Mostra collettiva e nuova galleria a Roma

abwo galleria d’arte contemporanea, una nuova galleria a Roma, rappresenta 13 artisti tenuti in grande riguardo negli Stati Uniti, 7 astrattisti e 6 figurativi. Al momento tutti questi artisti sono americani e un’importante elemento della visione per la galleria sarà quello di fornire agli artisti un nuovo luogo d’incontro per il loro lavoro e anche di fornire al mercato dell’arte italiana un accesso locale ad artisti contemporanei americani di alto riguardo e alle loro opere.

Per introdurre la communita’ d’arte contemporanea italiana a nostri artisti, il calendario delle mostra 2005 per abwo galleria comincia con le mostre collettive:

mostracollettiva.01, “artechicago” e’ composta delle opere di 5 artisti piu promettenti di Chicago. Leslie Baum infonde alle forme dei paesaggi un uso audace di colori saturi capaci di fornire una grande energia e che risultano in paesaggi semi astratti, reali ed irreali allo stesso tempo con una vivacità e una semplicità che richiama le stampe giapponesi. Lei è stata nominata “Miglior Giovane Artista di Chicago, 2004” dalla rivista Chicago.
Mark Crisantiusa oggetti trovati come una pagina del dizionario o francobolli vecchi, e la sua immaginazione, per trasformare questi oggetti quotidiani nelle nuove immagini uniche. Don Guss ha usato, per le sue opere, l’interesse e il rispetto per la natura per il suo attuale lavoro “Flags and Water” (Bandiere ed Acqua) che comprende fotografie digitali in cui vengono catturate le reazioni delle bandiere colorate sommerse nell’acqua del lago quando vengono a contatto con la luce, il vento, le onde e le correnti sottomarine. James Sta’uber lascia le narrative nelle sue opere all’interprezione personale dagli osservatori. Prova a non analizzare troppo le immagini per evitare la censura delle immagini. Friese Undine ha assunto un’apparenza magniloquente e severa, quella della propaganda politica, in particolare poster artistici e pubblicità commerciali della Soviet AgitProp (“Agitational Propaganda).

mostracollettiva.02. “colorfixation”, dal 25 marzo al 12 maggio, e’ composta di 4 artisti, le cui opere sono differenti in modo e stilo, ma hanno in commune gli elementi dell’uso intelligente di colori intensivi e delle composizioni complessite.Don Colley affronta problemi che riguardano la vita e la morte, l’oppressione e l’ineguaglianza del potere, tanto per nominarne alcuni. I problemi specifici trattati in un dato lavoro vengono magnificati dalla selezione, da parte dell’artista, del luogo e delle situazioni; come ad esempio un carnevale andato male o uno spaventoso set tipo Halloween pieno di zucche scavate e forti elementi del macabro. Martina Nehrling sonda gli elementi della sua vita nelle sue opere: bellezza, l’orrore, il peso della vita quotidiana. Si diletta in colori, l’elemento che e’ normalmente minimizzato.Aurora Robson ha trovato l’ispirazione primaria per i pezzi del suo attuale lavoro negli incubi che aveva da piccola nei quali veniva inseguita da deformi macchie di colori in paesaggi aggrovigliati e caotici. Il suo lavoro sarà esposto alla Biennale di Firenze del 2005.
Jason Rohlf ha creato una nuova serie di quadri chiamati “Palimpsests” (palinsesti), essi rappresentano la sua ultima fatica artistica atta a visualizzare e preservare le strutture mentali che colleziona e che continua a raccogliere. Ogni pezzo è il risultato di un’infinita serie di addizioni e di revisioni come incalcolabili strati di materiali mescolati nel tentativo di registrare le sensibilità visive dell’artista stesso.