27 settembre 2006

Due prime personali da Perugi a Padova

 

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[27|09|2006] |||arte contemporaneaingalleria

Due prime personali da Perugi a Padova
 

BLAISE DRUMMOND Forest Park
KENSUKE KOIKE Stretching For Dummies

inaugurazione sabato 30 settembre 2006 | ore 18.30 | perugi artecontemporanea | padova

La Perugi artecontemporanea inaugura la nuova stagione espositiva con la prima personale italiana dell’artista irlandese Blaise Drummond.
Drummond è un artista che alterna installazioni a disegni, pittura a scultura. Potremmo definire la sua opera un’ affascinante e curiosa commistione (o contaminazione) tra un Pop di matrice anglosassone e una cultura irlandese o anglosassone di tipo quasi bucolico. In Drummond appare in tutto il suo “vigore”, il suo esser vero irlandese. Non scopriamo certo noi il valore e l’interesse che suscitano le nuove generazioni di artisti irlandesi (basta pensare all’ ottimo padiglione all’ultima Biennale di Venezia), ma crediamo che in Drummond si possano intravedere percorsi estetici e concettuali originali e forti, atti a farci parlare di nuovi percorsi generazionali di artisti irlandesi, pronti a misurarsi in maniera originale, autonoma e convincente nel mercato internazionale dell’arte contemporanea.
Nella sua prima mostra italiana Drummond presenterà un’unica grande opera a muro. Difficile definirla soltanto come un dipinto. Sarebbe limitativo ed imbarazzante.
Drummond ha nel suo curriculum mostre in gallerie internazionali (Rubicon di Dublino; Aliceday di Bruxelles; Lovenbruck di Parigi; Mary Goldman di Los Angeles) e in musei sia irlandesi che francesi.

Con la prima personale di Kensuke Koike (Nagoya, 1980) la galleria Perugi, impegnata nell’esplorazione degli scenari della nuova generazione degli anni ’80, trova un feeling con la videoarte.
Occhio al trucco! Koike opera nel campo dell’inganno ma agli effetti speciali sofisticati e patinati del cinema oppone qui una tecnica sporca, apparentemente grezza e dal sapore amatoriale.
Nell’età della pervasività dei media la spettacolarizzazione è forma di linguaggio, la ricerca di una collocazione sul piano di surrealtà quotidiana diventa una necessità.
L’approccio al video di tipo debole e la produzione low cost interpretano criticamente il fenomeno planetario del professionismo amatoriale: utilizzando strumenti portatili e tecnologicamente evoluti, un esercito di pro-am dell’arte riempie quotidianamente siti, blog e HD di foto e filmati.
Stretching for dummies nasce dalla possibilità di documentare in video performance atletiche fuori dal comune, attraverso banali trucchi artigianali da film di serie B.
Posso farlo. E abbastanza bene. Forza di gravità e limiti fisici non rappresentano un ostacolo in una quotidianità dove il medium è il messaggio (McLuhan).
Quelle di Koike sono istruzioni pratiche per inscenare facilmente finte esibizioni, spacconate da esibire agli amici: for dummies appunto, per non esperti e non atleti, per persone normali, magari impacciate e rigide come manichini.
Ma giocando sulla deriva metalinguistica, stretching torna al significato del verbo to stretch – allungare, tendere: con stile post-produzionista Koike ricostruisce il set del noto Portrait of the Painter’s Mother (1871), dell’americano James Abbott McNeill Whistler. Lover (after Mother) è una versione distorta dell’originale dagli effetti freak e grotteschi.


Blaise Drummond. Forest Park
IN THE B SIDE ROOM:
Kensuke Koike. Stretching For Dummies
Fino al 20 novembre 2006
curated by Alfredo Sigolo

PERUGI artecontemporanea
via Giordano Bruno 24 b
35124 Padova
lunedì – sabato 15.00 – 18.00
PH. and F.: +39 049 8809.507
www.perugiartecontemporanea.com
perugiartecontemp@libero.it

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