Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
17
gennaio 2017
Un numero sempre maggiore di università americane sta investendo nella creazione di musei all’interno dei campus universitari. I motivi? Sicuramente una maggiore consapevolezza dei rettori e dei donatori riguardo l’importanza degli investimenti in campo artistico. Ma sono anche gli studenti a chiedere di poter usufruire, oltre ai corsi di laurea, di luoghi dedicati all’arte per stimolare l’apprendimento e il pensiero critico. «L’Università ha compiuto un’analisi in cui è risultato chiaro che l’arte e la creatività saranno assolutamente vitali nella crescita della prossima generazione di problem solvers e nella formazione di individui che impareranno a sviluppare diversi punti di vista per capire che cosa significhi davvero portare qualcosa di diverso nel mondo» ha dichiarato Matthew Tiew, preside associato della Advancement of the Art di Stanford, università che dal 2006 ospita tre nuovi edifici che fungono da polo dedicato all’arte, dove gli studenti possono scegliere tra più di 300 classi relativi a corsi specifici.
Oltre ai progetti completati di recente come quelli di Stanford, Harvard e Yale, a breve inaugureranno molti altri centri artistici. L’esempio più eclatante è quello della Columbia University di New York, che ad Harlem, nel quartiere di Manhattanville ad aprile avrà un nuovo campus ideato da Renzo Piano. Ribattezzato la “fabbrica della conoscenza” il progetto comprenderà il Lenfest Center for Arts, l’University Forum and Academic Conference Center, uno spazio per le mostre della Wallach Art Gallery, lo Screening Room Katharina Otto-Bernstein (un teatro perfettamente attrezzato anche per la proiezione di film in digitale) l’University’s Business School progettata da Diller Scofidio + Renfro e il Mortimer B. Zuckerman Mind Brain Behavior Institute, un centro per lo studio delle malattie degenerative del sistema cerebrale.
Ma la Columbia non è l’unica ad aver progetti del genere: L’Università Rice in Texas, Princeton nel New Jersey, la Duke University di Durham in North Carolina e il Virginia Commonwealth University’s Institute for Contemporary Art a Richmond inaugureranno i loro spazi nel corso di quest’anno, a testimonianza di una tendenza che sembra accomunare alcune delle migliori università del continente. (Nicoletta Graziano)
Fonte: The Art Newspaper