Un padiglione circolare moderno, una grande sfera in legno è atterrata al Musée des arts et Métiers di Parigi, pensata in occasione della nuova mostra dossier intitolata “Globes, le monde à portée de main”, dal 20 settembre 2019 al 19 gennaio 2020. La struttura temporanea racchiude due globi (celeste e terrestre) costruiti nel XVII secolo, che rappresentano il mondo e le costellazioni conosciuti all’epoca. I due raffinati oggetti delle collezioni del museo sono stati restaurati con il finanziamento della BNP Paribas e riproposti nell’allestimento permanente con una scenografia accattivante. Il cartografo olandese Willem Blaeu li realizzò nel 1622 come strumenti utili per la navigazione, testimonianza delle spedizioni alla ricerca di mondi sconosciuti promosse dalle grandi potenze marittime. I due globi sono infatti dedicati al re di Svezia, Gustavo II, come scritto su un carteggio rettangolare accompagnato dal disegno della corona e dello stemma nobiliare.
La scelta degli scenografi di una cupola geodetica bianca riprende i principi costruttivi dei padiglioni e delle tensostrutture dell’architetto Richard Fuller. Una struttura espositiva moderna capace di attirare i visitatori invitandoli a immergersi all’interno di uno spazio ristretto, dove i globi sono presentati dentro vetrine dalla luminosità ridotta ma scenografica.
I globi in esposizione al Musée des arts et Métiers di Parigi non sono solo un magnifico oggetto decorativo ma, soprattutto, uno strumento scientifico preciso per individuare le stelle su una zona della Terra, alla quale fa da contrappunto la cupola, la cui pelle esterna sulla parte superiore dorata ricorda gli strumenti per le missioni lunari esposti al piano superiore del museo.
I reticoli della struttura in legno all’esterno della cupola sostengono schermi e testi esplicativi, dando l’innesco ad una deambulazione circolare che prepara alla visione dei globi. Ogni superficie dei due globi è stata fotografata minuziosamente e l’insieme ha dato vita a una sequenza di immagini proiettate. Il visitatore prova la sensazione di veder scorrere davanti a sé il globo, riconoscendo, tra la sequenza di immagini, il disegno della Grande Orsa o della costellazione del Cigno.
In occasione delle Giornate europee del Patrimonio, il museo ha proposto degli ateliers per i più piccoli dedicati alla costruzione di un vero e proprio globo con un invitato speciale: Alain Sauter, geografo e fabbricante moderno di questi strumenti scientifici.
Più che gli stati d’animo e le emozioni, credo che siano i concetti e le idee a stimolarmi maggiormente.
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