12 luglio 2004

Tre artisti dal Pastificio alla chiesa…

 

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[12|07|2004] |||arte contemporaneamostre

Tre artisti dal Pastificio alla chiesa…
 

LE OTTO MONACHE NIGRE

inaugurazione venerdi 16 luglio 2004 | ore 18 | a cura di lorenzo benedetti e flavio misciattelli | chiesa di ss. filippo e giacomo | todi

“La mostra Le otto monache nigre nasce da uno speciale rapporto che si è instaurato all’interno del palazzo dove vivo. Il Pastificio Cerere sin dagli anni 70 è diventato un nucleo importante per Roma, raggruppando una serie di artisti che hanno poi segnato con i loro lavori la vita e la storia di questo posto. Una nuova generazione di artisti si è insediata all’interno del pastificio, si nutrono dell’esperienza dei maestri residenti, e creano nuovi progetti.
Particolarmente interessante è per me poter alimentare questi progetti e dare vita insieme agli artisti a qualcosa di nuovo. E’con questa ottica, che con Nicolaj Pennestri, Pietro Ruffo e Maurizio Savini, siamo andati, invitati dal comune di Todi, a fare un primo sopralluogo nella chiesa di SS. Filippo e Giacomo.
Il racconto del ritrovamento di alcuni testi con le tracce della storia di otto monache vestite con pesanti drappi neri, affaticate nelle fredde stanze dell’antico monastero adiacente la chiesa, la sensazione della loro presenza ancora forte fra le larghe mura di roccia oramai trasformate in una comoda residenza. Il dovere di riportare in vita la loro passione per Cristo la loro fatica quotidiana i loro sforzi le loro lacrime celate dietro pesanti maschere.
Questa è stata l’emozione forte provata fra quelle mura e questa è la storia che i tre artisti intendono far rivivere.”
Flavio Misciattelli
(Presidente Fondazione Pastificio Cerere)

Lo spazio di una chiesa è sempre stato particolarmente interessante per la realizzazione di una mostra d’arte contemporanea. Forse per il fatto che l’edificio di culto è stato da sempre un luogo di concentrazione di opere d’arte. Spesso stratificatesi nel corso dei secoli anche a scapito di altre opere realizzate in precedenza. La ricerca artistica ha trovato in questi luoghi importantissimi momenti che sono diventati una parte fondamentale della storia dell’arte in incessanti accumulazioni. Lo spazio della chiesa è stato anche al centro della ricerca di un’occupazione totale dell’ambiente in tutte le sue parti, creando un senso di horror vacui. Ci sono molti elementi interessanti che individuano il luogo di una chiesa come uno spazio di ricerca “ambientale” dell’arte. Inoltre gli spazi di culto sono stati tra i primi e più importanti interscambi tra l’arte e il pubblico. Per molti di questi motivi lo spazio di culto è paragonabile con lo spazio espositivo contemporaneo. Lo spazio della chiesa è anche interessante per la memoria storica ed umana che si respira all’interno dei suoi spazi.
I tre artisti che prendono parte alla mostra “Le Otto Monache Nigre” sembrano cercare di interpretare non solo lo spazio della chiesa come uno spazio espositivo di particolare interesse, ma anche di recuperare la memoria umana che ha, per lunghi secoli, caratterizzato questo luogo. Attraverso questa mostra c’è il tentativo, attraverso gli interventi di Nicolaj Pennestri, Pietro Ruffo e Maurizio Savini, di recuperare ed interpretare una storia svoltasi nel convento adiacente la chiesa di SS. Filippo e Giacomo. La riservata vita di clausura delle monache diventa in questo modo il tema centrale della mostra e delle opere degli artisti.
L’opera di Maurizio Savini, Senza titolo, mostra una fotografia: una persona in un abito monacale mentre sbuccia una patata con un gestualità preziosa che ricorda per la sua postura ed economia dell’immagine la pittura classica. Pietro Ruffo con l’installazione Dementia 8 cerca di catturare il momento in cui una vecchia monaca si trova nell’ultimo frangente di vita con lo sguardo rivolto verso l’assoluta incertezza di tutta una vita trascorsa. Nicolaj Pennestri nel video Nun 01 lavora sul concetto di identità e la sua trasformazione attraverso determinate situazioni, in particolare come cambia radicalmente la fisionomia di una persona in un certo abito.
Sono tre opere che cercano di interpretare lo spazio ambientale della chiesa, nella sua articolazione dello spazio, e, concentrandosi sul contesto del convento, rendono un omaggio alla memoria del luogo.
Lorenzo Benedetti


Otto Monache Nigre – Inaugurazione venerdi 16 luglio 2004 – ore 18.00 fino al 25 luglio 2004 – Video a dress ch’ange your life Nicolaj Pennestri – Installazione dementia 8 Pietro Ruffo – Installazione senza titolo Maurizio Savini – Progetto a cura di Flavio Misciattelli e Lorenzo Benedetti
Chiesa di SS.Filippo e Giacomo – via SS Filippo e Giacomo – Todi
orario: 17.00-22.00 – ingresso libero
Scheda evento

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