05 marzo 2002

Fino al 14.IV.2002 Svelamenti. Inediti siciliani dal Divisionismo al Futurismo Palermo, Galleria 61

 
Un importante nucleo di inediti pittorici realizzati da alcuni esponenti di spicco della scuola futurista siciliana permette di rileggere il percorso di molti artisti e l’intero iter della corrente marinettiana che nell’Isola ebbe molto seguito...

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Segni geometrici tagliano l’aria e frammentano la luce in un caleidoscopio cromatico inneggiante alla velocità, materializzando così il nuovo stile di vita dettato dalle innovazioni tecnologiche, vero e proprio credo da propagandare prima ancora che dato riferibile ad una svolta storica. Sono molte e importanti le novità che scaturiscono dalla mostra Svelamenti- Inediti siciliani dal Divisionismo al Futurismo, curata da Anna Maria Ruta, allestita fino al 14 aprile negli spazi della Galleria 61 a Palermo. Protagoniste dell’esposizione le opere di Pippo Rizzo, Vittorio Corona, Giovanni Varvaro e Giulio D’Anna, importanti tasselli di qualità attraverso cui è possibile definire con maggiore certezza alcuni elementi peculiari della creatività siciliana legata alla corrente Futurista, recuperando con chiarezza i fili che la intrecciano al passato. Un’espressione che rivela origini e proiezioni, nutrendosi agevolmente del respiro artistico internazionale, parallelamente alla presenza di riferimenti formali di matrice locale che costituiscono un’arrichimento piuttosto che un limite.
Emblematica in tal senso è un’opera di Pippo Rizzo, Donna che fuma del 1920, immagine forte e moderna ricca di invenzione che attraversa i suoi riferimenti (come la mano in primo piano riconducibile a certo Espressionismo tedesco, oppure i piccoli alberi sullo sfondo figli della pittura metafisica italiana) per dar vita ad una pittura di grande carattere, ormai di riferimento per il Futurismo italiano. Vittorio Corona, Arciere, 1920Automobili e aereoplani, gare d’atletica e novelli discoboli, linee vorticose e tracciati zigzaganti: insomma tutti quei modelli di riferimento tesi all’amplificazione delle possibilità dell’uomo nel suo legame con la macchina, che nelle opere dei siciliani si caricano di inediti raggi luminosi e di un acceso cromatismo. Attraverso le opere inedite qui proposte possono essere delineate con maggiore definizione alcune peculiarità degli autori. Ecco allora le linee ipnotiche dei treni in movimento, delle macchine da lavoro e degli atleti ritratti da Vittorio Corona, i vortici cromatici solcati dagli aerei di Giulio D’Anna, i paesaggi e i ritratti di Pippo Rizzo, attraverso i quali è possibile cogliere il passaggio dal Divisionismo al Futurismo, e dove il tratto puntiforme si allunga e si trasforma nella linea avvolgente, e infine i paesaggi onirici e fantastici di Giovanni Varvaro, invenzioni straordinarie di realtà ridipinta.

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Palermo- Svelamenti. Inediti siciliani dal Divisionismo al Futurismo, Galleria 61. Catalogo con testi di Anna Maria Ruta e Umberto Di Cristina e una nota di Enrico Crispolti (25 euro, edizioni Eidos) Fino al 14.IV. 2002

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