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fino all’11.XII.2010 Elisabetta Falqui / Monica Lugas Cagliari, Spazio P
sardegna
“La storia delle donne è la storia della peggiore forma di tirannia”, diceva Wilde. Ma è anche la storia di una continua rinascita. E il filo conduttore di una mostra, che vede come protagoniste due artiste diverse...
nella luce e nel contrasto tra il bianco e il nero dei suoi scatti uno
strumento per esprimere con sarcasmo la sua denuncia alle continue offese che
la donna è costretta a subire nel quotidiano. Utilizzando uno strumento
digitale, interpreta con le sue fotografie di oranti “griffate” lo charme dell’irresistibile bellezza
femminile in cui, al di là dell’effimera apparenza del corpo, si cela una forza
nascosta.
La preghiera delle Sante
subito non è rivolta a un Dio lontano e troppo spesso assente, ma è un’invocazione
ripetuta a se stesse e al mondo per affermare la frase Io mi amo. E questa asserzione, resa con una luminosa installazione
al neon che domina la parete di fondo della sala della mostra, trova una
corrispondenza biunivoca nelle espressioni incorniciate in piccoli quadretti: “Io
sono stupenda”, “Sono grandiosa”, “Sono fantastica”, “Sono meravigliosa”;
continui moniti ripetuti dalle donne per esorcizzare la malattia del vivere e
ricostruire le Sante subito a pezzi,
violate nell’anima e nel corpo.
L’universo femminile non si ciba soltanto di locuzioni, e non si
esprime esclusivamente con la bellezza esteriore del corpo: la fisicità è
spesso rinnegata in maniera anticonvenzionale negli scatti di Monica Lugas (Cagliari,
1970).
Nelle sue fotografie in bianco e nero, ricche di significati
allegorici, le mammelle rappresentate in primo piano, emblema del mezzo di
nutrimento per antonomasia di tutti i mammiferi, appartengono
indiscriminatamente a ragazze giovani o anziane signore, o a una Imperfetta commistione in cui le forme
di donna si fondono con un calco in terraglia bianca, per lasciar spazio alla
sostanza nel tentativo di contrapporla in modo provocatorio alla forma.
L’estetismo di Elisabetta Falqui e il realismo di Monica Lugas,
pur mantenendo le proprie caratteristiche peculiari, si fondono in questa
mostra in un unico linguaggio per esprimere un mondo al femminile complesso e
semplice, triste e avvincente, a lungo oltraggiato e rinnegato, capace di
nutrirsi dell’unico rimedio possibile per porre fine al dolore: l’amore.
La
Falqui allo Spazio P nel 2009
Una
personale a Cagliari nel 2006
roberta sonedda
mostra visitata il 27 novembre 2010
dal 20 novembre all’undici dicembre 2010
Elisabetta Falqui / Monica Lugas – Io mi amo
a cura di Roberta Vanali
Spazio P
Via Napoli, 62 – 09124 Cagliari
Orario: da mercoledì a sabato ore 19-24
Ingresso libero
Catalogo disponibile
Info: tel. +39 3488039469; info@spaziop.it; www.spaziop.it
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