Checchè se ne dica la pittura non è mai morta. E’ semplicemente passata inosservata in maniera ciclica, per poi riaffiorare prepotentemente nell’ultimo decennio, nel quale spetta ai media visivi costruire e veicolare nuove iconografie. Promossa dalla Fondazione Bartoli-Felter per il secondo appuntamento con Creative Turbulences e curata da Rosa Anna Musumeci e Alessandra Menesini, la mostra indaga le potenzialità della pittura figurativa. Un’indagine attraverso le molteplici sfaccettature dei linguaggi legati a pubblicità, fumetto, fotografia e cinema, in cui le tematiche quotidiane sono ricostruite perlopiù come fatti di cronaca dal gusto noir e grottesco.
Tomato Terapy è l’installazione pittorica di Adalberto Abbate. Terapia d’urto fatta di linguaggi segnici e suggestioni pop che invadono lo spazio coinvolgendo e straniando lo spettatore, così come avviene nei microuniversi , minuscoli teatrini metropolitani dell’orrore. Leonardo Boscani dà vita ai billboards, pannelli dinamici intesi come frammenti storici decontestualizzati e reinterpretati attraverso la commistione grafico-pittorica. I frames autoritratto di Loredana Catania accompagnano e si sovrappongono all’ossessiva ripetitività del salto di una ranocchia. Sovrapposizioni surreali ma anche spiazzante visionarietà per Daniela Papaia e la sua Chinaword,dove sulla silenziosa folla aleggiano misteriose figure impalpabili.
Errori di sistema del rapporto tra umanità e universo sono alla base dei disegni vettoriali di Mauro Ceolin. DEBUGlandscapes esplora la contaminazione e la distruzione del pianeta terra attraverso il susseguirsi di improvvise sciagure ambientali.
Specchio di una società degenerata dalla nascita, gli Spinky di Giuliano Sale ostentano orecchie e canini aguzzi tra ambiguità esistenziale e l’ingenuità infantile dei loro sguardi. Primi piani serratissimi invece per Manuele Cerutti e Silvia Argiolas. Nel primo lo stile è narrativo, di forte impatto visivo, tra gestualità ed espressionismo, mentre nella seconda l’iperrealismo formale attinge dalle immagini stereotipate delle riviste patinate per teen agers . Universo massmediatico anche per i graffianti ed ironici Globalgroove, che si trasformano in eclettici manipolatori d’immagini, così come avviene per Sandra Virlinzi e la sua realtà kitsch e deforme, che sembra uscita da un fumetto underground. Ai cartoon si affidano Giuseppe Veneziano, che ingrandisce smodatamente i ritratti di Olivia e Bruto, e Pastorello, che porta avanti un’attenta analisi dei maestri del passato, con particolare riferimento alla pittura tubista di Leger.
Rigoroso bianco e nero per l’algido Fabio Torre e suoi fotogrammi metropolitani, con la variante del graffito su tavola cerata per Gianfranco Milanesi, narratore di una quotidianità lenta e silenziosa tracciata da un linguaggio sintetico e lineare. Ancora graffito, ma stavolta su plexiglas, per la lirica giraffa di Giulia Casula che s’impossessa dello sfondo in cantoni litici per esibire le chiazze del surreale mantello.
articoli correlati
Insulae – Creative – Turbulences
roberta vanali
vista il 19 giugno
Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…
La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…
Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…
La maison italiana fondata nel 1974 fa il suo ingresso nel gruppo d’aste Millon, ma mantiene forte la sua identità
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
WineWise: parte la open call per artisti emergenti promossa da Art Days Napoli Campania. In palio la produzione di un'opera…
Visualizza commenti
Ho visto l'installazione di Abbate alla mostra di "miracolo a milano" enorme una parete di quasi dieci metri pienissima di immagini e citazioni oggetti elettrici maniglie,un paio di corna di cervo stupende,un areatore per il ricambio dell'aria e poi non ricordo altro.
bellissima e cn un impatto visivo che hanno solo poche opere.
e Majeurs ricorda Robert Longo.
ma quanti esperti .
finanche un esperto in necrologi.
sono daccordo con chi ha detto che scrivete solo per invidia.
siciliana invidia.
eccezionale adalberto . anche in sardegna.
bellissima la tela con la casseta vuota parmalat!
piccola ma pesante.
abbate ti abbiamo scoperto, sei una bufala che va scopiazzando un po' qui e un po' là. vedremo se prima che scopari farai qualcosa di originale.
ma tomato therapy è volutamente una scopiazzata. E' in quel lavoro e' proprio nelle intenzioni dell'artista.avete scoperto l'acqua calda!e a dirla tutta Abate faceva le sculture con i plastici datate ancora prima dei chapman brothers.avranno scopiazzato loro? ma dai ancora con certi argomenti da bar dello sport.informatevi e ammorbidite l'invidia.
virlinzi e abbate vi odio!
"Un grande artista non cita, ruba” (Picasso).
e di mio non aggiungo nulla.
il bello che si sentono preparati a giudicare!!