Categorie: sardegna

fino al 15.IV.2006 | Greta Frau – L’Addizione | Cagliari, Galleria Capitol

di - 24 Marzo 2006

2 cavalli neri + 30 trance di campagna + 2 bodyguard + un sipario in velluto + 1 contorsionista + 2 videoproiezioni + 2 fotocopiatrici + 30 riproduzioni di trance = Greta Frau, ovvero l’Addizione, l’ultima trovata della predicatrice di bellezza alla neonata galleria Capitol. Operazione di mercato costruita a tavolino da Giuliana Altea e Marco Magnani, Greta Frau -al secolo Aldo Tilocca– dopo quasi un decennio non appare più avvolta da quell’aura di mistero che l’ha caratterizzata, pur continuando a raccontare la favola che l’ha resa tanto celebre, ma che rischia ormai di fagocitare sé stessa. Ne è conferma quest’ultima personale, che non sopravvive al di là della messinscena.
Anticipata da una prima performance, introdotta da personaggi folkloristici -quanto fuori luogo- come Benito Urgu e Fisietto, tra nubi di fumo e il solito medium a divulgare la personale filosofia di bellezza, l’Addizione è stata inaugurata da una seconda performance che si è consumata con l’ausilio di un fotocopiatore, giocando col binomio didattica/serialità. Azionata dal tacco di una contorsionista, sulla quale veniva proiettata una spirale, (anche stavolta tra fumi, già visti nella performance milanese del 2002) la macchina sparava inesorabilmente fogli bianchi, ad evocare il nulla. Ma non sono bastati scenografici cavalli neri all’ingresso e bodyguard muniti di telecamera al braccio –uscieri di un Ade circense, secondo l’interpretazione del curatore- a salvare una ripetitiva Greta Frau, oramai fotocopia di sé stessa, che alle celebri trance -ritratti seriali delle adepte- stavolta associa riproduzioni fotografiche in bianco e nero. Infatti, se dagli oli trapela la notevole e ben nota capacità tecnica di certosina ascendenza, lo stesso non si può sostenere per le foto, il cui risultato, che vorrebbe immortalare la bellezza attraverso il gesto fotografico, si rivela mancante di qualunque forza espressiva.
L’Addizione appare come ostentazione del nulla, voluto o meno, ed è proprio il nulla a persistere, dopo la spettacolarizzazione dell’inaugurazione, in quanto le trenta trance dipinte e le altrettante corrispondenti fotografie sono tutto ciò che rimane in un triste allestimento che le suddivide tra piano terra e primo piano (Al di là),.
Ancora circo, lo spettacolo popolare, l’inconsueto e fantastico, uno sforzo senza fine, cioè senza scopo, non potrebbero essere più appropriate le parole di Valerio Dehò in questo frangente. Ebbene, e circo sia, con la sincera aspettativa che la sacerdotessa Greta Frau da mera operazione di mercato non si riduca ad un banale fenomeno d’arte circense.

roberta vanali
mostra vista il 15 marzo 2006


L’Addizione – Greta Frau. A cura di Valerio Dehò
Capitol Arte Contemporanea
Cagliari, Piazza Del Carmine 14 (centro storico)
Ingresso dal martedì al sabato dalle 17.00 alle 20.30
Telefono 335 6260955
Informazioni info@capitolarte.it
www.capitolarte.it


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  • La signora Vanali è stata a mio avviso molto poco professionale non solo nel recensire la mostra della galleria concorrente di quella che dirige, ma anche nel recensire una performance alla quale non ha assistito. Leggo infatti che l’ha visitata il 15 marzo: peccato che la performance si sia svolta la sera dell’inaugurazione, cioè l’11! Io lo so, perché ero presente (tra l’altro, era bellissima). In questo caso, la mancanza non è da poco, dato che la performance era fondamentale per capire qualcosa dell’operazione…e difatti, sembra che lei abbia visto un’altra mostra.
    In quanto a Uno che osserva Cagliari, mi pare che sia un osservatore alquanto miope e prevenuto, se no saprebbe che Giuliana Altea non ha affatto gettato letame sui critici e gli artisti di Cagliari e neppure sulla Vanali. Se avesse letto sulla “Nuova” la recensione della Altea sulla mostra inaugurale della galleria della Vanali, saprebbe che paragonandola a quella di Capitol, ha addirittura trovato qualcosa da scrivere in favore della prima (e verrebbe da dire: bontà sua!). Oltre tutto, non è neppure vero che è in politica, collabora con la regione come consulente esterno. Ma è chiaro che al nostro Osservatore non sta simpatica, ovviamente per ragioni sue…

  • ...gli affari privati in un luogo pubblico divengono presto pubblici...ma io mi chiedo e dico: Chi ha le gambe corte, dice sempre bugie? ...chissà.. ri-cul de-sac

  • Gentile Signora Roberta Vanali,
    Giusto è, che nessuno raccolga provocazioni gratuite e tendenziose ma considerato il suo ingiustificato silenzio c'è da chiedersi se sia una conseguenza al riscontro fortemente negativo della sua recensione. Un consiglio: invece di collegarsi a questa pagina solo per leggere questi commenti impieghi il suo tempo in maniera per noi più costruttiva magari cercando di comunicare, in un luogo/comunità dove lei ha deciso di far parte, un suo sublime pensiero. La prego di superare i nostri gravosi limiti dati dalla incomprensione di questa storia. Un caro saluto

  • ...cara Roberta Vanali, mi rendo conto che ti sta` sfuggendo il senso del mio presunto "accanimento" (comunque non mi sembra di essere stato l'unico a chiedere "spiegazioni" a riguardo della tua recensione...leggere per credere) nei tuoi confronti, indi per cui permettimi di elargirtelo in maniera piu`esaustiva e piu` diretta e meno innoqua.Un critico puo` nuocere in maniera molto negativa nella vita di un "artista",forse la cosa ti e sfuggita e non ti puoi immaginare quanto specialmente se e` incorretta ed infondata ..(prendo nota da altre fonti che fisicamente non eri presente alla performace di apertura alla Galleria Capitol" mancanza da poco" dicono voci di corridoio}a maggior ragione trovo la TUA critica priva di fondamento ed inutile, ti sono state ripetutamente richieste spiegazionie e non solo da parte mia al riguardo e sembra che di spiegazioni da parte tua non ne siano giunte e non trovo la richiesta cosi` offensiva, tutto sommato ti si chiedeva di essere piu` espilicita a riguardo della mostra di Greta Frau, di cui ho molta considerazione tra l'atro, anche se non sono un "critico"comunque sia..questa e`l'unica risposta al mio commento , che ho trovato abbastanza "stramba" devo dire!!? e vado a riproporla al gentile pubblico....Gentile Sig. Cherchi, non raccolgo provocazioni gratuite e tendenziose da parte di nessuno ma considerato il suo accanimento ingiustificato c'e` da chiedersi se sia una conseguenza al riscontro fortemente negativo del suo operato. Un consiglio: invece di macchinare chissa` quali intrighi impieghi il suo tempo in maniera piu` costruttiva magari cercando di superare i suoi gravosi limiti......Ora in prima instanza mi chiedo e ti chiedo??cosa ne sai lei del mio operato??? per caso conosci il Vetro Soffiato ,Sand Casting,Kiln Forming, Fair Painting , Fusing, Stained Glass, Egraving,Flame Work, Battuto, Inciso, Velato???Per caso hai visitato qualche mia mostra...magari a Pilchuck Glass School, o al Museo di Bellevue, o forse hai visto l'ultima mostra al Seattle Art Museum and Benaroyal Hall o forse eri presente al Museum of American Craft, ci sono ..hai visto la mostra al Pier 14 A NYC, in effetti hai ragione questa in particolare non mi e` piaciuta in maniera particolare anche se ho avuto una ottima recensione, ma lungi dal essere" negativa" caso mai quello lo posso dire solo IO non tu..... la risposta e ovvia ... NO...non sai niente per cui astieniti di darmi consigli a riguardo o esprimere commenti sul mio operato e sulla mia Arte di vetro tu non sai niente ne tanto meno del mio "Operato",ed ho trovato i tuoi commenti abbastanza arroganti e privi di qualsiasi fondamento...questa e un'altra sparata gratuita...e se vuoi propio entrare nel merito...... se devo "superare gravosi limiti" come mi suggersci nel tuo messaggio ,magari mi protesti fare compagnia, chissa???? magari ci si puo` aiutare a vicenda. Comunque la cosa piu` buffa di questa tenzone e che un "Critico" non riesce ad accettare una critica e tanto meno un consiglio ...buffo/assurdo..considerato che NOI artisti siamo constantemente soggetti a critiche da parte di Voi maestri di vita e di sapienza che niente sbagliate e tutto e lecito e sapienza, giocando ...a volte con il lavoro di Artisti che nemmeno conoscete..anche non rispondere a Banali richieste di maggior spiegazioni del Vostro OPERATO e preso come offesa e "ingiustificato accanimento"immaginati se mi dovessi "inalberare" tutte le volte che mi si chiede di essere specifico e dettagliato nelle mie elucubrazioni artistiche...avrei una corta esistenza..te l'ho posso assicurare. Visto che ti sei presa la liberta` di darmi consigli non richiesti, mi permetto modestamente di dartene uno io...il segreto che ti fa sopravvivere e che ti crea credibilita agli occhi della tua Odiens e comunicare, a domanda si risponde , specialmente nel TUO lavoro, la gente vuole sapere,capire ,approfondire...niente di personale , bisogna prendersi responsabilita`nella vita e non trattare la tua fidata Odiens come degli imbecilli, nel mondo esiste sempre qualche d'uno piu` intelligente e piu` bravo di te , e questo vale anche per il sottoscritto.. . Benvenuta nel mondo dei criticati. Un abbraccio forte TUO Pino Giuseppe Cherchi

  • solo immensa tristezza davanti all' ennesimo capitombolo di un prodotto di mercato , che , a mio avviso starebbe bene tra il perche' di un mercatino dell' usato

  • Conosco personalmente Pino Cherchi che stimo come uomo e come uomo d'arte. Lo reputo uno che "fa" arte, con le sue manine, con il suo cuore, con la sua intelligenza piroettante. Ho letto la recenzione della Ravali su Greta Frau: è la classica stroncatura che non dice nulla, non fa nessuna analisi, non "critica" nell'accezione dignitosa del termine. Questo indipendentemente dal valore della mostra in sè. Trovo arrogante ed orribile che qualcuno pensi di avere il diritto di "stroncare" qualcuno. Se non sei d'accordo spiegalo con garbo. Se non ti interessa o è troppo lontano da te passa senza "curar di loro". A questo punto si potrebbe veramente mettere in discussione lo stesso mestiere del "critico", visti i risultati. Non esistono certezze ne dogmi, tantomeno nell'arte. Questo è il mio punto di vista di "critico" vero.

  • una critica che scrive "sé stessa" con accento mi fa dubitare parecchio sulla qualità e cultura di chi la firma...

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