Opening Pubblico: Sabato 24 Febbraio 2018 || 17.00 â 20.00
La Dorothy Circus Gallery Roma inaugura il 2018 con la nuova personale di Camille Rose Garcia dal titolo The Ballrooms of Mars. La mostra apre il ciclo dedicato ai sei prime movers del Pop Surrealism presentati lo scorso 12 ottobre a Londra, ciascuno in programma con un inedito solo show nella nostra sede romana.
Nata a Los Angeles, Garcia si distingue come una delle artiste pop surrealista piĂš riconosciute e amate in tutto il mondo. Garcia produce pitture, stampe e sculture in uno stile gotico, âhorrorâ e di animazione, che rilascia un senso di dolcezza e al tempo stesso di inquietudine.
Per il suo debutto con la DCG Garcia propone una nuovissima collezione composta di sedici opere, che fanno riferimento sia alle sue influenze ed ispirazioni primordiali (i misteri della Natura, la musica, lâarte), sia a nuoveesplorazioni. Con questa mostra, infatti, Garcia segna lâinizio di un nuovo percorso di investigazioni artistiche, entrando di fatto in una nuova fase della sua carriera. Nel giustapporre colori, linee, e forti contrasti, lâartista invita il pubblico ad entrare in una nuova dimensione e a camminare lungo il percorso che ci conduce attraverso lâimmaginazione, la bellezza, una sottile critica al quotidiano e le vibrazioni musicali che ci accompagnano ogni giorno attraverso emozioni e sensazioni.
The Ballrooms of Mars indaga la dimensione dello spazio extraterrestre, gli aspetti piĂš misteriosi dello Spazio e il linguaggio universale della natura, fatto di âforme nelle vibrazioni del suonoâ. Lâartista ci guida in un viaggio attraverso dimensioni fantastiche e distanti, dove incontriamo creature misteriose e personaggi in stile Ziggy Stardust, nati dallâimmaginario di Camille Rose Garcia ma anche influenzati da eroi popolari come David Bowie.
La musica risuona in tutte le opere di Garcia, dove le figure maneggiano e riproducono virtualmente vinili e giradischi, sottolineando la suggestiva iconografia musicale che alberga in ogni dipinto. Il titolo stesso della mostra, The Ballrooms of Mars, è tratto da una canzone di T.Rex del suo album del 1972 âThe Sliderâ.
Lâenergia cosmica che scorre nella musica e nelle anime umane crea un legame emozionale evidenziato dalla palette elettrica e glitterata e dallâatmosfera avvolgente degli ambienti rappresentati. Lo Spazio è rappresentato non come un luogo oscuro, bensĂŹ come una dimensione estremamente colorata. In questo continuo movimento di energie, i nostri spiriti interiori vengono risvegliati per partecipare ad una danza universale fatta di impulsi sensoriali ed emozionali. In questo modo, anche la controcultura musicale californiana viene messa in luce, attraverso i suoni rock and roll di queste stesse immagini; suoni che sono costantemente presenti anche nel processo creativo dellâartista.
Nella sala da ballo di Garcia danziamo a ritmi futuristici, saltiamo di pianeta in pianeta, esplorando come il Piccolo Principe i segreti e le meraviglie di ogni tappa del viaggio. In ciascunâopera gli spettatori interagiscono con un diverso pianeta, tutti personificati come divinitĂ che âsi riuniscono ogni 25mila anni (La Processione degli Equinozi) per ballare danze elaborate e ascoltare musica insieme, ciascuno portando con sĂŠ i propri suoni provenienti da pianeti distantiâ.
Queste divinitĂ appaiono come evanescenti e corporei allo stesso tempo, come antichi dei greci che rappresentano un punto dâunione tra lâumano e lâextraterrestre. Essi ascoltano musica, interagiscono tra di loro e viaggiano come essere umani; ma nonostante ciò, questi dei emanano unâaura magica che riecheggia nel concerto di sonoritĂ sprigionate da ciascun pianeta. Mentre polvere di stelle fluisce nellâatmosfera, le opere di Garcia incantano gli spettatori e stimolano la loro immaginazione al fine di trovare quei mondi nascosti che dimorano nel loro subconscio.
Biografia
Camille Rose Garcia nasce del 1970 a Los Angeles, in California. Le immagini sovversive di Garcia definiscono il suo stile basato su elaborate narrazioni sociopolitiche, che lâartista cela sotto strati di sfumature dal fascino fiabesco, che sottilmente criticano i fallimenti delle utopie capitaliste celebrate dalle controculture americane.
La scrittura spezzettata e i film surrealisti di William Burroughs, come anche i vecchi cartoni della Disney e della Fleischer influenzano le scene frammentate e descrittive di Garcia. Le superfici dei suoi dipinti, infatti, sono consumate come se fossero state ripetutamente ridipinte, e rimandano cosĂŹ ai vecchi film degli anni â50. Le figure che dimorano nella surreale immaginazione dellâartista divengono le remote cugine delle fiabe classiche e dei cartoni dei primi del â900.
I lavori grotteschi di Garcia esplorano lâoscuritĂ delle favole, riflettendo sulle memorie dâinfanzia dellâartista, specchi della contro-cultura di Los Angeles, che risalta nel suo aspetto violento e sgradevole. Come afferma in una sua intervista: âCiò che mi fa diventare matta mi motivaâ.
Il lavoro di Garcia è stato esposto nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo e presentato in numerose riviste tra cui Juxtapoz, Rolling Stone, e Modern Painter. Le sue opere dâarte sono state esposte al âLos Angeles County Museumâ and nel âSan Jose Museum of Artâsâ, che ha ospitato la retrospettiva di Garcia âTragic Kingdomâ. Garcia ha inoltre collaborato con The Walt Disney Museum per la mostra âCamille Rose Garcia: Down the Rabbit Holeâ, dove ha esposto una serie di illustrazioni ispirate alle storie Disney.
Oltre alle sue mostre personali, si annovera la sua presenxa allâ âArt from the New Worldâ al âBristol City Museumâ, âPop Surrealismâ tenutasi al Museo delle Arti Visuali, del Palazzo Collicola, a Spoleto, in Italia, âTurn the Pageâ al âThe Virginia Museum of Contemporary Artâ
(MOCA), e âCross The Streetsâ al âMuseum of Contemporary Artâ (MACRO) di Roma, in Italia nel 2017.
Dorothy Circus Gallery ROMA
Via dei Pettinari 76 | 00186 Rome Italy
Tel. +39 06 68805928 â Mobile +393385614113
info@dorothycircusgallery.com â www.dorothycircusgallery.com