Categorie: exibart.segnala

Suoni e immagini all’Ostiense

di - 25 Ottobre 2003
_ info sul servizio .:. tariffe .:. chi siamo by exibart.com _

[25|10|2003] contaminazioneeventi

Suoni e immagini all’Ostiense

SERATA ALL’EX MERCATO GENERALE DI ROMA

sabato 25 ottobre | ore 18.30_01.00 | ex mercati generali | via ostiense | roma

L’indagine su questo processo di trasformazione caratterizzerà la nuova edizione di Sonìcity, che assume l’ architettura
come segno delle pratiche sociali, culturali e politiche del vivere metropolitano. E’ lo spazio fisico stesso che
diviene significante.
Il
progetto è contraddistinto dalla volontà di evidenziare i rapporti fra discipline che possono apparire distanti
ma che trovano punti di contatto e di scambio nel connubio fra spazi fisici, sonori e visivi. Tutto ciò è connesso
alla necessità di dare una nuova lettura all’architettura attraverso una prospettiva multidisciplinare, la sola in grado di
decodificare lo spazio urbano in modo innovativo.
Uno dei principali intenti è l’investigazione di quelle zone della città che per motivi differenti sono il segno
della sua storia recente: la prima edizione di Sonìcity, si è infatti tenuta a Corviale nell’ottobre 2002, con l’intento di
trasmettere una nuova visione del luogo, non più come “monolite di cemento” ma come spazio vivo e vitale. A tal fine,
il coinvolgimento diretto degli abitanti del quartiere si è rivelato fondamentale sia nella fase di ricerca che in quella
performativa.
L’esperienza maturata durante la prima edizione della manifestazione è il punto di partenza. Per questo la seconda
edizione di Sonìcity porrà al centro della sua indagine gli spazi dell’Ostiense. Questa è l’ex-area industriale di Roma,
un tempo non centrale ma oggi cuore della metropoli, tant’è vero che il nuovo piano regolatore
la considera centro storico. Si potrebbe avere la sensazione di essere arrivati ai confini della città, ma così non
è: il costruito la avviluppa e sembra quasi prendersi una pausa, per poi ricominciare ad estendersi tutt’intorno.
Lo scenario che si presenta allo sguardo è caratterizzato da strutture in disuso, per cui transitando in questa zona ci
sentiamo avvolti da una atmosfera particolare, da uno stato di ‘stallo’, di attesa: i poli industriali metropolitani sono stati dismessi e per un periodo
inutilizzati, lasciati sospesi in attesa di una nuova reinterpretazione. All’interno del compatto tessuto metropolitano,
sono un vuoto simbolico, una zona di passaggio, di frontiera fra ciò che era e ciò che sarà.
Negli ultimi anni si sta delineando il possibile futuro di alcuni poli ex-industriali che pur mantenendo la loro struttura
rompono il legame, tipicamente moderno, fra forma e funzione e divengono centri culturali, spazi di sperimentazione.
Quest’area può quindi essere pensata come un laboratorio urbano dove costruire nuove realtà e dove fare
esperienza della frattura con la moderna città-fabbrica. Rappresentando l’ideale passaggio dalla città-industriale alla
città-culturale, l’Ostiense sta diventando un punto strategico nella ridefinizione dell’assetto urbano ed è destinato
ad incarnare il modello concreto a cui aspirano le moderne metropoli. Essa va quindi considerata come un limen, un
territorio all’interno del quale è possibile fare contemporaneamente esperienza della memoria del passato industriale
di Roma e del suo possibile futuro ancora da definire. In tal modo l’architettura diventa strumento di comunicazione esprimendo il passaggio in atto e da qui nasce l’esigenza
di reinterpretare il suo ruolo attraverso l’apporto fornito da altre discipline quali la sociologia e l’antropologia.
Il significato del cambiamento va quindi colto in tutta la sua complessità, non prescindendo da ogni possibile forma
in cui esso può manifestarsi: in questo senso diventa alla stessa stregua significativo l’insieme delle informazioni
che ci forniscono le più moderne forme di comunicazione contemporanea quali la musica e le arti visive.
Il territorio
dell’Ostiense verrà pertanto reinterpretato dai singoli artisti
coinvolti utilizzando qualsiasi mezzo espressivo che possa
trasmettere il senso della progressiva trasformazione alla quale esso è soggetto.

PROGRAMMA – SABATO 25 OTTOBRE 2003 (il sito dell’evento)
ingressolibero

EX-MERCATI GENERALI

H.18:30_01:00
Achim Wollscheid / Installazione
Intersuoni

H.18:30_01:00
Claudia Pennese / Video di animazione
Io sono l’attesa…

H.18:30_19:15
Cesare Pietroiusti

H 19:00_01:00
Justin Bennett / Installazione

H.19:30_20:15
Saverio Evangelista / Performance-Installazione
Controllo Funghi

ISTITUTO SUPERIORE ANTINCENDI (via del Commercio, 11a)

H.18:00_01:00
Mark Bain

H. 21:00_22:00
Janek Schaefer (ingresso limitato a 100 persone)
Cold Storage

H. 22:00_23:00
Fibla /D-Fuse

H23:00_24:00
Mazk (Merzbow + Z. Karkowski) / Ogi:noknauss


contatti: Moorroom
vicolo dei savelli 30
00186 – roma
italia
tel-fax 0668193089
info@moorroom.org

_ .:. contattaci by exibart.com_

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02