Cultura in cambio di sangue. Non si tratta di un baratto, ma della proposta dell’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute del Comune di Roma per stimolare le donazioni ematiche nel periodo estivo. A chi donerà il sangue tra luglio e agosto verrà, infatti, rilasciato un ingresso gratuito per visitare fino alla fine di settembre un Museo o una villa storica della capitale: dall’ex centrale Montemartini al Foro di Cesare, dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea ai Musei Capitolini.
L’iniziativa – organizzata in collaborazione con il coordinamento cittadino delle principali associazioni del settore (Ad spem, Advsobg, Avis, Cri, Ematos e Fratres) – intende reperire nuovi donatori per sopperire alla scarsa disponibilità ematica della Capitale e dell’intera regione.
Lo scorso anno, il Lazio ha infatti dovuto acquistare 20.363 sacche di sangue per far fronte alla cronica carenza di questo prezioso e insostituibile materiale. E le previsioni per il 2001 sono tutt’altro che buone: si stima che saranno necessarie circa 26.000 donazioni e che il fabbisogno non verrà coperto dai donatori abituali. I mesi più drammatici poi, come sempre, sono luglio e agosto. Ed ecco quindi l’idea di donare un cadeau culturale per invogliare la gente ad un piccolo, ma grande gesto di solidarietà.
La campagna di sensibilizzazione prevede, inoltre, un calendario di donazioni pubbliche. Dopo la raccolta di sangue che si è tenuta venerdì scorso presso la sede della Banca d’Italia di Via Nazionale, i volontari del ccordinamento cittadino delle associazioni di settore faranno tappa all’Università La Sapienza (12 luglio), in Campidoglio (19 luglio) e infine al Centro Rai di Saxa Rubra (26 luglio).
Per ulteriori informazioni su come e dove donare il sangue è possibile contattare lo 0644291999.
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Annamaria Sigalotti
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L'idea è ottima anche se forse si presta a qualche facile ironia. Comunque se si vuole che la cosa funzioni, anche quale riconoscimento pubblico dell'alto compito civile svolto dal donatore di sangue, il lasciapassare dovrebbe essere totale per tutto il periodo estivo, e addirittura dovrebbe valere per il donatore e il suo accompagnatore/trice. Pensa che figata dire alla prima sbarbina di turno: "Ehi bimba, ho appena donato il sangue, che ne diresti di fare un folle giro nei musei e nelle ville romane...ho il pass per 2". Così la cosa funzionerebbe. E i mancati introiti per i biglietti sono così esigui che non peseranno assolutamente sul bilancio di quelle strutture. Tra l'altro si sa che tali introiti sono soltanto simbolici. Concludendo, un solo ingresso è migragnoso...è svilire un gesto ammirevole e di alto contenuto civico. Io che sono un donatore, (ma non di Roma) mi sentirei mortificato.Meglio nulla.