La spettacolare installazione di Marc Bowditch mette in scena, sulle trame intricate di un enorme telaio, un elegante gioco di percolazioni. La luce soffusa di alcune candele crea un contesto di placido cedimento ad un elemento familiare noto. È la riconquista di uno spazio prenatale sicuro, al riparo da qualsiasi conflitto o incombente violenza, un porto franco da cui muove un immaginario viaggio all’interno del pianeta acqua nelle sue forme vecchie e nuove, nei suoi significati e nei suoi simboli, nelle sue valenze e nelle sue potenzialità: l’acqua e il mare come elementi vitali primi, portatori di vita e occasione di comunicazione e incontro fra popoli e culture diverse; ma anche, sinistramente, separazione, pantano nero in cui s’infrangono le aspirazioni reiette di un mondo diviso da contrasti violentemente radicati. È l’acqua che non c’è, l’acqua negata, privilegio per pochi e destino di condanna per molti altri.
Su questa ambivalenza di significazioni giocano le opere che si alternano nelle sezioni della rassegna al Palazzo Belmonte Riso di Palermo. Se in Visioni La stanza sonora di Mario Ciccioli, Antonio De Luca e Mario Crispi, realizzata con 3000 bottiglie di plastica, è una grande clessidra ad acqua in cui il suono del liquido che passa da un contenitore all’altro, crea un luogo d’ascolto al cui interno il gocciolio diviene gradevole (o alienante) sinfonia; il Touch screen di MaO, studio romano di progettazione, ricerca e sperimentazione, si trasforma in un pericoloso antro delle sirene, in cui l’aspetto della seduzione maliarda di alcune attraenti immagini acquatiche che scorrono su un grande telo bianco al vento, cede presto il passo ad uno scenario sinistro in cui minacciose presenze si materializzano in un bacino ai piedi dello spettatore.
La sezione Vicende si occupa dell’attualità “scottante” del Mediterraneo, caratterizzata ormai da fenomeni di massa di immigrazione clandestina. Si assume l’onore di una precisa presa di posizione l’approccio interdisciplinare a metà fra cronaca, geografia, ricerca antropologica, denuncia e poesia che propongono i progetti
Conclude la rassegna la sezione didattico-scientifica Pratiche: il percorso dell’acqua attraverso le tecniche di ricerca, distribuzione e uso (anche cultuale) che le popolazioni siciliane hanno saputo sviluppare nelle diverse epoche.
davide lacagnina
mostra visitata il 16 dicembre 2003
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bellissimo lo spazio!!
Sono contentissimo che siA STATO RECUPERATO!!
LA MOSTRA AL DI LA' DELL'ALLESTIMENTO E' UN PO COSI' COSI'!
TRANNE PER UN OPERA : L'INSTALLAZIONE SONORA IN FONDO ALLA SALA PRINCIPALE!!
SPERIAMO CHE QUESTO SPAZIO ABBIA UNA SUA CONTINUITA' LEGATA FONDAMENTALMENTE ALL'ARTE !!
TANK!