24 maggio 2004

Nonsolocinecittà. Cinema d’arte a Roma

 
Debutta il Festival di palazzo Venezia: oltre 300 film. Uno sguardo sull’arte e sull’architettura. La sfida? Conquistare il grande pubblico. Attraverso un genere -quello del documentario- che riscuote sempre più successo anche al cinema. E sbanca ai festival. Ne parliamo con Rubino Rubini, direttore artistico della manifestazione…

di

Questa è la prima edizione del Festival di Palazzo Venezia. Da dove nasce l’idea?
L’idea mi è venuta dopo esser stato invitato a partecipare –come autore- ai festival di Asolo e Montreal.

Perché organizzare una kermesse interamente dedicata ai documentari d’arte?
Ho constatato che una grande città come Roma -e quindi un grande pubblico, anche numericamente parlando- avesse i requisiti, meritasse addirittura, di poter guardare attraverso una finestra lo sterminato panorama della produzione audiovisiva sull’arte.
L’obiettivo della manifestazione è doppio: da un lato quello di informare il pubblico – specialmente con la rassegna in concorso– su come si evolve la documentaristica in tutto il mondo rispetto alla diffusione audiovisiva dell’arte; dall’altro lato l’idea di ripercorrere -con una serie di rassegne collaterali- un po’ la storia del documentario d’arte che ormai in molti casi è un vero e proprio documento d’arte

La manifestazione avrà diverse sedi, quasi un percorso attraverso il centro storico della capitale…
La scelta è stata effettuata prima di tutto contando sulla disponibilità di Claudio Strinati (Soprintendente per il Polo Museale Romano, n.d.r). Quindi ecco Palazzo Venezia che è un po’ il centro motore del nostro festival e poi Palazzo Firenze, sede della Società Dante Alighieri -storico baluardo della cultura italiana nel mondo- dove racconteremo le storie della grande architettura. Inoltre volevamo utilizzare un cinema, perché alcune cose che proiettiamo sono in pellicola, provenienti dall’Archivio di Stato, da qui la scelta del Metropolitan: una sala storica -a Via del Corso- che tutti ben conoscono.
Last but not least, l’Aula Giubileo a Porta Castello dove ospitiamo una bellissima rassegna tratta dallo sterminato repertorio della Rai Tv per la prima volta compendiato ed ordinato attraverso un’opportuna campionatura dal 1958 ad oggi.

alex katz
A proposito del programma, davvero vasto con oltre 300 film: quali potrebbero essere i momenti di maggiore interesse?

Il momento di maggior interesse del Festival… è il Festival stesso, ovvero la possibilità di vedere 300 e più nuovi film. Non mi sento onestamente di fare una graduatoria. Ci sono -nelle varie sezioni in concorso- noiossimi e sublimi film sovietici, elettrici e stupidissimi film di sperimentatori. Tutti, però, ciascuno a suo modo, concorrono a determinare una volontà produttiva, uno spirito. Una fiammella di creatività, direi. Con la quale l’Italia ha bisogno, necessità di confrontarsi.

Su quale tipo di pubblico puntate. Quale è il vostro target?
Raccontiamo storie di uomini, il nostro target non è tanto un pubblico. La nostra convinzione è che -superata la diffidenza ed i luoghi comuni- questi film siano per tutti.

foto scattate da helmut newton al mosè di michelangelo, courtesy lottomatica
Parliamo dell’organizzazione del Festival. Chi lo promuove, chi lo organizza? Con quale tipo di supporto istituzionale?

Il Festival viene promosso da una società non a fini di lucro che si chiama DOC FEST che intende proporsi come un vero e proprio servizio pubblico attraverso l’attivazione di più festival a tema organizzati sul territorio nazionale (Caserta, Bologna, Brindisi).
Abbiamo trovato un immediato riscontro istituzionale nella Regione Lazio la Provincia e il Comune di Roma e questo ci fa ben sperare per poter dare annualità al nostro festival, cosa assolutamente necessaria perché un’iniziativa di questo tipo possa ampliarsi e svilupparsi nel dovuto modo.

Il festival prevede anche un progetto a lungo termine. L’idea di creare un vero e proprio archivio…
L’archivio è un po’ una nostra piccola fissa. Abbiamo chiesto a tutti i partecipanti al Festival di lasciare una copia professionale presso i nostri archivi. Tale copia verrà trasformata in dvd e quindi speriamo presto, anzi prestissimo, di far nascere una cineteca del Festival. Che sarà consultabile per tutti e –soprattutto- sarà esportabile, speriamo attraverso una miriade di manifestazioni a tema. Piccole e grandi.

a cura di massimiliano tonelli


Festival di palazzo Venezia
Roma, 25.V-2.VI.2005
Palazzo Venezia, via del Plebiscito 118 (piazza Venezia) ore 15-24
Cinema Metropolitan, sala 1, via del Corso 7 (piazza del Popolo) ore 21-23
Società Dante Alighieri, Palazzo di Firenze, Piazza Firenze 27 (piazza del Parlamento) ore 16-21
Aula Giubileo, università LUMSA, via di Porta Castello 44 (Castel Sant’Angelo) ore 19-24
Ingresso gratuito, 068840341, programma dettagliato su www.docfest.it


[exibart]

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