Categorie: sardegna

fino all’1.IV.2009 | Elisabetta Falqui | Cagliari, Spazio P

di - 27 Marzo 2009
Another Way of Telling è il titolo di una ricerca maturata nell’ambito della sociologia visuale: negli anni ’90, John Berger e John Mohr si “divertirono” a far interpretare cinque loro fotografie a dieci persone profondamente diverse per sesso, età e classe sociale, ottenendo dieci letture eterogenee della stessa immagine.
Anche in Betty, l’installazione di Elisabetta Falqui (Cagliari, 1968) – inaugurata allo Spazio P con quattro gigantografie stampate su forex e sei stampe fotografiche – l’immagine diventa uno strumento per attivare “un altro modo di raccontare”, muovendosi in quello spazio ambiguo e fluttuante della costruzione dell’identità personale.
Un modo di raccontare che, al codice del linguaggio visivo, accosta quello del linguaggio verbale, innescando un rimando non lineare degli sguardi che raccontano l’altro. Lo sguardo di chi ha scattato le immagini di Betty; lo sguardo di chi, osservando le immagini, ha scritto una poesia, un pensiero, un racconto che parla di Betty; lo sguardo di chi osserva le immagini di Betty e legge le parole che qualcuno ha scritto guardando queste immagini.
Come l’immagine fotografica si stacca e si separa dall’autore che l’ha prodotta, assumendo anche il significato che gli attribuisce colui che l’osserva, così la nostra identità personale è in realtà un’immagine che si costruisce attraverso gli sguardi degli altri che ci osservano. La polisemia insita nell’immagine fotografica, dominio della soggettività di chi la produce e di chi la osserva, riporta ancor più della parola alla polisemia insita nella percezione dell’altro e nel processo del vedere, che sta alla base della costruzione dei fenomeni sociali.
Qual è la vera Betty? È il volto che si vede nelle fotografie di piccolo formato o quello segmentato nelle unità dei pixel che domina nelle immagini più grandi? Qual è la vera Betty? Uno dei personaggi che prende vita nei brevi racconti, nelle poesie, nelle frasi che contengono l’idea che ciascuno si è fatto di lei guardando la sua immagine, o tutti quanti insieme?
In realtà, Betty è l’altro genericamente inteso, l’altro che guardo solo col mio sguardo, l’altro che costruisco a partire totalmente da me. Perché l’altro decontestualizzato non parla di se stesso, ma parla solo di colui che lo osserva, generando un messaggio ambiguo, che rende possibile inventare su di esso qualsiasi tipo di narrazione.
In questa another way of telling messa in atto da Elisabetta Falqui, Betty non esiste. Perché è solo l’immagine suscitata dalla somma degli sguardi personali di coloro che l’hanno osservata.

articoli correlati
La personale alla Galleria Studio 20

francesca giraldi
mostra vista il 20 marzo 2009


dal 20 marzo al primo aprile
Elisabetta Falqui – Betty
Spazio P
Via Napoli, 62 – 09124 Cagliari
Orario: da martedì a domenica ore 18-22
Ingresso libero
Testo critico di Roberta Vanali
Info: tel. +39 3488039469; info@spaziop.it; www.spaziop.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Shirin Neshat: la storia dell’artista, attivista e dissidente politica raccontata al PAC di Milano

Trent’anni di carriera dell’artista iraniana racchiusi in oltre 200 fotografie e 10 videoinstallazioni: dalle prime opere dedicate alle donne in…

13 Aprile 2025 13:30
  • Progetti e iniziative

Al MAUTO di Torino nasce Spazio Futuro, il progetto che utilizza le AI per comprendere le abitudini dei visitatori

Quali sono le abitudini vigenti in termini di mobilità? Il museo torinese dedicato all’automobile ha deciso di mettere in campo…

13 Aprile 2025 12:03
  • Mercato

Siena e il Rinascimento, arriva la selling exhibition di Christie’s

Una selezione di dipinti e di miniature su fondo oro, tutti realizzati tra la metà del Trecento e l’inizio del…

13 Aprile 2025 9:05
  • Fotografia

Other Identity #154, altre forme di identità culturali e pubbliche: Cristina Coral

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

13 Aprile 2025 8:30
  • Mostre

Acacia. L’intervento artistico di Marco Maria Zanin presso il Palazzo dei Musei a Reggio Emilia

Incontro, memoria, assenza: i temi che stanno a fondamento della nuova mostra di Marco Maria Zanin, che ai musei Civici…

13 Aprile 2025 0:02
  • Mostre

Urban Singularity: l’Architettura oltre l’Umano, secondo Fabio Giampietro

Fino al 31 maggio, la Galleria Gaburro ospita una mostra che spinge i confini dell’arte verso l’ignoto, esplorando la singolarità…

12 Aprile 2025 21:09