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L’abbanniata dei venditori, la riffa con il premio da conquistare, i cartelli scritti a mano con grafia incerta. Ecco un distillato degli umori del Capo, il mercato palermitano vivo e pulsante, che adesso ispira i lavori di 24 allievi dell’Accademia di Belle arti guidati dai docenti Carlo Lauricella e Grazia D’Arpa, rispettivamente delle cattedre di decorazione e di plastica ornamentale. Da Capo a Capo è allestita negli spazi della Galleria Bianca dei Cantieri Culturali alla Zisa, e propone uno spaccato vivace e interessante della giovane creatività palermitana. Racket è la grande installazione di Massimiliano Donatiello, che riveste una parete e il pavimento con centinaia di piccole sagome nere, animali e vegetali, trasformandole in icone del mercato. Alessandro Di Giugno crea una moderna edicola votiva, dedicata ad una carcassa d’auto, mentre l’automobilina rossa che si muove al ritmo di una musica assordante in una scenografia di case diroccate propone una sintesi dello spirito del quartiere. Reminiscenze neopop per le spugne dipinte da Giovanni Vallone</b, e scontrini ingranditi e personalizzati con ritratti per Maria Pia Spataro. Con i materiali presi dal mercato scelgono di lavorare Ilde Barone, che realizza una corsia da calpestare a piedi scalzi con le basi in plastica per frutta, e Mari Caramia, che fa scrivere agli stessi negozianti una frase sul Capo per una singolare indagine di mercato. L’acqua del Papireto è la sezione che rintraccia la storia del corso d’acqua che scivola sotto il Capo, e quindi anche sotto l’Accademia di Belle Arti, al Papireto. Tre grandi coccodrilli in gesso accolgono all’entrata, mentre gli allievi ripropongono moderne interpretazioni degli sciadirvàn, le strutture che servivano a incanalare l’acqua, con particolari forme geometriche. L’esposizione, aperta fino al 22 dicembre, si visita da martedì alla domenica dalle 10 alle 20, ed è realizzata con la collaborazione del Comune e del ministero della Pubblica Istruzione.
Paola Nicita
Palermo – Da Capo a Capo, a cura di Carlo Lauricella e Grazie D’Arpa, Cantieri Culturali alla Zisa, Galleria Bianca, Via Paolo Gili 4. Orari da martedì a domenica dalle 10 alle 20. Fino al 22:XII.2001
[exibart]
ma perche riempiamo i cantieri di accademiche esposizioni e non di eventi di nuova espressione !! manipolio mafioso o altro?