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[23|09|2007] |||arte contemporanea/personale Quarrata, Marco Bagnoli alla Limonaia di Ponente – Arte Contemporanea | |
| IO X TE PAESAGGIO inaugurazione 27 settembre 2007 | ore 19:00 | a cura di katalin mollek burmeister | villa medicea la magia “La Limonaia di Ponente – Arte Contemporanea”, presso la Villa Medicea la Magia di Quarrata (PT), inaugura a settembre, come di consueto da due anni a questa parte, un nuovo progetto d’arte contemporanea. Per questa edizione 2007, sarà Marco Bagnoli a presentare “IO X TE. PAESAGGIO”, mostra curata da Katalin Mollek Burmeister e realizzata grazie al Comune di Quarrata, al suo sindaco Sabrina Sergio Gori e alla Fondazione Cassa di Risparmio Pistoia e Pescia. Toscano, nato proprio nelle vicinanze della Villa Medicea la Magia, Marco Bagnoli sin dagli anni Settanta è riconosciuto come uno dei maggiori protagonisti del panorama artistico contemporaneo. Con “IO X TE. PAESAGGIO”, lavoro ispirato allo spirito del parco della villa, Bagnoli mette a fuoco le esperienze di questi anni con l’obiettivo di rivedere quello che è il luogo di confine, la terra di frontiera tra l’opera e il pubblico. È un evento essenziale nella ricerca dell’artista che ha inizio con SPAZIO X TEMPO – rapporto che si riferisce alla teoria della relatività in fisica e al titolo del foglio-giornale Spazio x Tempo, fondato nel 1975 dall’artista – poi contratto in IO X TE. Il percorso inizia dalla Limonaia di Levante. Lo spettatore rimane all’esterno dello spazio architettonico: un tetto policromo in ceramica inclinato il Mirabile verso, anch’esso superficie sonora, sbarrerà l’ingresso dell’edificio. Il pubblico percepisce il tetto policromo come palcoscenico con la cantante sopra. All’interno, sui due lati si troveranno due librerie-archivio, dipinte e illuminate, sulle quali comparirà una banda rossa, segno caratteristico di Bagnoli fin dai suoi inizi, le parole IO X TE, e kevala (in sanscrito, solitario). Le dimensioni della banda sono misurate sulla sezione aurea e su di sé accoglie una serie di significati simbolici che la “tradizione”, ma anche la storia, gli hanno attribuito da “la porta, l’apertura, la cesura, la feritoia, la ferita aperta…”. Anche la porta sbarrata è un’immagine simbolica, è la soglia, il luogo magico che divide l’esterno dall’interno, il luogo del passaggio che congiunge e separa allo stesso tempo. La seconda stazione è alla fontana, al centro del giardino all’italiana, con cinque vasi sonori, uno al centro della vasca e gli altri quattro in polvere di alabastro su altrettanti vasi rovesciati, in terracotta smaltata, a determinare i quattro punti cardinali, in una doppia rosa dei venti. Ritorna il tema della Quinconce, altro motivo chiave del lavoro dell’artista, già presente nella X segno di moltiplicazione che unisce e oppone le coordinate spazio-tempo: è un quadrato con un punto centrale, secondo l’arte dei giardini babilonesi e persiani, archetipo celeste che sta alla base di ogni orientazione. Il percorso della mostra continua verso la Limonaia di Ponente, dove troveremo una video-installazione: sulle finestre socchiuse verranno proiettate, sul lato sinistro, immagini di giardini tratte da un antico manoscritto persiano, Antology of persian poets (del 1399), e sul lato destro la loro rappresentazione geometrico–magica. Dopo esser ritornata alla fontana, la cantante si sposterà davanti alla scalinata della villa che introduce al giardino all’italiana, dove è situata l’opera L’Anello mancante alla catena che non c’è. La mongolfiera, altro elemento ricorrente nel lavoro di Bagnoli, appare per la prima volta nel 1984, con l’opera-evento Albe of Zonsonpgangen, realizzata nei pressi di Amsterdam. La mongolfiera racchiude nel suo profilo sia il cono della vista che la sfera della visione e suggerisce un’altra possibilità di osservare la realtà, un nuovo punto di vista dall’alto. Il percorso prosegue verso la Cappella, antica grotta con un albero secolare: una canna-fontana di metallo, dipinta di rosso, alta circa 5 metri, si alimenta dell’acqua della caverna-vasca e sale a trafiggere la chioma dell’albero, da qui l’acqua riscende e prosegue per il suo eterno ciclo. Così si amplificheranno i movimenti d’acqua accompagnati da voci come fiammelle. Questo lavoro di Marco Bagnoli, dal titolo Ascolta il flauto di canna, rimarrà nel parco-museo Genius loci. Lo Spirito del luogo come opera permanente, come già è accaduto negli anni passati per Fabrizio Corneli e Anne e Patrick Poirier. Infine, ultima stazione, la cantante attraversa la passerella rossa sul lago, altro riferimento alla banda rossa, per ricondurre il pubblico davanti alla villa alla presenza della luce-ombra della mongolfiera. La partitura originale della musica, realizzata per questa occasione, è quella del violinista e compositore americano Michael Galasso che da lungo tempo collabora con Marco Bagnoli. La sonorizzazione è di Giuseppe Scali e le voci sono quelle di Ilaria Bellucci e Arianna Bucossi. Vera guidadella mostra è l’attore Leo Anfolsi. IO X TE PAESAGGIO Marco Bagnoli A cura di Katalin Mollek Burmeister 27 settembre 2007 – 16 dicembre 2007 Villa Medicea La Magia UFFICIO STAMPA
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