| NUOVI SPETTRI dal 5 al 20 aprile 2008 | villa medici | roma Dopo la mostra Quoi? (Cosa ?) tenutasi alla Kunsthaus di Basilea, Bruno Perramant, pittore da un anno in residenza presso l’Accademia di Francia a Roma, presenta una nuova serie di lavori nelle sale espositive di Villa Medici. Nella mostra di Basilea, erano esposte opere precedentemente presentate a Parigi e a Colonia, con i titoli Re Noir e Dar(k)stellung, assieme a dipinti realizzati durante la prima metà del suo soggiorno romano. I titoli dei quadri, come anche i titoli delle mostre, di Bruno Perramant, sono da intendersi come indizi per comprendere ed avvicinare il suo lavoro. Re Noir, infatti, è una chiara allusione a Jean Renoir, regista cinematografico e figlio del pittore omonimo, il cui film La règle du jeu (la regola del gioco) è stato fonte d’ispirazione d’una intera serie di spettrali dipinti. Re Noir riaffermava inoltre il rinnovato interesse nel lavoro dell’artista per il colore nero e il persistere d’una ricerca sulle variazioni esistenti nei diversi strati di colore scuro. Anche Dar(k)stellung è un gioco di parole, che potrebbe tradursi come « rappresentazione dell’oscurità » (dalla fusione di Darstellung, dal tedesco Rappresentazione, e il più noto Dark, dall’inglese Nero), e costruito a partire dal testo dell’Apocalisse. I quattro cavalieri, presenti in quella esposizione, saranno nuovamente esposti in questa occasione. La mostra Quoi? di Basilea, mirava alla scomposizione di tutti i riferimenti, per far tornare alla ribalta il vero protagonista della scena : il colore. Queste mostre sono state quindi popolate da fantasmi e apparizioni come da una ritrovata attenzione per la luce, il linguaggio e la scrittura. Il titolo di questa mostra a Villa Medici si ispira invece ad un verso tratto dalle Illuminations di Arthur Rimbaud: “… comme de ma fenêtre je vois des spectres nouveaux….”* ( Così come, dalla mia finestra, vedo spettri nuovi ….”). Cosa vediamo e cosa non vediamo più? Cos’è che ci osserva e cosa ha smesso di osservarci ? Lo sguardo dell’artista si confronta qui con lo sguardo vuoto dei fantasmi dei nostri giorni. La linea d’orizzonte di questa mostra, punto di fuga e d’ancoraggio ad un tempo, altro non è che la linea dello sguardo dello spettatore. Attraverso i riflessi, o all’uscita da una grotta, di fronte al candido manto d’un cane bianco o a ridosso di un’uscita verso la luce, è proprio il nostro sguardo ad essere continuamente interpellato da quei fantasmi dalle orbite scavate. È possibile individuare senza alcuna esitazione, in queste spettrali rappresentazioni, i fantasmi della pittura, tra cui il più celebre è senz’altro quello di Velásquez. Nel percorrere il tempo attraverso la pittura, se ne scoprono resti, di volta in volta sempre nuovi. Nuovi spettri, che rappresentano il lavoro che ci è necessario per esorcizzare le immagini che ci sono state date. Bruno Perramant nasce nel 1962 a Brest, e vive tra Parigi e la Bretagna. Durante il mese di maggio, prenderà parte alla mostra « Traces de sacré » organizzata presso il Centre George Pompidou, Museo d’Arte Moderna di Parigi. A settembre, lo aspetta una mostra personale a Parigi, presso la Galerie In Situ, di Fabienne Leclerc. *Città (Ville) da Illuminazioni di Arthur Rimbaud Sono un effimero e non troppo scontento cittadino di una metropoli ritenuta moderna perché ogni gu- sto conosciuto è stato eluso sia nell’arredamento e nell’esterno delle case sia nella pianta della città. Qui non potreste segnalare le tracce di nessun monumento della superstizione. La morale e la lingua sono ridotte alla loro più semplice espressione, finalmente! Questi milioni di persone che non hanno bisogno di conoscersi portano avanti di pari passo l’educazione, il mestiere e la vecchiaia, tanto che il corso della vita deve essere parecchie volte meno lungo di quello che una statistica folle riscontra per i popoli del continente. Così come, dalla mia finestra, vedo spettri nuovi che rotolano attraverso il denso ed eterno fumo di carbone, – la nostra ombra dei boschi, la nostra notte d’estate! Erinni nuove, davanti al mio cottage che è la mia patria e tutto il mio cuore, dato che tutto qui somiglia a questo, la Morte senza lacrime, nostra attiva figlia ed ancella, un Amore disperato, e un grazioso Delitto che piagnucola nel fango della strada. Nuovi Spettri. Bruno Perramant dal 5 al 20 aprile 2008 Orario: 11.00 -19.00 (chiuso lunedì) Entrata libera Villa Medici Viale Trinità dei Monti, 1 – 00187 Roma Metro: Spagna Bus: 117-119 Parcheggio Ludovisi tel. 06/67611 www.villamedici.it Info stampa: Ludovica Solari Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Tel: +39 06 67 61 291 Fax: +39 06 67 61 243 stampa@villamedici.it |