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fino al 30.IX.2004 Francesco Cito – L’isola al di là del mare Castello S. Michele, Cagliari
sardegna
Un instancabile reporter d’azione, un’isola che cela ancora qualche mistero. Il risultato è un reportage di 100 istantanee in rigoroso b/n. Dal carnevale alla mattanza dei tonni. Per scoprire un’inedita Sardegna dionisiaca…
Conosciuto per le sconcertanti immagini con cui negli anni ’80 documentò la guerra in Afghanistan dopo l’invasione sovietica e il ritiro dell’Armata Rossa -allora era inviato speciale per il Venerdì di Repubblica– Francesco Cito (Napoli, 1949) è ora a Cagliari con un reportage di 100 istantanee in bianco e nero che della Sardegna racconta vita quotidiana, ritratti, gesti ed espressioni. Sono immagini diverse da quelle che solitamente i giornali, la televisione e le cartoline riproducono, evidenziando quasi unicamente la bellezza delle coste e del mare. Le fotografie di Cito, invece, ritraggono facce segnate dal tempo e dalla sofferenza, momenti intensamente vissuti e consacrati dalla gestualità del rito.
Esploratore instancabile (nel 1980, dopo l’invasione sovietica, è uno dei primi fotoreporter che raggiunge clandestinamente l’Afghanistan, viaggiando a piedi per 1200 chilometri con vari gruppi di guerriglieri), nel corso del suo reportage su L’isola al di là del mare, non ha dimenticato niente e nessuno: il galoppo dei cavalli, le espressioni di coraggio e di fede nei volti dei cavalieri all’Ardia di San Costantino a Sedilo, la polvere, l’atmosfera carica di tensione durante l’addestramento, i momenti di gloria.
Hanno attirato l’attenzione del fotoreporter paesi come Bulzi, Laerru, Sedilo, Orgosolo, Nulvi e Nule, ma anche luoghi come Cagliari mentre celebra la festa di Sant’Efisio, Portoscuso e l’avvenimento struggente della mattanza dei tonni.
I momenti di intensa passione religiosa nella processione pasquale celebrata in diversi centri dell’isola, si alternano allo spirito dionisiaco nei macabri festeggiamenti del Carnevale dell’entroterra, che sembrano conservare ancora gesti e rituali del passato, mai veramente dimenticati. Quasi a voler scoprire una duplice natura recondita, ai bianchi volti angelici delle bambine vestite in costume che sfilano il giorno di Pasqua, si contrappongono quelli tetri e scuri degli uomini coperti di cenere e carbone, che vagano come anime in pena per i vicoli dei paesi.
erica olmetto
vista il 13 agosto 2004
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Cagliari, Castello San Michele Ingresso Parco San Michele
Via Sirai (zona San Michele)
Telefono e Fax 070500656
Ingresso libero
Coupon riduzione biglietto d’ingresso www.godotnews.com
Dal martedì alla domenica 10/13 – 17/22; Lunedì chiuso
Informazioni sirai@siraiservizi.com ; castellosanmichele@tiscali.it
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