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L’Erbario in viaggio – sedi varie
Arte contemporanea
La natura si incontra con l’arte grazie al progetto “L’erbario in viaggio” a cura di Claudia Zanfi, in collaborazione con RFI Rete Ferroviaria Italiana-Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane; festivalfilosofia Modena; Orto Botanico dell’Università di Modena; Milano Design Week/Fuori Salone 2021; Archivio Arte Viafarini, Milano; Arte sull’Acqua, Mantova; Le Stanze in Fiore, Catania; Atelier del Paesaggio, Milano e promosso da Green Island, che dal 2001 si pone come obiettivo quello di creare un dialogo tra i paesaggi urbani e le ecologie sociali, mettendo in comunicazione la collettività e il territorio. Per i 20 anni di aMAZElab, Arte, Cultura, Paesaggio, Green Island, si è resa parte attiva nella promozione e realizzazione del percorso espositivo, itinerante tra tre città, Milano, Mantova e Modena.
Le opere realizzate da diversi artisti italiani e internazionali, sono state esposte nelle diverse stazioni, in occasione di importanti eventi, quali la Milano Design Week, svoltasi dal 4 al 10 settembre, il Festivaletteratura di Mantova, dall’8 al 12 settembre e il Festivalfilosofia di Modena dal 17 al 19 settembre. Le opere, poi, resteranno esposte fino al 3 ottobre presso l’Orto Botanico di Modena, con un allestimento site-specific, negli spazi dei Giardini Ducali.
La stazione come luogo espositivo, è in linea con l’essenza del progetto, ovvero l’osservazione della vegetazione e del paesaggio viaggiando in treno, al fine di riscoprire le peculiarità della specie vegetali presenti nella macchia mediterranea. Allo scopo di riproporre il senso della natura in movimento, le opere sono state esposte su grandi schermi, scorrendo in loop. Come affermato da Claudia Zanfi, curatrice del progetto e fondatrice di Green Island: ‘Questa vegetazione, libera di vagare oltre i confini con spore e sementi in volo, è raccontata mediante immagini e disegni di artisti internazionali, che attraverso la loro visione ci restituiscono un puzzle inedito di forme botaniche, naturalistiche e creative, in un percorso artistico e scenografico all’aperto, in mezzo a piante e aiuole dei giardini pubblici accessibili a tutti’.
Molti gli artisti coinvolti nel progetto e di diversa nazionalità: Simone Berti (Italia); Fabiana De Barros (Svizzera); Paul Clemence (USA); Judith Cowan (Regno Unito); Sergio Leitao (Portogallo); Dorna Lofti (Iran); Achilleas Kentonis (Cipro); Jacopo Natoli (Italia); Sabrina Notturno (Italia); Piet Oudolf (Olanda); Vera Pravda (Balcani); Anne Pellissier (Francia); Rossella Pezzino (Italia); Mezgeen Rashid (Iraq); Oliver Musovik (Macedonia); George Salameh (Libano); Lorella Salvagni (Italia); Vincenzo Zancana (Italia); Lois Weinberger (Austria); Xurban Collective (Turchia); Zafos Xagoraris (Grecia), alcuni dei quali già in collaborazione con Amazelab nel corso dei 20 anni di attività.
I lavori selezionati per il progetto, inducono una riflessione da parte dello spettatore, che si trova non solo a conoscere e scoprire le specie vegetali, ma a porsi interrogativi sull’ambiente e il contesto proposto dagli artisti. Emerge una natura raggiante, prospera, come ad esempio nell’ opera di Annie Pelliser e Piet Oudolf, ma allo stesso tempo provata dall’azione dell’uomo, dall’impatto dell’inquinamento come proposto da Rossella Pezzino de Geronimo e delle infrastrutture, che apportano su di essa, come nell’immagine presentata da Lois Weinberger, ideatore del concetto di “giardino come opera d’arte”, racchiudendo i temi del progetto, quali il viaggio, la vegetazione, la stazione ferroviaria, i binari.
Le agavi in primo piano, delimitate da un quadrato, sono protagoniste dell’opera dell’Atelier del Paesaggio. Le foglie, alcune verdi e rigogliose, altre meno, si sovrappongono ad uno sfondo in bianco e nero, caratterizzato dalla stessa vegetazione. La medesima intensità di verde, domina l’opera di Paul Clemence, che riproduce il disegno delle foglie riflesse su un edificio. Zafos Xagoraris, ritrae una natura solenne e in equilibrio custode di una profonda intimità con il mistero del creato e con l’essenza stessa della vita in un silenzio senza tempo.
Meravigliose fioriture, incastonate in un immaginario fantastico sono presenti nel lavoro di Simone Berti, il richiamo agli antichi erbari è protagonista nell’opera di Sergio Leitao e la riproduzione del disegno delle specie vegetali di Lorella Salvagni, che ricordano gli antichi studi rinascimentali.
Un mondo da scoprire è quello botanico, che si schiude davanti agli spettatori dell’”Erbario in viaggio”, tra differenti modi di scoprire e rapportarsi con il paesaggio e la natura, viaggiando attraverso lo sguardo dei differenti artisti protagonisti.