoro: come mescola i pigmenti e le polveri ai colori, spalmando e grattando con l’aiuto della paletta il colore sulla tela.
La rassegna è stata realizzata dalla Parc, la Direzione Generale per la qualità e la tutela del paesaggio, l’architettura e l’arte contemporanee, e dalla Regione spagnola della Murcia, la Direzione generale per le belle arti e i beni culturali, in collaborazione con la Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma. Cano, che è un habitué dell’Italia, da quando con una borsa di studio venne a perfezionarsi all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo aver studiato nella prestigiosa Accademia de Bellas Artes de San Fernando di Madrid, ha al suo attivo numerose mostre nel nostro Paese.
In Spagna, Cano ha donato lo scorso mese di marzo numerose sue opere tra pitture e disegni, oltre alla sua casa natale a Blanca, per la costituzione di una Fondazione che porterà il suo nome e che, a partire dal 2010, quando vedrà la luce, si incaricherà di promuovere la cultura e l’arte attraverso l’organizzazione di mostre ed eventi culturali.