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Sono molte le parole che vengono associate al termine “casino” quando si rintracciano nel dizionario i significati sedimentati attraverso il tempo, gli usi e i costumi. Brio (della creatività), Movimento (dello spirito) e Vivacità (dell’arte in tutte le sue espressioni) sono forse i più equanimi per descrivere il clima di sperimentazione e ricerca di Casino Palermo, evento collaterale di Manifesta 12 della galleria milanese Viasaterna. Otto gli artisti orbitando intorno a questa realtà tra cui il prestigioso fotografo Guido Guidi (Cesena, 1941) e inoltre l’intervento dello scrittore Giorgio Vasta (Palermo, 1970).
Con sede in un antico palazzo del quartiere palermitano della Kalsa – nato come cittadella fortificata dimora dell’emiro nel X secolo– il progetto prevede ogni settimana la partecipazione in residenza di un artista in stretta complicità con il personale della galleria. Aprire ai visitatori quel spazio intimo in cui si svolge il processo creativo in bilico tra privato e pubblico, sembra essere la chiave di una filosofia della prassi che avvolge arte e vita. L’allestimento è in mutazione permanente perché più che di una vera e propria mostra si tratta di uno spazio offerto al vissuto in cui si dorme, si mangia, si lavora, si chiacchera, si ride e infine, si crea.
“Se anche Wim Wenders ha fallito a Palermo perché dovrei preoccuparmi io?” recita con animo ironico uno dei manifesti appesi sulla parete testimoniando il soggiorno dell’artista Alessandro Calabrese (Trento, 1983) durante la prima settimana di apertura di Casino Palermo. Una frase che indubbiamente fa riferimento al film del regista tedesco intitolato Palermo Shooting a cui si aggiungono altre raccolte dall’’interazione ludica con l’intorno. “Ho riportato in questi grandi fogli di lavagna riflessioni, citazioni e aforismi che hanno funzionato come stimoli sorti dal dialogo con i palermitani, dalle lunghe passeggiate mattutine e delle chiacchierate notturne con l’intento di cogliere l’anima della città in tutte le sue sfaccettature”.
Alessandro Calabrese, Barracuda, Poster scritto a mano, cm 65×90, 2018
Se da una parte questi frammenti di discorso che appartengono a tutti e a nessuno ricordano le parole di Roland Barthes riguardo alla morte dell’autore, da un’altra danno continuità a una linea di ricerca che esplora il rapporto immagine-parola. Aspetti entrambi che possono riscontrarsi nei lavori precedenti di Calabrese, in particolare nel progetto più recente “The Long Thing”. Nella sua laconicità, questi enunciati riportati dall’ambito quotidiano alla cornice istituzionale della galleria, rinunciano alla narrazione e lasciano intravedere la logica del objet trouvé, dell’appropriazione e della problematica sull’autorialità.
Takashi Homma (Tokyo, 1962) invece, sottolinea attraverso una serie di piccole fotografie in bianco e nero l’aspetto rituale del processo che coglie quell’attimo della dialettica invisibile-visibile in cui l’immagine viene accolta per rendersi definitivamente centro dei nostri sguardi. Un lavoro particolarmente preciso nei dettagli del suo svolgersi, specialmente connotato dall’uso della camera oscura e il disegno a carboncino. Il modo in cui sono esposti questi lavori –accostati ad altre impronte del soggiorno di Homma– insieme alla trasformazione dello spazio sotto l’influsso creativo di Teresa Giannico (Bari, 1985) per la creazione di un nuovo diorama, contribuiscono a tratteggiare l’anima con cui è stato avviato Casino Palermo: “Il progetto è subito nato come uno spazio aperto alla creatività. Non abbiamo mai pensato di realizzare una mostra tradizionale con le opere in magazzino piuttosto che invitando uno o più artisti. Palermo è stata l’occasione per lavorare con una modalità diversa e trovarci a stretto contatto con i nostri artisti nel contesto di un progetto veramente libero. In questa condivisone di esperienze ciò che conta sono le energie che portano con sé le persone e noi siamo qui con la nostra, un po’ per darla e un po’ per riceverla”.
Ana Laura Espósito
Dal 9 giugno al 29 luglio 2018
Casino Palermo
Via Alloro 129, Palermo
Aperto da lunedì a domenica dalle 15 alle 20
Tel. +39 3755152721