Categorie: sicilia

fino al 19.I.2003 | Felice Casorati | Catania, Galleria d’arte moderna – Le Ciminiere

di - 30 Dicembre 2002

Felice Casorati (Novara 1883 – Torino 1961) fu, infatti, interprete fra i più originali e suggestivi di quella stagione che va sotto il nome di ritorno all’ordine, dopo la grande avventura – disordinata, eccentrica e rivoluzionaria – delle avanguardie storiche.
La mostra, idealmente suddivisa in tre sezioni corrispondenti alla produzione da cavalletto, alla grafica e ai disegni, rende conto degli anni di formazione e della raggiunta maturità. Fino al 1915 l’artista autodidatta si muove nel solco della cultura fin de siècle e nella grafica come nella pittura si notano, infatti, i debiti verso il realismo ottocentesco, il cromatismo di derivazione postimpressionista e la linearità espressiva dello Jugendstil. Basti pensare a Le vecchie comari (1908) oppure alle due versioni (disegno e acquaforte) di L’abbraccio del 1914.
Superato quello spartiacque, epocale più che cronologico, Casorati, invece, si avventura su un terreno rarefatto e spesso criptico. La mostra è ricca di capolavori di questa nuova stagione, come L’attesa (1918-19) in cui la classicità della figura femminile, colta quasi nell’immobilità del sonno-sogno, è bilanciata dal ritmo regolare delle scodelle sulla tavola apparecchiata: desolati richiami, questi ultimi, agli assenti, generazionali e storici più che contingenti, di quel momento cioè alla conclusione della Grande guerra.
Casorati predilesse alcuni “generi” come i ritratti, le nature morte, gli studi di figura – questi ultimi, degli anni ‘30, visibilmente legati all’esperienza picassiana – ma lo fece con tutta la consapevolezza di una riflessione sulla pittura e sull’arte condotta in “anni difficili”, e lo dimostra la sua insistenza iconografica sugli strumenti del pittore, i numerosi autoritratti al lavoro e le inquietanti tele vuote, bianche o semplicemente voltate sul retro, che compaiono in molti dei suoi quadri. E’ il caso di una delle opere più celebri presenti in questa antologica, il Ritratto di Maria Anna De Lisi (1918), dove la donna – dalle orbite vuote come quelle della scultura che le fa da contraltare – osserva una tela quasi nascosta all’osservatore, mentre un’altra si intravede alle sue spalle. Osservando alcune di queste opere potremmo essere catturati in un gioco di specchi in cui finzione e realtà si rincorrono fino a confondersi, ma il pittore stesso sembra offrirci un appiglio, e cioè la solidità del disegno e la – quasi esibita – padronanza della costruzione prospettica, pilastri di quella tradizione italiana a cui ci si andava freneticamente aggrappando, per non naufragare tra i flutti agitati della Storia.

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francesca gallo


Catania (Zona Stazione centrale) – Galleria d’arte moderna – Le Ciminiere, V.le Africa – Catania, a cura di Giorgina Bertolino e Giovanni Iovane. Orari di apertura 9-13/15.30/19.30. Chiuso martedì, 25 dicembre, 1 gennaio. Ingresso: 3 euro (ridotto 2 euro). Catalogo Silvana Editoriale. Mostra promossa da: Regione Siciliana – Assessorato BB CC e AA
Provincia Regionale di Catania – Assessorato alla cultura. Azienda Provinciale Turismo. Organizzazione Publinews – Catania, in collaborazione con Archivio Casorati – Torino Informazioni: 368 3213512; APT 095 7306222; Le Ciminiere 095 7349911. Fino al 19.I.2003


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