16 gennaio 2004

nuovi spazi a palermo prima stagione per la Francesco Pantaleone Artecontemporanea

 
Da Gagosian a Palermo. Intervista a Francesco Pantaleone, direttore di una nuova galleria. Uno spazio dedicato al contemporaneo e all’arte giovane di qualità. Finalmente. Nel cuore della città vecchia. Raccontando i progetti, le speranze, le motivazioni, gli obiettivi che li sostengono. E svelando qualche trucco del mestiere di gallerista...

di

Presentati. Qual è la tua formazione?
Nasco come artista, ho studiato a Urbino, ho esposto anche a Londra e in Spagna. Poi sono stato a Roma per un lungo periodo, per il servizio militare e lì ho smesso di produrre, è cambiato tutto bruscamente. Continuavo però a frequentare artisti importanti, collezionisti, e giri interessanti. Mentre ero a Roma poi mi divertivo a girare per i magazzini di certe case d’asta specializzate in arte antica e lì capitava di imbattermi in piccoli lavori di maestri contemporanei che nessuno aveva notato o riconosciuto. Li compravo per due lire e poi li rivendevo, facendo a volte un bel po’ di soldi. Terminata questa esperienza ho lavorato per Christie’s, e poi sono arrivato da Gagosian a New York, nella vecchia sede di Down Town…

E poi questo spazio a Palermo…
Dopo l’America, tornato a Palermo, ho riscoperto una città cambiata, con belle energie potenziali. E c’è stato l’incontro fondamentale con Pamela Erbetta, la mia socia, una storica dell’arte, che come me ha sviluppato esperienze importanti all’estero. Avevamo troppi punti in comune per non pensare di fare qualcosa insieme… Così abbiamo trovato questo posto. E’ un luogo affascinante, che ha catalizzato le energie, un posto fuori dal comune, attorno a cui si è cominciato a creare un circuito di scambi e progetti…
Galleria Pantaleone
Dunque è una galleria commerciale a tutti gli effetti, o qualcosa di diverso?
Nasce come un’attività rivolta al mercato e ai collezionisti, ma non escludiamo la possibilità di portare avanti un’attività diversificata, innovativa.

Si riesce a sopravvivere con il collezionismo a Palermo?
La nostra situazione si definisce di minuto in minuto. Non possiamo sapere a priori come si evolverà questo posto, è un rischio, certo, un azzardo, ma che va giocato. Sappiamo che è una situazione di emergenza… ma è ovvio che sia io che Pamela abbiamo altre attività e non pensiamo di sostentarci solo con la galleria.

Aperta la stagione espositiva ufficiale. Cosa hai fatto, cosa farai?
Abbiamo inaugurato a Novembre con la mostra del Laboratorio Saccardi. Poi ci sarà Jan Frank, un artista newyorkese di origini ebraico-olandesi, maturo, con un mercato solido, che prosegue la tradizione espressionista astratta americana. Poi dovrebbe esserci un progetto con Betty Bee, artista napoletana molto singolare, ed è già in preparazione una personale di Andrea Buglisi, giovane pittore palermitano. La volontà è quindi quella di alternare artisti molto giovani, locali, con nomi internazionali di artisti maturi e accreditati.

Le caratteristiche di un buon gallerista secondo Francesco Pantaleone?
Galleria PantaleoneFondamentale è la passione certamente, e la coerenza del lavoro che può esistere anche al di là di apparenti incoerenze nelle scelte. E poi è importante il rapporto umano, in questo mestiere soprattutto. Ammiriamo tutti l’America per la determinazione, ma loro si allontanano un po’ troppo dall’aspetto umano: qui siamo a Palermo…

Come ti comporti con i collezionisti? Anche quelli meno esperti. Quali corde cerchi di tirare?
L’arte deve seguire il nostro umore, il gusto oscilla con noi, col nostro stato interiore, questo è molto importante. Un gallerista è un commerciante e deve tenere conto dell’aspetto economico, del valore dell’investimento etc. Ma l’aspetto psicologico del cliente è importante. C’è un’etica che riguarda il rispetto dello stato emotivo di chi acquista. Devi capire chi hai davanti, sapere che sta facendo una cosa importante acquistando un’opera, un oggetto che lo accompagnerà per un lungo periodo e dovrà dargli piacere. La mia famiglia vende articoli religiosi, e l’arte per me è un po’ la stessa cosa: l’opera è un oggetto assolutamente inutile, come una statuetta sacra, ma che assolve all’importante funzione di appagare qualcosa di interiore che spesso perdiamo di vista. Un gallerista deve instradarti in questa direzione, trasferirti questa consapevolezza, e seguire le tue propensioni.

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Laboratorio Saccardi da Pantaleone

helga marsala


FRANCESCO PANTALEONE ARTE CONTEMPORANEA
via garraffello 25
fpartecontemporanea@tin.it
091332482

scheda sede

[exibart]

14 Commenti

  1. ma quali collezionisti ……..espongo artisti che vendono e amici che comprano!!

    non e’ una galleria che si impone non fa nessuna propaganda e sconosciuta alla citta’ piu’ che mai!!
    sconoscono il movimento artistico palermitano come nessun’altro!
    siamo nuovamnete nelle mani del destino e di chi per hobby gioca fare il gallerista!
    i soldi ci sono usateli bene!!
    byon fortuns

  2. torna dall’america e………”PAF” trova energie mai conosciute in nessun’altro pianeta e cosi decise di provare ad aiutare i poveri indigeni che non sanno come isare le potenzialita’ assorbite!!
    ma fammi il piacere ce da dire …….”ma unni fusti a Miearica?

  3. Bravi, bravi, bravi! Il posto è magico e sapete creare delle atmosfere che ho vissuto solo a Berlino o NY, continuate così che a Palermo c’è bisogno di gente come voi per sprovincializarci!! I commenti di c.a.s.a. e RAI_4 puzzano un poco di “vorrei ma non posso…” e allora giù merda a palate, ma provate a fare anche voi qualcosa di buono per questa città e cercate di collaborare con chi ha delle idee anzichè remare contro e rimanere nel limbo che fa tanto comodo a qualcuno! E mi riferisco a certe “critiche” che da anni dettano legge a Palermo su quello che è arte e quello che non lo è….. e che per loro fortuna hanno gente come voi che fa il loro gioco. Tornate a pensare uscite dal vostro “personale reality show”!

  4. Scusa Max girl, ma il tuo testo è un po’ criptico, che vuol dire “sn con te niente da ridire”? Mi piacerebbe risponderti ma non si capisce di cosa parli….. e chi sarebbe il Costantino (nome proprio di persona “C” maiuscola) del quale parli? tanti baci tuo Max Man

  5. Bravissimi!!! La galeria è stupenda e Pamela e Francesco, che ho conosciuto, molto bravi. Buglisi è un artista molto bravo. Forza andate avanti così!!

  6. Anche l’attuale mostra in corso è bellissima!! Consiglio a tutti di andarla a vedere, bravi i galleristi, continuate così!
    Ieri sera sono stata al vernissage di una terribile mostra di uno che prima vendeva tappeti e che ora ha pensato di vendere quadri, in Via Libertà nel centro chic della città, la mostra era pessima qualche nome famoso (Festa, Angeli) ed altri tre o quattro sconosciuti il tutto di infima qualità, ma la gente si gongolava pensando di essere in un “grande” evento culturale, i cataloghi costosissimi venivano distribuiti come i salatini e contenevano i testi di un certo F.Gallo che scrive cose inutili in perfetto stile “critichese” l’importante è vendere!

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