È morto il 30 luglio, a 78 anni, Cristiano Toraldo di Francia, architetto fiorentino e fondatore di Superstudio, tra gli studi di architettura italiani più influenti.
Professore all’Università di Camerino, è stato ricordato dalla direzione dell’ateneo e dagli studenti, con un messaggio di cordoglio: «Il rettore e l’intera comunità universitaria si stringono attorno ai familiari del Prof. Cristiano Toraldo di Francia, docente della Scuola di Architettura e Design del nostro Ateneo, esprimendo le più sentite condoglianze. Unicam ricorda la competenza, la preparazione, la passione per la ricerca e la didattica che sempre hanno contraddistinto la sua figura di docente universitario, unitamente ad una straordinaria umanità e vicinanza ai sogni e alle aspirazioni degli studenti, per i quali è sempre stato punto di riferimento unico e insostituibile. Arrivederci Professore, grazie».
Cristiano Toraldo di Francia nacque a Firenze, il 18 settembre 1941, figlio del fisico Giuliano Toraldo di Francia. Dopo essersi laureato in architettura, nel 1966 fondò Superstudio, assieme a Adolfo Natalini, studio al quale si aggiunsero Roberto Magris, Alessandro Magris, Gianpiero Frassinelli e Alessandro Poli. Insieme ad Archizoom Associati, Gianni Pettena, Lapo Binazzi e altri, Superstudio fu tra gli esponenti dell’architettura radicale, sviluppando temi ancora attuali come quello del monumento continuo e della supersuperficie.
Nel 1972, parteciparono alla mostra “Italy New Domestic Landscape”, al MOMA, nel 1978 esposero alla Biennale di Venezia, mentre nel 2015 e nel 2016 furono protagonisti di due retrospettive al Pac di Milano e al Maxxi di Roma.
Dal 1980, Cristiano Toraldo di Francia continuò la carriera professionale in proprio, ispirandosi soprattutto al linguaggio dell’architettura toscana del Cinquecento. Sino al pensionamento per sopraggiunti limiti di età, è stato Professore di II fascia nella Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Camerino, con sede nella città di Ascoli Piceno, incarico che aveva assunto nel 1993.
Tra le sue opere principali, l’Istituto Bancario San Paolo, a Prato, la Stazione di Firenze Statuto e il Terminal degli autobus di Santa Maria Novella, contestato per la sua scarsa coerenza con gli edifici circostanti e poi smantellato nel 2010, su delibera dell’allora sindaco Matteo Renzi.