04 novembre 2009

A Lugano due mostre dedicate al complesso rapporto corpo-scienza e al volto

 

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[04|11|2009] |||arte contemporanea/mostre

A Lugano due mostre dedicate al complesso rapporto corpo-scienza e al volto
 

CORPO AUTOMI ROBOT. TRA ARTE, SCIENZA E TECNOLOGIA
GUARDAMI. IL VOLTO E LO SGUARDO NELL’ARTE 1969-2009

inaugurazione sabato 24 ottobre | ore 17.00 museo cantonale d’arte | museo d’arte e villa ciani | lugano

Le due mostre Corpo, automi e robot. Tra arte, scienza e tecnologia e Guardami. Il volto e lo sguardo nell’arte 1969-2009 si iscrivono nell’ambito di un progetto culturale congiunto dei due principali musei d’arte del Polo Culturale di Lugano: il Museo d’Arte della Città di Lugano e il Museo Cantonale d’Arte, offrendo una sorta di lettura incrociata delle ricerche artistiche sul corpo e il volto quali elementi fondanti dell’identità umana.

Corpo automi robot. Tra arte, scienza e tecnologia
Il Museo d’Arte, nell’ambito delle iniziative promosse dal Polo Culturale della Città di Lugano, organizza, in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta di Milano e con la partecipazione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano e del Museo Cantonale d’Arte di Lugano la mostra “Corpo automi robot. Tra arte, scienza e tecnologia”, la quale affronta con un approccio interdisciplinare il rapporto tra il corpo umano e la rappresentazione che di esso è stata data da parte delle arti, della scienza e della tecnologia, soprattutto per quanto riguarda la dinamica dell’imitazione del corpo (con gli automi) e della sua sostituzione (con i robots).
L’esposizione allestita al Museo d’Arte e a Villa Ciani, è curata da Bruno Corà (Direttore del Museo d’Arte e Coordinatore del Polo Culturale di Lugano) e Pietro Bellasi (Curatore della Fondazione Antonio Mazzotta e Professore di sociologia presso l’Università di Bologna), con la collaborazione di Gilles Caprari (Ricercatore in robotica ETHZ e Diretore della GCtronic Robotica, Mendrisio), Christoph Hänggi (Direttore del Museum für Musikautomaten, Seewen), Mario G. Losano (Professore di Filosofia del Diritto e Informatica giuridica, Università del Piemonte Orientale), Carlo Piccardi (Musicologo), Pio Pellizzari (Direttore della fonoteca nazionale svizzera, Lugano), Renato Reichlin (Direttore del Settore Spettacoli della Città di Lugano), Vivi Vassillopoulou (Direttrice delle Antichità e del Patrimonio Culturale della Grecia, Ministero greco della cultura, Atene).

La mostra si articola in due sezioni: la prima, allestita a Villa Ciani, ripercorre la storia degli automi, proponendo un excursus dalla Grecia classica ai nostri giorni e includendo alcuni prodotti della più avanzata tecnologia quali robot, androidi, ecc. La seconda, presentata al Museo d’Arte dà spazio alla riflessione sulla creazione artistica dell’età moderna e contemporanea incentrata sul rapporto corpo-macchina e corpo-tecnologia.
Reperti archeologici, disegni, libri a stampa, documenti relativi, al teatro, al cinema e alla musica, varie tipologie di automi -fra i quali il celebre disegnatore di Jacquet-Droz- realizzati nel XVIII secolo, giocattoli, dipinti, sculture, video, installazioni, robot industriali e ludici
sono presentati seguendo un allestimento a carattere prevalentemente cronologico, senza peraltro escludere ibridazioni di tipo tematico, tali da consentire la messa in dialogo delle opere esposte, provenienti da diverse raccolte sparse in tutto il mondo.
Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano partecipa con sei modelli storici di macchine costruite negli anni ‘50 partendo dall’interpretazione dei disegni di Leonardo da Vinci e dedicate allo sviluppo di automatismi o alla traduzione di forme animali e umane, come le strutture alari e il palombaro.
“Corpo automi robot. Tra arte, scienza e tecnologia” costituisce l’offerta culturale più rilevante della Città di Lugano nell’autunno 2009. Il progetto infatti prevede numerose manifestazioni collaterali tra cui una rassegna cinematografica a cura del cineclub Luganocinema93, una serie di iniziative organizzate da Oggi Musica e una serie di spettacoli teatrali nell’ambito della stagione teatrale luganese.
Il catalogo bilingue (italiano/inglese) edito da Mazzotta, contiene la riproduzione a colori di tutte le opere presenti in mostra e i contributi critici dei curatori e di esperti di diverse discipline: dalla storia all’arte, alla musica, al teatro, al cinema, all’ingegneria.

Guardami. Il volto e lo sguardo nell’arte 1969-2009
Attraverso circa 80 opere di oltre 40 artisti, si intende indagare la ricerca artistica internazionale degli ultimi quarant’anni valutando la persistenza della rappresentazione del volto, le sue alterazioni e trasformazioni. Le opere provengono da Musei, Fondazioni, gallerie e collezionisti di tutta Europa, oltre che dagli artisti stessi.
La mostra è a cura di Marco Franciolli, Direttore e Bettina Della Casa, Curatrice, Museo Cantonale d’Arte. Sezione video a cura di Elena Volpato, GAM Torino.
Il progetto espositivo del Museo Cantonale d’Arte nasce da una serie di interrogativi: è tuttora lecito pensare la rappresentazione del volto come indice di identità? Come significativa corrispondenza fra segno e cosa, immagine e soggetto?
Una riflessione sul soggetto oggi si confronta necessariamente, sul piano artistico, con la decostruzione del volto che si fraziona, si vela, si deforma, si cancella, opponendo resistenza ad ogni forma di identità univoca tra modello/figura, soggetto/immagine. La crisi del soggetto, ormai definitivamente minato nella sua unità e centralità, mette in gioco la possibilità stessa di avere o meno un volto. Ciononostante nelle ricerche degli artisti contemporanei il volto e le sue trasformazioni restano una tematica privilegiata, che trova espressione in mutate strategie di (auto)rappresentazione, in altri modi di riflettersi in uno o più volti.
Al fine di circoscrivere l’ambito di indagine, di per sé sconfinato, il “volto” viene inteso non tanto come “ritratto”, quanto piuttosto come “inter-faccia” tra sé e gli altri (oltre che tra sé e sé). Anziché focalizzare l’attenzione sulla singolarità del volto quale luogo dell’individualità e della rappresentatività del soggetto, esso è considerato nel suo carattere generale, come luogo della possibilità/impossibilità dell’instaurarsi di relazioni tra soggetti, sullo sfondo di un contesto storico-culturale sempre più marcato da istanze de-individualizzanti.
Ogni volto implica la messa in gioco dello sguardo, inteso come dispositivo essenziale affinché il volto si manifesti, si orienti verso il mondo esterno (l’altro/l’osservatore). Lo sguardo e la sua traiettoria sono quindi assunti come criterio di analisi del volto, come elementi atti a (ri)velarne il mistero e le sue declinazioni. Ma chi sono gli artefici dello sguardo? L’artista, il soggetto dell’opera e l’osservatore. Nella relazione dialettica tra questi tre attori lo sguardo si attiva dando vita (volto?) al volto. A partire da queste distinzioni si intende articolare l’esposizione.


Corpo Automi Robot. Tra arte scienza e tecnologia
Dal 25 Ottobre 2009 al 21 Febbraio 2010
Museo d’Arte, Riva Caccia 5
Villa Ciani, Parco Civico
Orari: martedì – domenica e 28 dicembre 10.00 – 18.00; 24 dicembre 10.00 – 16.00; 1 gennaio 14.00 – 18.00. chiuso lunedì e 25-26 dicembre
Ingresso alle due sedi
Intero Fr. 18 / € 12 – Ridotto, AVS e over 65 anni, gruppi e studenti 17-25 anni Fr. 12 / € 8
ragazzi fino a 16 anni Fr. 0 / € 0
Ingresso a una sede: Intero Fr. 12 / € 8 – Ridotto, AVS e over 65 anni, gruppi e studenti 17-25 anni Fr. 8 / € 5 ragazzi fino a 16 anni Fr. 0 / € 0
Informazioni e prenotazioni
Tel.:+41 (0)58 866 72 14
Fax: +41 (0)58 866 74 97
info.mda@lugano.ch
www.mda.lugano.ch

Guardami. Il volto e lo sguardo nell’arte 1969-2009
Conferenza stampa: venerdì 23 ottobre, ore 11.30
Dal 25 ottobre 2009 al 21 febbraio 2010
Museo Cantonale d’Arte, Lugano
tel. + 41 91 9104780
fax + 41 91 9104789
decs-mca@ti.ch

www.museo-cantonale-arte.ch
Orari: martedì 14-18, da mercoledì a domenica 10-18, lunedì chiuso
Ingresso: Fr. 10.-, € 7.-; AVS, studenti, gruppi Fr. 7.-, € 5.
Ingresso ridotto al Museo d’Arte per la mostra “Corpo, automi, robot. Tra arte, scienza e tecnologia” presentando il biglietto d’ingresso del Museo Cantonale d’Arte

Immagini: Raymond Meier, Senza titolo, 1990 ca. stampa a sviluppo cromogeno, 45,7 x 34, 6 cm
Collezione privata © Raymond Meier / trunkarchive.com
Roman Opalka, Détail 3124009, dalla serie Opalka 1965 / 1 – ∞ Fotografia, Stampa unica 30,5 × 24 cm
Galleria Melesi, Lecco

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