16 giugno 2006

Mostre, cinema, letteratura, musica…e tanto altro a Cittadellarte a Biella

 

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[16|06|2006] |||arte contemporaneacontaminazioni

Mostre, cinema, letteratura, musica…e tanto altro a Cittadellarte a Biella
 

ARTE AL CENTRO di una Trasformazione Sociale Responsabile 2006
IL GIOCO

rassegna 23-24-25 giugno 2006 | mostre fino al 12 novembre | cittadellarte – fondazione pistoletto | biella

Sin dall’alba della civiltà gli esseri umani hanno giocato, guidati dal proprio istinto di apprendimento. É attraverso la pratica del gioco, infatti, che l’uomo ha potuto, e può ancora oggi, esperire alcuni aspetti fondamentali della realtà sociale, che con il trascorrere dei secoli si sono fatti sempre più complessi.
Cittadellarte dedica la IX edizione della propria rassegna annuale Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile proprio al gioco, presentando progetti di artisti e di gruppi internazionali che utilizzano l’attività ludica come strumento di indagine, di comunicazione e di intervento nei vari campi della sfera sociale. All’interno di un’architettura fisica e virtuale, rappresentata dall’opera Porte Uffizi di Michelangelo Pistoletto, l’invito per i visitatori è quello di entrare in una dimensione diversa, strutturata secondo diverse regole del gioco, con cui si vuole dare una lettura critica della realtà e comunicare esperienze concrete di trasformazione sociale.
Nel 2002, a Torino, Michelangelo Pistoletto è direttore artistico di una manifestazione da lui stesso intitolata: Big Social Game in cui l’arte si mette in gioco, fornendo nuove suggestioni e interpretazioni per i problemi della società contemporanea.
Facendo tesoro di tale esperienza, Cittadellarte diventa quattro anni dopo il luogo in cui questa sfida impegnativa rivolta dall’arte alla società trova un laboratorio, una scuola, uno spazio di presentazione e di messa in moto.
In mostra ci sarà anche uno spazio dedicato ai bambini, per attività didattiche e ludiche.
La rassegna ospiterà anche un Festival internazionale musicale, Trialogo, dove il gioco si unisce alla musica nell’incontro di musicisti di culture e tradizioni diverse.

Opere e installazioni di Arte al Centro 2006: il Gioco
Integratore, di Emilio Fantin (Italia)
L’installazione è concepita come un dispositivo che “integra”, come suggerisce il nome stesso, sogni e realtà.
Sei persone saranno invitate a prendere posto all’interno, disposte in modo da risultare invisibili l’una all’altra. Esse avranno la possibilità di parlare tra di loro, ma le voci saranno alterate da uno speciale dispositivo acustico. In questo modo sei individualità avranno occasione di incontrarsi, conoscersi e scambiarsi input di varia natura, ma senza potersi concentrare sull’aspetto percettivo e sulla visibilità dell’altro.
All’interno dell’installazione vi saranno due momenti conversativi: uno al mattino, quando ognuno racconterà ciò che ricorda della notte e come i sogni siano entrati in relazione con la realtà diurna del giorno prima; l’altro alla sera, con il racconto di come le immagini notturne abbiano condizionato la giornata.
Europoly, di Dejan Kaludjerović (Serbia)
“Ho trovato una similitudine tra le regole del gioco in scatola del Monopoli, che servono a ottenere il monopolio su qualcuno o qualcosa, e quelle dell’Unione Europea per potervi accedere. Ho trasformato un gioco riconoscibile in un labirinto i cui percorsi e sbocchi non sono mai dati per certi. Nel gioco ho riprodotto le professioni, diverse per prestigio e utilità sociale, praticate dai cittadini non europei all’interno dei paesi dell’Unione Europea. Obiettivo del gioco è ottenere la cittadinanza europea: la possibile vittoria o sconfitta è determinata in larga misura dalla fortuna” (D. Kaludjierović).
Boccia-MI, di Beatrice Catanzaro (Italia) in collaborazione con Michele Fontana
Intervento di arte pubblica focalizzato sul ruolo pubblico dello spazio, inteso come luogo dell’incontro, dello scambio, del confronto di opinioni ed esperienze: si tratta di un’importante funzione, a cui la città stessa ha saputo rispondere per tanto tempo, ma che la metropoli contemporanea non sa più soddisfare. Il gioco delle “bocce”, in questo senso, è un pretesto, in quanto rappresenta un dispositivo di aggregazione per creare uno spazio di relazioni umane.
8 x 5 x 363 + 1, di Raphaelle De Groot (Canada)

Da novembre 2003 ad aprile 2004, all’interno del Lanificio Cerruti di Biella, Raphaëlle de Groot ha condotto il suo progetto coinvolgendo operaie ed operai della fabbrica in un processo artistico molto aperto. L’artista ha elaborato, insieme con i dipendenti del lanificio, le regole di un “mettersi in gioco”, nel quale creatività e valore della persona sono stati posti al centro dell’attenzione, e quindi del processo produttivo dell’azienda.
Distributive Justice, di Andreja Kuluncic (Serbia/Croazia)
Il progetto è una divulgazione mirata delle teorie della “giustizia distributiva”, mediante una serie di risorse informative e, soprattutto, di alcuni giochi interattivi sul web che consentono di scegliere, attraverso domande basate sul modello di distribuzione dei poteri e delle merci, la propria società ideale. Attraverso il gioco, fruibile in diverse lingue (croato, tedesco, inglese e italiano), ogni giocatore crea il suo personale modello di distribuzione ed è immediatamente messo a confronto con le conseguenze delle proprie scelte.
Commonopoly, di Big Hope [Miklòs Erhardt (Ungheria), Dominic Hislop (Scozia), Elske Rosenfeld (Germania)]
Diversamente dal gioco del Monopoli, a cui si ispira, Commonopoly suggerisce un modello di sistema in cui le risorse sono condivise e tutti ne sono ugualmente responsabili: una forma di economia alternativa al modello capitalistico basata su concetti di condivisione, regalo, scambio, collaborazione, solidarietà, sostenibilità e mutua fiducia. Il progetto stesso prevede una piattaforma di creatività condivisa, poiché il gioco si genera e si integra grazie ai contenuti che di volta in volta i giocatori apportano.
Logicaland, di Michael Aschauer (Austria), Maia Gusberti (Svizzera), Sepp Deinhofer (Austria), Nik Thoenen (Svizzera)
Progetto di net-art sviluppato da un team di 4 persone, Logicaland è un programma di simulazione globale che può essere controllato da una comunità illimitata di partecipanti che, contrariamente a quanto avviene nei centri di ricerca scientifici, intervengono in una sperimentazione pubblica. Può essere definito un gioco di simulazione che attraverso il web permette a chiunque in qualunque parte del mondo di contribuire con il proprio apporto ad influenzare la situazione globale, mettendo in questo modo in evidenza come i processi economici, politici, ambientali e demografici del mondo intero siano strettamente connessi e interdipendenti.

In esposizione anche:
Opere di Pistoletto, sono esposte opere di Michelangelo Pistoletto che segnano le tappe fondamentali del suo percorso artistico e che costituiscono la base su cui si fonda Cittadellarte.
Collezione Arte Povera, opere di: Giovanni Anselmo – Luciano Fabro – Mario Merz – Giulio Paolini – Giuseppe Penone – Gianni Piacentino – Salvo – Gilberto Zorio.
Tendopoli informatica, opere di c a l c – Peter Kogler – Joseph Kosuth – Peter Lutje – Michelangelo Pistoletto – Stephan Potengowski – Juan E. Sandoval – Ettore Spalletti.
Geografie della Trasformazione, con l’opera “Porte-Uffizi” (Michelangelo Pistoletto, c a l c -Teresa Alonso, tOmi scheiderbauer- & Cittadellarte, 2003).
Letterature di Svolta – living library, un progetto nell’ambito di Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma (aprile 2006 – aprile 2007), con installazioni di Charlie Jeffery.
Tavolo Mediterraneo – Love Difference – meeting place.
installazioni-gioco: calcetto – Love Difference (Diego Paccagnella), ping pong – Segno Arte (Michelangelo Pistoletto).
Terzo Paradiso, mostra laboratori dell’Ufficio Educazione di Cittadellarte, in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli e CiAl – Consorzio Nazionale per il Recuperoe il Riciclo Imballaggi Alluminio. Realizzati nell’ambito di Festivaletteratura (Mantova, 9/11 settembre 2005), all’interno di Exposcuola Salone Internazionale del confronto tra le proposte formative dell’Europa e del Mediterraneo (Salerno, 9/12 novembre 2005) e in occasione del ReMida Day (Villa Manin di Passariano, Codroipo (UD), 20/21 maggio 2006). Con i Laboratori sul riciclo dell’alluminio si è creato un contesto utile per avvicinare bambini, ragazzi, famiglie, all’idea del Terzo Paradiso, usando il tramite dell’arte e della sperimentazione creativa quale veicolo dell’importante messaggio di rispetto verso la natura e gli spazi urbani, insito nell’impianto teorico dell’intera opera/azione.
ABI –TANTI a cura di Anna Pironti, Resp. Capo Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Con ABI-TANTI (nati da un’idea di Manuela Corvino) il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea con la Scuola dell’infanzia Bay del quartiere multietnico di San Salvario, parte dal gioco per rimettere in gioco i concetti d’identità e differenza, l’incontro con l’alterità, lo strano in quanto straniero. Gli ABI-TANTI, realizzati su base lignea e rivestiti con infiniti materiali, colori, segni grafici, e alfabeti, nella dimensione orizzontale, a partire dalla terra, quindi, confluiscono in un grande gioco collettivo pensato per la piazza nuovamente intesa come luogo d’incontro di tutta la gente.
CRIMINAL MOUSE, un progetto di Emilia Patruno, realizzato dai detenuti di San Vittore
Criminal Mouse è un gioco in scatola nato nello storico carcere di San Vittore a Milano da un’idea di Emilia Patruno, giornalista e animatrice della redazione di detenuti del sito www.ildue.it, per mettersi nei panni dei carcerati e simulare il tortuoso percorso della vita reclusa: dal momento dell’arresto a quello della ritrovata libertà. Oltre ad essere un gioco, Criminal Mouse è anche un’operazione culturale di avvicinamento del mondo dei reclusi a quello dei liberi. Venerdì 23 giugno, in occasione dell’inaugurazione di Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile 2006, il pubblico potrà giocare a Criminal Mouse; i partecipanti verranno suddivisi in gruppi di gioco comprendenti anche alcuni collaboratori che hanno lavorato alla realizzazione del gioco insieme con Emilia Patruno.

Eventi collaterali
MUSICA
TRIALOGO – festival musicale internazionale diretto da Yuval Avital

Il gioco delle note nell’incontro tra musicisti di varie culture e tradizioni. Il festival si apre il 24 giugno con un concerto di Piris Eliyhau (Tar) e Mark Eliyahu ( Saz, Kamanche) e Yuval Avital (chitarra). Cinque appuntamenti con artisti di Paesi e tradizioni diverse che si intrecciano (Daghestan, Cina, Giappone, Italia, Iran, Israele, Palestina, Sudafrica).
Bugella Glocal Music Factory – rassegna musicale di gruppi rock biellesi: Bombarancio, Sistema 12Male, Space Alcoholic Whales, The Helene’s Mate, The Wonkies, Ubik).

CINEMAIl gioco del potere
Nell’ambito di Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile 2006: Il Gioco è in programma una rassegna cinematografica intitolata Cinema di Svolta – Il gioco del potere, dal 15 giugno al 14 settembre 2006 (a cura di Giuseppe Gariazzo, Grazia Paganelli, Gigi Piana). La settima arte sarà ancora una volta protagonista nell’illustrare tematiche complesse e fornire spunti di riflessione per il pubblico di Cittadellarte, attraverso le proiezioni, ma anche grazie alla voce stessa di alcuni protagonisti: tra gli altri, incontreranno il pubblico i registi Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi e Amos Gitai, il direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino Alberto Barbera e la critica Daniela Turco.


Arte al Centro di una Trasformazione Sociale Responsabile 2006: il gioco
IX edizione della rassegna di mostre, di appuntamenti con il cinema, la gastronomia, la letteratura, la musica e di altri eventi integrati
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto
Biella (Italia), via Serralunga 27
23-24-25 giugno 2006
artisti: Emilio Fantin, Beatrice Catanzaro, Dejan Kaludjerović, Raphaelle De Groot, Andreja Kuluncic, Big Hope, Michael Aschauer, Maia Gusberti, Sepp Deinhofer, Nik Thoenen e altri.
durata mostre: fino al 12 novembre 2006
ORARI: giovedì 16-21 (in connessione con la rassegna Cinema di Svolta); venerdì 16-20; sabato e domenica 11-20; altri giorni: visite su appuntamento o in occasione di aperture straordinarie. Chiusura settimanale: lunedì
Ingresso gratuito
É inoltre aperta al pubblico la cafeteria-glocal restaurant di Cittadellarte (per info e prenotazioni tel +39 015 0991466 – fax +39 0152522540 – cafeteria@cittadellarte.it )
Partner istituzionali: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Piemonte, Fondazione-Crt, Compagnia di San Paolo
Info:
Ufficio Stampa Cittadellarte (Francesca Fossati, Fabrizio Stoppa)
tel +39 015 28400
fax: +39 015 2522540
Il programma completo della manifestazione è scaricabile dal sito www.cittadellarte.it/artealcentro2006

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