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Dalle colline marchigiane di Mezzanotte di Pergola, a dieci anni dall’inizio delle sue attività dirette da Giovanni Gaggia, Casa Sponge “trasloca” temporaneamente a Palermo, abitando un’altra dimora dalla natura affine. Due realtà artistiche indipendenti vivono adesso e per qualche settimana sotto lo stesso tetto, quello di Casa Spazio, fondata da Lorenzo Calamia e Marco Russotto. Due case entro le stesse mura, a sancire con questa convivenza la possibilità di commistione e sconfinamento tra ricerca artistica e curatoriale, tra ambiente espositivo e abitativo, la possibilità di una comunione progettuale in un continuum in cui l’arte si cala nella vita quotidiana, nelle inclinazioni domestiche dell’accoglienza e dell’ospitalità.
A porte aperte Casa Spazio ospita Casa Sponge con il progetto Memoria collettiva, curato da Lorenzo Calamia e Serena Ribaudo nell’ambito di Border Crossing (evento collaterale di Manifesta 12 realizzato da Bridge Art in collaborazione con Dimora OZ) e parte dell’itinerario contemporaneo de Le Vie dei Tesori.
Un appartamento nel centro storico di Palermo, in prossimità del porto, diventa luogo in cui s’invera l’identità stessa della città, in cui la memoria non è solo retaggio del passato meticcio, ma anche e soprattutto trama tesa e continuamente intessuta nelle maglie di questa città del Mediterraneo, che dell’accoglienza è da sempre baluardo. Fin dalle origini approdo e casa per migranti, è proprio Palermo a suggerire una delle componenti a cui la memoria fa capo, che riguarda l’assimilazione come principio strutturale della costruzione psichica, identitaria e culturale di un individuo, così come di una città dalla natura composita.
Memoria Collettiva, Casa Spazio ospita Casa Sponge, Elena Bellantoni, Il Corredo, serigrafia su lino grezzo
Ad essere ricercata è infatti la dimensione collettiva della memoria, indagata nel suo divenire, nel suo costruirsi attraverso un percorso espositivo ed esperienziale che si snoda lungo le stanze della dimora-atelier di piazza Meli, in cui l’estensione del ricordo e del riposto che affiora diventano elementi costituenti dello spazio. Nella struttura di questo sistema mnestico, s’inserisce l’intimo corredo di Elena Bellantoni che abita la segreta camera da letto, l’evocativa frase cucita da Giovanni Gaggia gli odori che risvegliano i ricordi, insieme ai lavori di Adalberto Abbate, Filippo Berta, Cristiano Berti, Bianco-Valente, Alessandro Brighetti, Giulio Cassanelli, Roberto Coda Zabetta, Mario Consiglio, Alessandro Giampaoli, Christian Leperino, Vincenzo Marsiglia, Jasmine Pignatelli, Giuseppe Stampone, Cristina Treppo, Zoo per Stefania Galegati Shines.
L’intero progetto apre alla possibile di ri-fondazione dello spazio della casa, adesso estensione della ricerca artistica, del possibile scambio di idee, del dialogo e della convoluzione di linguaggi eterogenei: video, scultura, fotografia e performance. Proprio l’elemento performativo rende l’ambiente espositivo non solo vivo, ma vivibile. Ogni settimana infatti, fino al 4 novembre, la casa ospiterà un artista (Angelo Bellobono, Filippo Riniolo, Tiziana Pers, Elena Bellantoni, Giovanni Gaggia), nell’ambito di uno short residency program, già avviato dal Tableau vivant di Marco Russotto e Pietro Saporito.
Così l’arte diventa linguaggio costruttore di nuove rappresentazioni della città e delle relazioni che in questa si innestano, attraverso l’idea della miscibilità, di una dilatazione delle identità di ricerca in una direzione dialogica e inclusiva.
Giuseppina Vara
mostra visitata il 27 settembre
Dal 27 settembre al 4 novembre 2018
Memoria Collettiva, Casa Spazio ospita Casa Sponge
Casa Spazio
Piazza Giovanni Meli,39 Palermo
Orari: dal 28/09 al 30/09 ore 11.00-18.00; dal 5/10 al 4/11 dal venerdì alla domenica ore 18.00-22.00
Info: +39 349 7822161, +39 392 2205819, spongecomunicazione@gmail.com