Sono iconiche da vedere, esempi concreti di tecnologia applicata al saper fare e, per di più, anche comode da indossare. Cosa sono? Le scarpe, o meglio, certe scarpe. Ed è giusto quindi celebrarle in occasione della Milano Design Week: nel caso specifico, si tratta di Saucony Original, che partecipa alla nuova edizione dell’appuntamento milanese dedicato alla creatività con un omaggio alle Shadow 6000. Prodotte da circa 30 anni, riadattate a seconda dei tempi e degli stili, le sneaker rappresentano uno dei pezzi più conosciuti dello storico brand di calzature e abbigliamento sportivo fondato negli Stati Uniti, in Pennsylvania, nel 1898.
Commercializzate nel 1991, con una suola innovativa pensata per i podisti ad alto chilometraggio, la Shadow era talmente comoda da appassionare anche il pubblico dei camminatori urbani quotidiani non specializzati. E negli ultimi anni, complice la rinascita dello stile anni ’90, sono ritornate a circolare nelle strade, rivisitate.
Per ricordare il trentennale, Saucony presenterà un nuovo murales, in Corso Garibaldi 71, realizzato dallo street artist milanese EricsOne, al secolo Maurizio Ricucci. Tema? Ovviamente corsa, energia, endorfine, quindi positività e good vibrations, per una ripartenza sprint. D’altra parte, lo stesso nome Saucony, nell’idioma dei nativi americani, significa “fiume che scorre veloce”. Visibile a partire dal 4 settembre 2021 e fino al prossimo 30 settembre, l’opera occuperà una superficie di 80 metri quadrati nel Brera Design District, interpretando il concetto di “Living the future Metropolis” e facendosi portavoce del forte legame che il brand ha instaurato con il design e la creatività. Anche in chiave ecosostenibile.
Alcuni mesi fa, infatti, Saucony ha presentato una serie di nuove sneaker senza plastica e derivati petrolchimici, mentre il prossimo autunno lancerà i modelli prodotti in Europa, «Un nuovo passo nella strategia volta ad elevare gli standard di qualità e l’impegno sociale e ambientale del brand», si legge in una nota stampa diffusa dalla società, che fa capo al gruppo Wolverine. Una nuova strategia che si traduce anche in assett economici e produttivi: i modelli made in Europe – ormai una rarità leggerlo sulle etichette – sono realizzati in Italia, a Treviso, dove il brand ha recentemente aperto un ufficio stile dedicato al design, e in Portogallo.
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