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Fino al 30.VI.2002 Veronique Bellavista – Travelling mind Catania, Artecontemporanea
sicilia
“Dietro i vetri sporchi appaiono inafferrabili, e per questo desiderabili, i paesaggi strappati alla velocità del finestrino di un treno. Evasione e sogni, l’unica panacea al mal di vivere, la trasgressione, la più sublime e la più vitale”, racconta Veronique Bellavista…
di Ilenia Suma
Travelling mind, personale di Veronique Bellavista, è il secondo appuntamento della rassegna Inside out 2000/2003 a cura di Rosa Anna Musumeci.
Veronique deve la sua ispirazione all’incontro e alla fusione, delle atmosfere dei tre continenti dove ha vissuto: Europa, Asia e America. Da ognuno di essi ha tratto delle sensazioni, degli stimoli chiaramente riconoscibili nella sua opera, specchio delle culture da lei attraversate.
Il viaggio che dà forma alla mente, il viaggio che apre alla conoscenza del valore degli uomini. A questi due pensieri, appartenuti a vagabondi eccellenti come l’arabo Ibn Battufa e Bruce Chatwin, si affida il senso del percorso artistico di Veronique Bellavista. Il viaggio, questa esperienza imprevedibile e densa di suggestioni e di percezioni che ci trasporta nella vita vera.
Veronique ha da sempre seguito molteplici traiettorie geografiche, in cerca di ciò che l’intuito le indicava come possibilità per solleticare la propria curiosità e fantasia, scrutando il mondo attraverso un caleidoscopico specchio che ne scoprisse la prismatica verità. Centrandone, al tempo stesso, i conflitti o le più eclatanti idiosincrasie che determinano la vitalità di una cultura.
Nei suoi ultimi lavori appare attratta soprattutto dal fenomeno crescente della migrazione , ancora in gran parte clandestina e incontrollata, concentrandosi su quel disagio che costringe un popolo ad abbandonare la propria terra, per scivolare spesso nello sradicamento e nello sfibramento identitario che non ripaga il proprio sogno di benessere.
Veronique Bellavista decostruisce le iconografie e le riprogetta assecondando una sua evidente proiezione di pensiero, intrecciando realtà e utopie, utilizzando ironia e constatazione, trafugando l’oggettività del reale e invitando alla dimensione fantasiosa. E in questo compie – come spiega Teresa Macrì nella presentazione della mostra – un ulteriore viaggio, oltre a quello geografico e culturale, spostandosi sulla dimensione della prefigurazione e del sogno. Poiché il viaggio, appunto, è spostamento fisico e mentale che attraversa le geometrie umane e ne descrive, soprattutto, quella “anatomia dell’irrequietezza ” dell’essere che lo condanna e, al tempo stesso, lo privilegia alle fluttuazioni del sogno e della realtà.
Ilenia Suma
Catania- Veronique Bellavista, Travelling Mind, a cura di Teresa Macrì. Rassegna d’arte Inside out 2000 /2003 a cura di Rosa Anna Musumeci. Galleria Artecontemporanea a. c., dir. Rosa Anna Musumeci, via firenze, 184 – 95128 Catania. Orari: 17.30 ˆ 20.30 dal mart. al sab. e per appuntamento.
Info: tel. 095.7253101; fax 095.7254936; cell. 330.692388; e-mail ram_arte@tin.it, Fino al 30.VI.2002
[exibart]
ma che schifo!!!
non commento neanche ma vomito e speriamo che la musumeci almeno pulisca!!!!
e’ colpa sua se mi si e’ rivoltato lo stomaco!!!!
faciamo le persone serie basta feccia!!!!!!
a presto!!!
Rispondo dopo tanto tempo alla sua provocazione, per esaudire la richiesta di molti fans ed esperti d’arte che da diversi anni seguono gli eventi proposti dallo spazio da me diretto.
Ho ritenuto infatti che il silenzio caduto al seguito del suo sproloquio del 17.7.’02, fosse esplicito ed in sè esaustivo.
Come lei ha già sperimentato, sono aperta al dibattito ed al confronto, rifiutando con decisione gli sterili attacchi del genere di cui si vanta.
Caro Sig. c.a.s.a. , come lei ben sà, osservare chi vomita , stimola irrefrenabilmente lo stesso malessere. Ne è prova comprovata il fatto che nessuno si è spinto a soccorrerla. Gli pseudoartisti, pseudoanonimi, pseudocritici, respinti dalla galleria, farebbero meglio a starsene zitti.
Sento il dovere morale di difendere il lavoro di RosaAnna Musumeci, che ha il coraggio di “rischiare” con artisti più o meno giovani (molti dei quali veramente validi), in un territorio miope e certamente assetato di eventi.
Ogni polemica è sterile se spostata sul piano del turpiloquio… Non è definibile un giudizio di valore quello espresso da c.a.s.a, italia, ma un delirio che sottende un rancore di natura personale, fuorviante dal contesto e dall’impegno profuso in questi anni da una galleria che ritaglia i suoi spazi anche a costo di investimenti a fondo perduto, guardandosi costantemente intorno e favorendo le prime esperienze degli artisti che costituiranno la ricerca di domani.
A: e.r.w.i.n.
DA. ARTECONTEMPORANEA ass.ne culturale Catania
dir. Rosa Anna Musumeci
Leggo con ritardo la sua risposta, mi duole pertanto non averla ringraziata subito del commento a “difesa” del mio lavoro. Certa che non si può essere sempre d’accordo con tutti e che non tutte le mostre destino lo stesso interesse; affermo che è altrettanto vero ed è stato sin dall’inizio sempre chiaro, il mio impegno verso la ricerca e la sperimentazione di artisti di talento, prevalentemente giovani, alternandoli talvolta con rassegne dedicate a qualificati artisti maturi, della scena artistica contemporanea nazionale ed internazionale. Ho ospitato nella mia casa costruita appositamente per alloggiare l’arte ed i suoi autori, unico esempio di architettura contemporanea della città ( da poco pubblicata su Vogue Japan )molti artisti, anche premiati e noti, con i quali nelle sere estive o invernali, sul giardino pensile di fronte l’Etna; li ho ascoltati, interrogati, senza alcun pregiudizio culturale, ed ho acquisito molto da tutti loro. Abbiamo spesso ipotizzato progetti che ci auguriamo di realizzare al più presto anche con il sostegno di sponsorizzazioni, pubbliche o private che tuttavia tardano a venire essenzialmente perchè in periferia più che altrove stenta ad essere premiato chi ne ha il merito.
Ciononostante, continuo con rigore ed entusiasmo, senza scopo di lucro o di vantaggi personali d’ogni genere, a rischiare energie e risorse finanziarie personali in un territorio in cui pochissimi hanno tentato, con continuità e capacità promozionale, di fare crescere un’audience sensibile verso la cultura contemporanea, facendo emergere nel contempo i talenti del luogo.
In queste ultime affermazioni, vi è quanto lei fa’ notare: il coraggio di investire in prospettiva.
Aggiungo inoltre di aver saputo scegliere e cogliere indicazioni e collaborazioni di critici e curatori indipendenti e generosi. Seri ed affidabili che ringrazio sentitamente.
Infine, un grazie anche a tutti gli artisti ospitati ed a quelli in programmazione, che hanno creduto nel mio lavoro, che promuovono col loro impegno il mio.