Fondato da Cesare Brandi nel 1939, l’Istituto Centrale del Restauro nacque dall’esigenza di impostare il restauro su basi scientifiche, unificando le diverse metodologie di intervento, sia sui reperti archeologici sia sulle opere d’arte in genere. Oggi, a distanza di oltre 60 anni, l’ICR è, insieme all’Opificio delle Pietre Dure a Firenze, il più qualificato istituto di ricerca in materia di restauro ed è uno dei quattro Istituti Centrali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Fondamentale è la sua attività nel campo del restauro nel senso più ampio del termine, dalle analisi preliminari di studio e documentazione, alla sperimentazione e alla ricerca di nuove metodologie atte a prevenire ed eliminare gli effetti di degrado delle opere prese in esame. All’interno dell’Istituto sono una serie di laboratori che permettono lo svolgimento delle attività elencate, tra cui il laboratorio di Chimica, quello di Prove sui materiali o ancora quello di Indagini biologiche per gli interventi conservativi sui beni archeologici, ambientali, architettonici ed i beni storico-artistici. Oltre a questi, sono 11 laboratori di conservazione e restauro, suddivisi a seconda dei materiali trattati come dipinti, manufatti tessili e vitrei, mosaici e sculture, ed un nucleo preposto agli interventi di archeologia subacquea. E’ poi attiva una Scuola di Restauro quadriennale, a cui è possibile accedere tramite un concorso altamente selettivo, indetto annualmente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. I corsi sono aperti a studenti italiani e stranieri e si distinguono in 4 aree, articolate in diversi settori. La formazione e la metodologia didattica sono sempre stati aspetti importanti nella storia dell’Istituto, che prepara le future generazioni di restauratori in maniera completa e professionale. A disposizione di studiosi e ricercatori è una ricca Biblioteca che conta 650 periodici e circa 40.000 volumi specialistici, oltre ad un Archivio che illustra i restauri eseguiti, mediante materiale documentario come diapositive e radiografie. La sede centrale dell’ICR è a Roma, nel Palazzo storico di Piazza San Francesco di Paola e nel monumentale complesso di San Michele, recentemente restaurato, dove si svolgono le attività didattiche. Già Istituto Apostolico, esso fu voluto nel 1686 da Papa Innocenzo XI per fini educativi e caritatevoli. Tra gli interventi di restauro di maggior rilievo, sono senza dubbio i cicli pittorici della Basilica di San Francesco ad Assisi, la Camera degli Sposi del Mantegna a Mantova e dipinti di Antonello da Messina e del Caravaggio, come ad esempio il “San Girolamo” conservato a Malta. Per l’arte antica è da ricordare l’intervento sulla Statua equestre di Marco Aurelio a Roma e i Bronzi di Riace, di provenienza subacquea, oltre a numerosi altri progetti e consulenze in tutto il mondo, dal Teatro Colon di Buenos Aires in Argentina al sito archeologico di Hatra in Iraq e la Cappella Villegas della Chiesa Virgen de la Merced a Lima in Perù.
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