22 giugno 2006

Gilberto Zorio realizza un’installazione permanente per il Parco di Poggio Valicaia a Scandicci

 

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[22|06|2006] |||arte contemporanea
uova installazione

Gilberto Zorio realizza un’installazione permanente per il Parco di Poggio Valicaia a Scandicci
 

FONTANA ARBITRARIA

inaugurazione domenica 25 giugno | ore 16.00 | a cura di florian matzner | parco di poggio valicaia | scandicci (fi)

Gilberto Zorio realizza un’installazione permanente, la Fontana arbitraria, per il Parco di Poggio Valicaia, Scandicci – Firenze.

La scultura è stata realizzata nell’ambito del progetto di ARTE ALL’ARTE “Rinascimento Nascimento: Arte, Energia e Sostenibilità” dal Comune di Scandicci con l’Associazione Arte Continua. Curatore Florian Matzner. L’installazione, visibile da domenica 25 giugno, sarà accompagnata da una mostra (fino al 30 settembre 2006) allestita negli spazi espositivi della Domus Valicaia dove Zorio presenta i bozzetti e un video sulla Fontana Arbitraria oltre a quattro opere di grandi dimensioni (La Stella che cambia, 2006; Rossa la bandiera … nera la bandiera, 2003; Stella di piombo, 2002; Canoa su Piramide n. 1, 1999).
L’iniziativa fa parte di Firenze 99% Contemporanea, l’evento realizzato dalla Fondazione Pitti Discovery con gli spazi di arte contemporanea dell’area fiorentina, in occasione della 70esima edizione di Pitti Immagine Uomo.
Con la Fontana arbitraria prosegue il progetto di Arte all’Arte “Rinascimento Nascimento: Arte, Energia Sostenibilità” ideato dall’Associazione Arte Continua a cui hanno aderito in Toscana le Amministrazioni Comunali di Scandicci , Colle di Val d’Elsa, Poggibonsi, San Gimignano e Vinci. Tra le iniziative realizzate fino ad oggi, l’opera di Nari Ward, Illuminated Sanctuary of Empty Sins del 2001 a Poggibonsi e la “piazza Guidi” di Mimmo Paladino a Vinci.
Gilberto Zorio è una delle personalità più importanti della scena artistica italiana, tra i fondatori dell’Arte Povera. Nel contesto dell’attuale discussione sulle possibilità e prospettive dell’arte nello spazio pubblico, Zorio ha elaborato per il Parco di Poggio Valicaia un progetto che si rifà al motivo della fontana, la forma più antica di opera d’arte nello spazio pubblico. Simbolo di ricchezza e abbondanza, la fontana rappresenta da sempre un punto importante di incontro tra gli uomini e la natura. Un tema di grande attualità, ripreso da numerosi artisti contemporanei.
La Fontana arbitraria di Zorio è una scultura alta sei metri in acciaio corten, inox e zincato costituita da un intreccio di tubi metallici su cui poggia una struttura a forma di stella con due contenitori per raccogliere l’acqua piovana e l’umidità notturna. Raggiunto il massimo livello, l’acqua viene espulsa violentemente per mezzo di un sifone automatico. L’evento è imprevedibile, poiché non risponde ad una sequenza calcolabile, e può quindi accadere che l’acqua colpisca chi la sta guardando. Secondo il curatore: “ si viene così a creare un rapporto tra pubblico e scultura che è allo stesso tempo cosciente e casuale e che fa vivere in modo attivo ai visitatori l’energia di cui è capace la natura”. Macchina dell’equilibrio e della mutazione alchemica, l’opera pone in primo piano l’idea di energia, la costante che attraversa l’intera opera di Zorio. Con la Fontana arbitraria salgono a sei le installazioni permanenti realizzate fino ad oggi nel Parco di Poggio Valicaia : da quella di Paolo Staccioli (2000) a Dario Bartolini, Maria Dompé e Italo Zuffi (quest’ultime inaugurate nel 2003 sotto la direzione artistica di Adriana Polveroni) e infine Valentino Moradei Gabbrielli (2004).

Florian Matzner, nota biografica
Già direttore di “Skulptur Project” ( Münster 1997), Arte all’Arte ( edizioni 1998 e 99) e presidente della commissione per l’Arte nello Spazio Pubblico della Città di Monaco (2002-2005) è dal 1998 professore di Storia dell’Arte all’Accademia di Belli Arti di Monaco.

Gilberto Zorio, nota biografica
Nato nel 1944 ad Adorno Micca (Biella), vive e lavora a Torino. Protagonista del rivoluzionario movimento formatosi a metà degli anni Sessanta in Italia, denominato Arte Povera, Gilberto Zorio pone in primo piano metamorfosi e alchimie, esplorando nel suo lavoro fenomeni naturali di trasformazione come l’evaporazione o l’ossidazione e il loro effetto sui materiali. Da sempre l’idea di energia è la costante che attraversa la sua opera, privilegiando un’arte che si rivela nel suo farsi. L’attenzione rivolta all’elettricità lo porta a incorporare nei suoi lavori lampade, incandescenze, fosforescenze; altrove utilizza stelle e giavellotti, forme archetipiche comunque evocatrici di energia. La sua scultura predilige materiali fragili, da cui emergono gigantesche stelle acciaiose o alambicchi in pyrex, contenenti soluzioni liquide in bilico su sottili giavellotti d’acciaio: sospendendo questi elementi in installazioni volutamente precarie, l’artista parla delle tensioni e della caducità del mondo fisico e chimico mentale. Dal 1967 partecipa alle principali mostre dell’Arte Povera. Numerose le mostre personali e collettive, nei più importanti centri d’arte mondiale a cui prende parte. Tra queste: l’importante retrospettiva dedicatagli al Kunstverein di Stoccarda (1985). Inoltre ha esposto presso Il Centre d’Art Contemporain di Ginevra e il Centre Georges Pompidou di Parigi (1986), la Philadelphia Tyler School of Art (1988), la Fundaçao de Serralves di Oporto (1990), l’Istituto Valenciano de Arte Moderna di Valencia (1991), il Centro per l’Arte Contemporanea Pecci di Prato (1992), Documenta di Kassel (1992) ,il Dia center for the arts di New York (2001), l’Institut Mathildenhöhe di Darmstadt, (2005) e la personale alla Sonnabend Gallery di New York (2005).


Gilberto Zorio – Fontana arbitraria
Dal 25 giugno 2006
PARCO DI POGGIO VALICAIA
Via della Poggiona 6/a Scandicci

Orari di apertura: da giugno ad agosto dal martedì alla domenica 8.30- 21.00 – settembre dalle 9.00 alle 20.00
www.comune.scandicci.fi.it

Mostra: Disegni e progetti di Zorio
Dal 25 giugno al 30 settembre
Casa Colonica del Parco

Ufficio Stampa
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