14 dicembre 2010

Al Museo d’Arte della città di Ravenna per il quarto anno il progetto Critica in Arte

 

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[15|12|2010] |||arte contemporanea/progetto espositivo

Al Museo d’Arte della città di Ravenna per il quarto anno il progetto Critica in Arte
 

  
CRITICA IN ARTE

inaugurazione sabato 18 dicembre | ore 18.00 | a cura di lorenzo giusti | mar | ravenna

Il Museo d’Arte della città di Ravenna, dal mese di ottobre fino a gennaio 2011, propone per il quarto anno consecutivo il progetto espositivo Critica in Arte realizzato in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna e con il generoso sostegno della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Critica in Arte vuole avere una valenza “militante” promuovendo tre appuntamenti autunnali, a cadenza mensile, durante i quali un giovane critico presenta il lavoro di un giovane artista in una mostra monografica allestita negli spazi del MAR. Critica in Arte intende far luce sulle promesse della critica attualmente attiva in Italia e dedita specificatamente alle espressioni artistiche delle ultime generazioni.

Coordinati da Claudio Spadoni, direttore del MAR, sono stati invitati a partecipare al progetto Claudia Casali, critico e curatore del MAR di Ravenna; Camilla Boemio, critico e curatore; Lorenzo Giusti, critico e curatore del nuovo Centro per l’Arte Contemporanea EX3 di Firenze.

Il terzo appuntamento in calendario è per sabato 18 dicembre alle ore 18.00: verrà presentato il lavoro di Ettore Favini (Cremona, 1974) in una personale curata da Lorenzo Giusti.

Nell’opera di Ettore Favini sono da sempre centrali i temi della memoria, del tempo e del rapporto tra uomo e ambiente naturale. Nei lavori degli ultimi anni, in particolare, l’artista ha elaborato un linguaggio originale, condizionato dalle riflessioni di alcuni importanti autori del pensiero ecologico moderno.

Nella sua personale al Mar, Favini dà forma un progetto complesso, portato avanti nel corso del 2010, in cui le riflessioni antesignane di Henry David Thoreau si intersecano con la più recente esperienza conoscitiva di Gilles Clement.

Prendendo a modello Walden – il racconto più noto di Thoreau, pubblicato nel 1854 – l’artista si immerge in solitaria nella natura alla ricerca di un contatto diretto con essa. I luoghi scelti non sono però quelli incontaminati frequentati dal naturalista americano, bensì spazi post-antropizzati, aree abbandonate di cui la natura sembra essersi riappropriata.

Il progetto si articola in quattro capitoli, corrispondenti a quattro differenti “soggiorni”, nei quattro periodi dell’anno, durante i quali l’artista documenta la vita dei luoghi frequentati. Dopo una prima esperienza primaverile all’interno dell’ex cotonificio Amman, presso Pordenone, Favini ha trascorso cinque notti estive nell’area abbandonata dell’ex industria metalmeccanica Armaguerra di Cremona. Sempre nei pressi di Cremona, sua città natale e di residenza, l’artista ha speso parte del periodo autunnale all’interno di una discarica esaurita di proprietà dell’azienda municipalizzata AEM. Nel periodo invernale, immediatamente precedente la mostra, l’artista ha soggiornato nei bunker abbandonati di Marina di Ravenna, utilizzati dall’esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale.

Le immagini, i suoni e le percezioni olfattive registrate durante i diversi soggiorni trovano estrinsecazione in un percorso sensoriale, articolato in quattro sezioni, in cui a variare, in relazione alle diverse condizioni stagionali, sono la luce, i suoni e gli odori.

Accompagna la mostra un catalogo, con saggio del curatore, che descrive il progetto di Favini attraverso una raccolta di immagini e appunti.

Nel 2006 Ettore Favini ha vinto il Premio Artegiovane “Torino e Milano incontrano l’Arte”, nel 2007 ha vinto il prestigioso premio New York alla Columbia University di New York, nel 2009 è stato finalista alla Borsa degli Amici Sostenitori del Castello di Rivoli e nel 2011 sarà residente alla Civitella Ranieri Foundation.

Tra le principali esposizioni si segnalano: 2010 “Metodo Walden”, MAR, Ravenna; “Premio Moroso”, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone; “La Verde Utopia”, PAV, Torino; “Transeuropa Festival” Arcola Theatre, Londra; 2009 “Green University”, Nuovi Committenti, Fondazione Adriano Olivetti, Roma; Italian Artist in New York, ISCP, New York; “Green Platform”, CCCS Strozzina, Firenze; Premio LUM, Bari, Teatro Margherita, Bari; The Buffer Zone, American Academy, Roma; 2008 Soft Cell: Space Dynamics in Italy, Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, Monfalcone; “Greenwashing. Ambiente: pericoli, promesse e perplessità”, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; 2007 “This is the time (and this is the record of the time)”, Spazio Blank, Torino; “Private View”, The Italian academy, New York.

Il suo lavoro è stato esposto ed è conservato in numerose collezioni private e pubbliche.


Mar-Museo d’Arte della città, via di Roma 13 – Ravenna

Dal 19 dicembre 2010 al 16 gennaio 2011

Ideazione del progetto: Claudio Spadoni

Curatore della mostra: Lorenzo Giusti

Artista: Ettore Favini

Enti organizzatori: Comune di Ravenna, assessorato alla Cultura, Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna Sponsor ufficiale: Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

Patrocini: Regione Emilia-Romagna, Provincia di Ravenna

Catalogo della mostra: contributo critico di Lorenzo Giusti, catalogo bilingue Orari: martedì, giovedì e venerdì: 9.00-13.30 / 15.00-18.00, mercoledì e sabato: 9.00-13.30, domenica 15.00-18.00, lunedì: chiuso

aperture straordinarie:domenica 19 dicembre 10.00-18.00

Ingresso: gratuito

Mar – Ufficio relazioni esterne e promozione

Nada Mamish – Francesca Boschetti

tel +39 0544 482017 / 482775 fax +39 0544 212092

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