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[11|05|2006] |||arte modernamostra Monografica su Lorenzo Monaco alla Galleria dell’Accademia di Firenze | |
| LORENZO MONACO (c. 1370 – c.1425) fino al 24 settembre | galleria dell’accademia | a cura di angelo tartuferi | firenze L’8 maggio scorso presso la Galleria dell’Accademia di Firenze è stata inaugurata la prima grande mostra monografica dedicata a Lorenzo Monaco, frate e pittore, protagonista di primo piano dell’arte tardogotica in Italia, ben conosciuto ed apprezzato dagli specialisti, ma che ancora attende la giusta consacrazione del vasto pubblico dei nostri giorni. La mostra, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino, dalla Galleria dell’Accademia e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, curata da Angelo Tartuferi non poteva avere sede più adeguata poiché la Galleria dell’Accademia annovera nelle sue collezioni ben diciotto tavole, singole o elementi superstiti di complessi più vasti, attribuibili con certezza a Lorenzo Monaco: si tratta di gran lunga del nucleo più numeroso rispetto a quello di ogni altra raccolta al mondo. Vale la pena, inoltre, sottolineare che, come in tutte le mostre di sicuro taglio scientifico, si può seguire l’intero percorso stilistico e cronologico dell’artista attraverso i dipinti più significativi e qualitativamente più rilevanti. Il pittore, nato nel 1370 circa, vestì l’abito di frate camaldolese come Don Lorenzo nel convento di Santa Maria degli Angeli a Firenze. Egli operò, con piena consapevolezza, in uno dei periodi più vitali e creativi dell’arte italiana, rapportandosi in maniera costante con i protagonisti principali della scena artistica fiorentina. Se la sua arte lo contraddistingue come il più degno e conclusivo erede della tradizione giottesca sul finire del XIV secolo, il pittore operò negli anni della sua maturità mentre alcuni dei protagonisti della prima generazione artistica rinascimentale esprimevano le loro prime prove; ricordiamo Lorenzo Ghiberti, Filippo Brunelleschi, Masolino da Panicale, Masaccio e, su tutti, il Beato Angelico, l’altro grandissimo frate e pittore che probabilmente dovette in massima parte al camaldolese la sua formazione artistica, ma che, d’altro lato, ne ha oscurato inevitabilmente il ruolo storico. E’ di fondamentale importanza tener conto del contesto monastico in cui Don Lorenzo di Giovanni andò operando, per comprendere la profonda intensa spiritualità che caratterizza le sue opere. Le scelte artistiche operate da Lorenzo Monaco, come da tempo gli studiosi sottolineano, erano dettate dall’esigenza di dare visibilità ampia e puntuale agli orientamenti spirituali dell’Ordine Camaldolese. I suoi dipinti lo esprimono in molteplici aspetti ed in particolare nel timbro cromatico – che predilige colori chiari e freddi, di estrema raffinatezza, stesi con particolari preziosi effetti di cangiantismo -, nella raffinatezza delle finiture e delle decorazioni marginali. Ma è il disegno impareggiabile, duttile e raffinato, il vero tratto distintivo dell’arte del maestro camaldolese, che raggiunse vertici di fantasia accesa e sbrigliata, soprattutto nella fase matura della sua attività, tali da garantirgli un ruolo di primissimo piano nel contesto della variegatissima e contraddittoria civiltà figurativa tardogotica toscana. Una delle principali attrattive della mostra è costituita dalle molte ricomposizioni di complessi più o meno grandi che sono andati dispersi in epoche diverse, i cui elementi sono pervenuti da collezioni pubbliche e private di mezzo mondo. Si tratta di occasioni irripetibili per studiosi di ambito internazionale.
Lorenzo Monaco (c. 1370 – c.1425) Fino al 24 settembre 2006 Galleria dell’Accademia via Ricasoli 58-60 – 50122 Firenze Tel. / fax 055.2388609 GalleriaAccademia@sbas.firenze.it |
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