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Il 2018 sarà ricordato anche come un anno “horribilis” per i restauratori spagnoli. Prima, a luglio, l’Ecce Homo di Elías García Martínez e il San Giorgio del XVI secolo diventato una sorta di soldatino a tinte piatte, e il coloratissimo “recupero” di Maria Luisa Menendez. Un professionista dalla mano pesante? No, una parrocchiana che si è offerta di restaurare una scultura lignea del XV secolo, rappresentante la Vergine Maria, Sant’Anna e Gesù, conservata nella chiesa di El Ranadoiro, paesino di 28 abitanti nelle Asturie. Il risultato? Uno scempio che vi riproponiamo a futura memoria. Sperando che l’ACRE, l’associazione spagnola a capo di conservatori e restauratori, sia riuscita a prendere provvedimenti, viste anche le lamentele di un “continuo saccheggio di opere nel Paese”. Ne vedremo delle belle anche nel 2019?