06 maggio 2009

Thomas Florschütz alla Galleria Enrico Astuni di Bologna

 

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[06|05|2009] |||arte contemporanea/personale

Thomas Florschütz alla Galleria Enrico Astuni di Bologna
 

JETS

opening 8 maggio 2009 | a cura di alessandra pace | galleria enrico astuni | bologna

Nella serie Jets Thomas Florschuetz esplora con la lente della sua macchina fotografica le qualità tattili e morfologiche della superficie di velivoli dimessi.

Egli riporta sul piano rettangolare della fotografia linee e aree di colore, riverberi e assorbimenti di luce, come se componesse un dipinto con l’ausilio della sezione aurea. Tanto che le sue immagini acquistano un’evidente qualità fotografica, una volta superata la prima impressione di trovarsi di fronte a fotografie di quadri, solo nel momento in cui appaiono stampate in grandi dimensioni su carta lucida e montate sotto una lastra di plexiglas. Il procedimento di realizzazione dell’opera si concentra sull’ingrandimento dei particolari e sulla replica dei soggetti da punti di vista leggermente diversi, così che i jet assumono una qualità astratta. Gli aerei non vengono infatti mai mostrati interamente, ma piuttosto estrapolati dalla loro monumentalità originaria e posti come elementi visivi non descrittivi. A ragione, si può quindi dire che la lettura dell’artista è inserita nell’immediatezza dell’atto del vedere che per lui si trasforma in un processo vitale.

Come un miraggio nel deserto dell’Arizona, migliaia di aerei da uso civile e militare, satelliti e missili a testata appaiono allineati vicino a Tucson in file ordinate raccolte in immensi raggruppamenti che formano uno dei più importanti epicentri dell’aviazione mondiale. Luogo di attrazione turistica che testimonia un’era tecnocratica dal lustro ormai consunto, l’arsenale in disuso si è qui trasformato in una zona più simile a un cimitero paleontologico, dove le fatali macchine da guerra escono dalla storia ed entrano nel parco tematico. Come tutte le vestigia culturali offerte al turismo di massa, una volta persa la loro funzione originaria i jet si trasformano in simulacri del passato e diventano ricettacoli ideali per la creazione di altri racconti. Mettendo in rilievo i segni del declino del tempo quali le abrasioni e la patina Jets critica la corsa alla supremazia tecnologica.

Thomas Florschuetz nasce a Zwickau, Sassonia, nel 1957. Dal 1982 risiede a Berlino. Mostre personali (selezione): BALTIC Centre for Contemporary Art, Gateshead (2004) e Hamburger Bahnhof, Berlino (2001–02). Mostre di gruppo (selezione): ZKM, Karlsruhe; Akademie der Künste, Berlino (2000); MoMA, New York (1989-90, 1993 e 1998); Martin-Gropius-Bau, Berlino (1997); Frankfurter Kunstverein, Francoforte sul Meno; Tate Gallery, Liverpool (1993); MoMA, San Francisco (1990).


THOMAS FLORSCHUETZ – JETS
Dall’8 maggio al 15 luglio 2009
GALLERIA ENRICO ASTUNI
Via Iacopo Barozzi 3 , 40126 Bologna
tel. +39 051 4211132,
info@galleriaastuni.it
www.galleriaastuni.com
Opening: 8 maggio 2009 dalle 19 alle 21
Apertura della mostra: dal 8 maggio al 15 luglio 2009 dal martedì al sabato nei seguenti orari: 10.00-13.00 e 15.00-19.00, domenica e lunedì su appuntamento

GALLERIA ENRICO ASTUNI inaugura in contemporanea l’opera architettonica permanente PATINA dell’artista tedesco Bernd Trasberger. Per ulteriori dettagli clicca qui www.galleriaastuni.it/index

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