Il nucleo di opere, costituito da 96 pezzi, consta di 55 dipinti realizzati dall’artista e 41 pezzi donati o scambiati con alcuni autori sardi e non, tra i quali figurano Michele Cascella, Antonio Corriga, Carmelo Floris, Mauro Manca, Ernesto Treccani, Emilio Scanavino e Stanis Dessì. Quest’ultimo, grande amico di Atza, aveva l’abitudine di omaggiarlo di alcune opere in occasione delle festività natalizie, in mostra possiamo ammirare tre incisioni, tra cui una xilografia del 1934, un acquerello e due ritratti di Antonio Atza realizzati dal vero e donati all’artista.
Carmelo Floris, oltre ad avergli insegnato la tecnica del monotipo, gli mise a disposizione i suoi strumenti di stampa. Della sua produzione in mostra due acqueforti realizzate negli anni ’50, “I giocatori” e “La bettola”.
Interessante il ciclo d’incisioni “I segni dello zodiaco”, ideato da Renzo Margonari e stampato da Renzo Sommaruga, nel quale ogni artista partecipante realizzò il proprio segno zodiacale. Quest’ultimo, come il ritratto eseguito a biro da Dessy, si trovava nella sua camera da letto, ad indicare il profondo affetto che legava l’artista ai suoi compagni d’avventura. Uno di questi fu Nino Dore, che in cambio di un olio, realizzato nel 1960, scelse uno dei “Blues” di Atza.
Al corpus dell’artista appartengono alcune opere polimateriche portate a compimento tra gli anni ’50 e i primi anni ’60, di cui fanno parte “Sabbie”, nel quale esprime le bellezze dei fondali marini e le scogliere del litorale bosano.
Un autoritratto del 1958 documenta la fase futurista del pittore, mentre “Lidia dormiente” indica l’influenza di Voillard nella sua opera. Negli anni ’70 si dedica ai paesaggi classicheggianti e surreali tra i quali “Modificazioni” e “Rifugi per gabbiani”.
Al termine dei lavori di ristrutturazione, la mostra permanente troverà la sua collocazione definitiva nell’ex Convento dei Carmelitani.
Della raccolta fanno parte alcune opere di Calvi, Cascella, Vallazza, Mosconi, Margonari, Contini, Corriga, Beccheroni, Crippa, Girardello, Sommaruga, Tomiolo, Abacuc, Lucarelli, Floris, Motzo, Zanon, Piras, Pisano, Thermes, Dessy, Manca, Masu, Pagnacco, Pala e Renink.
Articoli correlati:
La collezione Valle
Roberta Vanali
Louis Vuitton e Takashi Murakami insieme, per una nuova collezione tra arte e moda, a 20 anni dall’ultima collaborazione: le…
Dinosauri, gioielli reali, cimeli sportivi. La nostra rassegna dei lotti insoliti aggiudicati all'incanto, da gennaio a dicembre
Un anno bisestile che ha unito farsa e tragedia: i momenti salienti del 2024 nel mondo dell’arte e della cultura,…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
Il Chinese Textile Centre è il nuovo centro culturale di Hong Kong che promuove la millenaria tradizione tessile cinese, con…
A Vienna sono numerosissime le esposizioni da visitare tra dicembre e gennaio. Ne abbiamo selezionate cinque da non perdere, tra…