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[02|11|2007] |||arte contemporanea/premio | |
| UN SECOLO ED OLTRE Oltre quattrocento le persone intervenute al vernissage della mostra “Un secolo e oltre”, la rassegna biennale voluta dalla storica azienda dolciaria bolognese, giunta quest’anno alla sua seconda edizione, che si è svolta sabato 27 ottobre a Bologna. Tra queste, personalità di spicco della città e figure istituzionali, dall’Assessore alla Cultura Angelo Guglielmi al Questore Francesco Cirillo, artisti, appassionati d’arte e semplici curiosi. Un successo e un calore per un’iniziativa che riapre la strada ad un mecenatismo moderno riproponendolo al mondo industriale e culturale del nostro paese. Il riconoscimento giunge ad Andrea di Marco e al suo Peso dolce per la qualità della sua pittura che con ironia e sapienza è riuscito a cogliere un’immagine solare e luminosa che al meglio rappresenta l’italianità dell’azienda. Una fattualità sapiente e classicheggiante che riprende elementi storici con qualche ironica concessione al modernismo è valsa la premiazione alla scultura di Michelangelo Galliani (Ancora una), a sottolineare un legame con la tradizione che non teme la spinta innovativa. Di chiara derivazione cinematografica con uno spiccato sguardo intimista è invece l’opera fotografica Amarena liberi tutti di Giuseppe Rado, che con un suggestivo uso della luce strizza l’occhio ad un paesaggio infantile ludico e nostalgico. Oltre alle opere dei tre premiati, in mostra anche le creazioni degli irriverenti autori del collettivo ConiglioViola, Paolo Maggis con la fisicità dei suoi dipinti, la “sorridente cattiveria” di Antonio Riello, l’antropomorfismo degli intro-rilievi di Giovanni Ruggiero e l’ironia colta di Vanni Cuoghi. Hanno trovato spazio all’interno della mostra anche le opere del giovane artista Matteo Bergamasco ricche di colori sgargianti, le visioni mistiche-oniriche di Davide Coltro, l’alchimia delle incisioni di Marcello Jori così come le installazioni del giovane Nero (Alessandro Neretti) . La figura umana diventa protagonista nelle originali e provocatorie ceramiche di Andrea Salvatori, nei lineamenti sensuali di Nicola Samorì, nei dittici fotografici di Nicola Vinci e nel giocoso profilo rinascimentale di Adriano Tetti (Mistiche Nutelle) . Una figura che ritroviamo anche negli scenari metropolitani di Luca Zampetti o in quelli più intimi di Massimiliano Zaffino. Le opere esposte sono raccolte in un catalogo edito da Electa con commento critico di Marina Mojana, curatrice della mostra, e un contributo del giornalista-opinionista Angelo Bucarelli. Un secolo ed oltre 27 ottobre – 25 novembre 2007 Orari: dal lunedì alla domenica, 10.00 – 19.00, ingresso libero Fondazione del Monte Via delle Donzelle 2, Bologna Premio Fabbri
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