Libri, libri ovunque. Pensavo di essermi infilato in una libreria. Sono uscito per controllare. No no, era proprio la Fondazione Giuliani, a Testaccio. Dopo un’indagine per scoprire l’arcano, è chiaro! Si tratta di una mostra su una casa editrice, con base in Olanda, la Roma Publications, specializzata in libri d’arte o d’artista. In realtà libro d’arte è un termine riduttivo, svilente per indicare ciò che sono in realtà vere e proprie opere d’arte multiple. Insomma, un ennesimo tentativo di rendere l’arte accessibile a tutti. Libri, anche poster, fatti da artisti. In Olanda poi sono avanti, investono volentieri su cose che qui da noi susciterebbero solo grasse risate.
“Ma chi c’è dietro?” mi chiederete impazienti. L’idea di stampare brochure e libri di artisti venne al grafico Roger Willems e all’artista Marc Nagtzaam, che vinse il Prix de Rome del 1998 proprio con il primo libro stampato dalla Roma Publications. Roma, tra parentesi, è costituito dalle sillabe iniziali dei nomi dei due. Poi subentrò Mark Manders, per motivi pratici, l’affare si ingrossò, e la Roma venne fondata ufficialmente e prese la forma che ha oggi.
Da allora moltissimi artisti hanno collaborato con la Roma, da Koenraad Dedobbeleer a Marlene Dumas, da Batia Suter a Nancy Spero.
La mostra affiancava dunque i libri-opera della Roma ad altre opere dei rispettivi artisti, innescando una godibile, seppure non proprio freschissima riflessione sul concetto di multiplo.
Manders è l’artista che la scorsa biennale veneziana ha riempito il padiglione olandese di giornali, cellophane e sculture, quasi a farlo sembrare uno studio, e cerca qui di riprodurre in piccolo qualcosa di simile, presentando anche due pezzi nuovi. Neanche a dirlo, è stato lui a dominare per quantità di interventi, pur non mettendo in ombra gli altri artisti.
Notevoli i disegni murali di Bart Lodewijks, realizzati on site parallelamente in Fondazione e sui vicini muraglioni del Tevere – questi ultimi ormai quasi scomparsi.
Ma la cosa migliore della mostra sono stati i tavoli di lettura, ove si potevano sfogliare le pubblicazioni della Roma con tutta calma, ovviamente sarebbe stato meglio avere una mezza giornata libera, visto il numero elevato di libri esposti. Multipli o non multipli, restava però l’impressione di essere di fronte a uno strano, sfuggente ibrido tra la presentazione di un progetto editoriale e una collettiva.
Mario Finazzi
Roma Publications 1998-2014
Fondazione Giuliani,
Via Gustavo Bianchi, 1
00165 Roma