Categorie: sicilia

fino al 3.XI.2006 | Eretica | Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna

di - 22 Settembre 2006

Arte e religione. Una santa alleanza, vecchia come il mondo, vittima di un’improvvisa debacle. Il Novecento, secolo iconoclasta e ribelle, taglia i ponti con una cultura visiva legata all’iconografia liturgica. Che fine ha fatto il sacro? Salvo poche eccezioni, la materia viene relegata ad un livello di interesse secondario, in favore di approcci più concettuali, formalisti o pop. Eretica, curata da Demetrio Paparoni e Gianni Mercurio, intende registrare un cambiamento sostanziale, rivelatore negli ultimi vent’anni di un provocatorio ritorno al sacro. Una mostra rigorosa che, sviscerando archetipi, incubi e fermenti incisi sulla superficie della storia, illustra una contemporaneità inquieta. Selezionate e accostate con cura, le opere di quarantasei autori raccontano uno “spirituale nell’arte” problematico. Un mix di trascendenza e immanenza, contaminazione, peccato, derive esistenziali, deformità e passione. E se l’etimologia del termine eresia conduce al senso della “scelta” in quanto gesto estremo di affermazione antidogmatica, come non collocare questi artisti al centro di un’insurrezione eretica?
Si specchiano le une nelle altre le tre interpretazioni della mitica pietà michelangiolesca. L’immagine eterna della donna che tiene in grembo il suo uomo acquista in Marina Abramovic valenze simbolico-cromatiche legate alla fertilità, traducendo invece sofferenza e desiderio nel lieve abbraccio dal sapore cinematografico immortalato da Sam Taylor-Wood. Una pietà ridotta all’osso quella di Atelier Van Lieshout, in cui la dolorosa distanza tra divino e terreno si astrae nelle sagome ironiche dei due omini in vetroresina.
E se lo straniato Standing Man di Ron Mueck resta a contemplare una morte titanica a cui è impossibile opporre resistenza, il minuscolo Angel di Marc Quinn è uno scheletro orante, corpicino scarnificato proteso verso un immateriale che ha già consumato l’esistente. La pittura ferina di Jenny Saville, in un tripudio di pennellate carnose, evoca la Santa Teresa di Bernini; ma non mancano le citazioni bibliche, come nel suggestivo scatto del duo Mocellin-Pellegrini, novelli Battista e Salomè.
L’inferno s’affaccia da un capo all’altro del percorso: la miniatura con carcasse putrescenti dei fratelli Chapman non sconcerta meno della mano-reliquia di Paul McCarthy. Così, la tensione eraclitea tra bene e male si invera nell’ambigua, ieratica classicità di Hiroshi Sugimoto, nella delirante cosmogonia postumana di Matthew Barney o nei candidi porno-portrait di Greenfield-Sanders.
Risuonano, come austera eco del concetto di “eresia”, illustri nomi del passato. Galilei, Bruno, Lutero: simboli della lotta contro gerarchie e ortodossie, devoti a un pensiero infinitamente libero. Quale reale attitudine al capovolgimento anima allora questi neo-eretici dell’arte? La moda, il kitsch, l’industria dello spettacolo continuano scaltramente a fagocitare ogni movimento di contestazione, inclusi linguaggi e suggestioni che transitano tra sacro e profano, sessualità e religiosità, peccato e salvezza. In un’orgia banalizzante di provocazioni a buon mercato.
Sempre più difficile, per gli artisti in trincea, sviscerare nuove traiettorie di senso, solcando periferie spirituali da cui perturbare status quo, mainstream e categorie preconfezionate per anima e corpo.

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mostra visitata il 1 agosto 2006


Eretica. Dalla trascendenza al profano
a cura di Demetrio Paparoni e Gianni Mercurio
Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna, Palazzo Sant’Anna – Piazza Sant’Anna
fino al 3 novembre 2008
orari: martedì, mercoledì, domenica h. 10.30-20; giovedì, venerdì, sabato h. 10.30- 24; lunedì chiuso – biglietto 7 euro; ridotto 5 euro
info: Galleria Sant’Anna, tel 091.6177982 – 091 6177736
ufficio.stampa@aqu.comume.palermo.it

catalogo Skira, a cura di Demetrio Paparoni; testi critici di Demetrio Paparoni e Gianni Mercurio, antologia di testi di Rogers Callois, George Bataille, Julien Ries, Gore Vidal, Faye Waddleton, Jean Baudrillard, Arthur C. Danto, Pierre Riches, Arturo Schwarz, Vito Mancuso, Michel Maffesoli etc; riproduzioni a colori delle opere; euro 20

Artisti: Marina Abramovic, Nobuyoshi Araki, Atelier Van Lieshout, Matthew Barney, Vanessa Beecroft, John Bock, Maurizio Cattelan, Dinos and Jake Chapman, Chuck Close, Tracey Emin, Regina José Galindo, Gérard Garouste, Timothy Greenfield-Sanders, Andreas Gursky, Mona Hatoum, Antony Hegarty, Thomas Hirschhorn, Damien Hirst, James Hopkins, Michael Joo, Robert Mapplethorpe, Paul McCarthy, Jonathan Meese, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Ron Mueck, Vik Muniz, Shirin Neshat, Tim Noble & Sue Webster, Luigi Ontani, Tony Oursler, Pierre e Gilles, Marc Quinn, Antonio Riello, Thomas Ruff, Tom Sachs, David Salle, Jenny Saville, Andres Serrano, Cindy Sherman, Doug and Mike Starn, Thomas Struth, Hiroshi Sugimoto, Sam Taylor-Wood, Olga Trobeluts, Mark Wallinger, Joel Peter Witkin.

L’opera di Jenny Saville non sarà presente in mostra a partire dal 20 settembre (data di chiusura originaria), perché attesa a Londra per un’esposizione annunciata da tempo. In luogo del dipinto sarà esposta un’opera di Andres Serrano. È inoltre prevista la proiezione continua di una lunga intervista fatta dal collezionista Carlo Bilotti a Jenny Saville nel suo studio di Palermo.


[exibart]

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  • E' senza dubbio una delle mostre più interessanti del 2006. I confini dei due termini sacro e profano, in questa mostra si ergono con steccati invalicabili, divisioni e opposizioni drammatiche. Queste contaddizioni risaltano in modo evidente nelle opere degli artisti, in particolare il soggettivismo intimo e morale, la trasgrssione delle norme culturali religiose, entro cui questo soggettivismo, spesso misconosciuto e negato si sviluppa e si elabora in situazioni vissute. Gli artisti fanno tabula rasa, delle ipocrisie, pregiudizi, stereotipi morali e tradizioni tramandate ed ereditate che assegnano ruoli e mansioni. Una denuncia aperta di un sistema di controllo che sembra cancellare il trascendente che è celato in ciascuno di noi.

    Savino Marseglia,
    Curatore indipendente

  • NON SONO ARRIVATI GLI INVITI DELL'INAUGURAZIONE A NESSUNO!
    MENO CHE MENO AGLI ARTISTI PALERMITANI.
    L'UFFICIO STAMPA DI QUESTA MOSTRA HA FUNZIONATO UNA SCHIFEZZA:
    MOSTRA SALVATA DALLA GALLERIA PANTALEONE CHE HA GIRATO LA NOTIZIA A MOLTI E AL PASSAPAROLA UNICA FONTE DI INFORMAZIONE ATTIVA A PALERMO.

  • Che salvato... Pantaleone é occupato a salvarsi lui. Comunque forniscici l'indirizzo c.a.s.a., la prossima ti mandiamo una limousine.

  • la cosa bella dell' eretico è che va contro la chiesa , la cosa brutta è che ammette che esiste un dio per dichiararsi eretici e non normali!
    il resto non lo voglio nemmeno sapere che tanto già questo mi esalta!
    pubblicità matematica relativa!
    se addiziono un campo di calamita per un' opposto esso darà 0 -1++1=0 e daranno un' insieme nullo!
    se però prendo gli stessi e l' uno lo moltiplico per l' altro...he he tanto il campo comunque operandosi non vi è più perchè si avvicinano nell' addizione come moltiplicazione e il risultato può solo essere 0 -1x+1=0 in cui il campo e contenuto in un' insieme opposto(se è contenente il moltiplicatore non è cifra ma insieme ...)e quindi 0 ... ma chi cacchio le ha messe quelle passate regole da solo credere senza una matematica che non sia opinione , un comandamento oppure il papa per non dire questi monarchici nello stato che con il loro soldo di prima mano schiavizza per fare campare e il resto omette impunemente anche se si muore ...vi sono anche alle accademie?!ha(ora è sfogo e la pubblicità e finita)è non si dica altro , tutti stipendiati è questo che si vuole! che si tolga il libero professionismo che è tanto degli schiavi e si dia parità a tutti non è difficile:le campagne tolte e ridate anche ai possessori ma come funzionari statali pagati e salariati e la stessa cosa al pasticcere come al macellaio che divengono solo commessi e cassiere o lavorante specializzato statale e cosi via banca rotta povertà e monarchia oramai nauseabonda per quanto mimetizzata oppure omessa
    o ingannate con punti di vista che convengono non al comune che è fatto non di singoli ma solo plurale cittadino statale!tutto gestito come un super mercato ,e diviene un super stato senza poveri che tanto chi non lavora ha problemi che può risolvere in istituti e possono fungere anche da studio soprattutto in psicologia!per togliere traffici sporchi e illegali che si tolgano i soldi e i documenti e che venga tutto fatto nel virtuali ,soldi virtuali gestiti dallo stato e documenti reperibili anche senza la volonta del proprietario , cosi si interrompono anche questi traffici illeciti di soldi e non per niente qualcuno muore di fame perché comunque negato per una vita privata giudicata non dal punto di vista statale dove vi è un qualcosa di democratico che ti mostra come è solo passione ecc... o catalogabile come altro sempre che ti interessa il che non dovrebbe essere tanto normale!manuale e non si raccattano più informazione sul da farsi quando capita anche se una volta virtualizzare i documenti non è che divenga complicato qualche cosa...omettete anche questo e non sono posseduto da un' angelo
    eretico figlio del diavolo che corrompe Gesù e
    che si prostra davanti alla trinità...tanto son tutte cavolate per logica dato che non piove per cateratte come al diluvio universale in cui si inventa che vennero ricordate per essere chiuse ,e senza verità vi è menzogna data per scopi sempre loschi e di schiavismo e di sabotaggio, ai monarchici(una architettura)una volta veniva tagliata la testa e ora che gli accordi statali non sono rispettati per interpretazione volutamente corrotte e quindi inganni , oggi senza tali si regredisce ai quei tempi nelle condizioni!occhio alle teste ...
    si è evoluti non cecati e schiavizzati...

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